YAM112003 festeggia quindici anni e guarda al futuro con uno sguardo “wild”
«L’auspicio è quello di mantenere lo spirito di questi anni, lo stesso sguardo adolescente, “wild”, disruptive, per continuare a comprendere la vera chiave della contemporaneità e saper trovare il “next”»: così Laura Corbetta, CEO e Founder di YAM112003, prova a immaginare il futuro dell’agenzia che ieri a Milano ha celebrato con una festa il suo quindicesimo compleanno. «Mettere in fila quindici anni di attività non è un lavoro semplice», ha detto l’imprenditrice ricordando le principali tappe che hanno segnato la vita della società.
«Identifico tre momenti fondamentali – prosegue -. Il 2004, l’inizio di questa avventura. Venivamo da un’esperienza televisiva molto importante. Ci siamo trovati proiettati nel mondo dei nuovi media quando la bolla era già passata. La nostra sfida è stata da subito quella di portare contenuti di qualità in un settore in cui la domanda era superiore all’offerta. La seconda fase, dal 2007 al 2010, è stata segnata dal progetto Bonsai per Telecom Italia (canale per i giovani sul portale Rosso Alice, ndr): una full immersion nell’esperienza editoriale e un training molto importante. Nel 2010 si è aperta la terza stagione, ci siamo concentrati sul mondo dei brand, consolidandoci come agenzia crossmediale e diventando leader nel mondo del brand entertainment. Oggi siamo una full service agency per la quale il contenuto ricopre una grande centralità».
Un altro tema forte per l’agenzia è l’internazionalità. «Siamo cresciuti molto su questo fronte e in questo processo evolutivo sono stati fondamentali grandi clienti come Sanpellegrino e Luxottica che ci hanno spinto da subito a metterci alla prova sui mercati globali. Sono stati una palestra, una scuola di business. Posso dire in un certo senso che siamo cresciuti insieme ai brand che abbiamo affiancato lungo il percorso», spiega la CEO di YAM112003.
«Noi vogliamo essere partner dei nostri clienti», continua la manager illustrando l’approccio dell’agenzia. «Non è un caso che i nostri rapporti con le aziende durino nel tempo – chiarisce -. YAM offre un servizio completo, integrato e orientato ai risultati di business e alla qualità del contenuto. Oggi più che mai le aziende chiedono un lavoro molto puntuale, prestano una grande attenzione al presidio dei diversi canali, ai risultati e naturalmente al budget. Per noi la crossmedialità rappresenta un’importante opportunità».
Ma oggi cosa significa mettere la creatività al servizio del business? Su questo punto l’imprenditrice non ha dubbi: «Vuol dire cercare il più possibile la sintonia col brand, comprenderne i bisogni reali. Per noi strategie e obiettivi precedono il tema creativo. La nostra caratteristica è quella di lavorare sulla qualità e sulla consistenza. Questo ci ha portati ad avere un tasso di retention elevatissimo. Non siamo tanto un’agenzia da colpo di teatro, ma siamo bravi a gestire la relazione nel tempo, che poi è un aspetto fondamentale in un’epoca in cui i brand devono presidiare così tanti touchpoint».
In questi anni YAM112003 si è affermata sul mercato con un posizionamento che potremmo definire “ibrido” rispetto alle classiche agenzie pubblicitarie, sviluppando competenze nella comunicazione sia lato consumer sia nell’employer branding, sviluppando una notevole competenza in particolare nell’area food e nell’internal communication.
«Abbiamo vissuto un periodo di crescita tumultuosa – osserva Laura Corbetta -. Il 2019 è stato un anno di grande lavoro all’interno. Il mio impegno è stato volto a massimizzare l’efficienza. Ci siamo focalizzati sui main client e sull’organizzazione della squadra. Questi mesi sono stati positivi, ci sono serviti a crescere in termini di consapevolezza. A mettere non un punto, ma un punto e virgola, per proseguire il nostro percorso e guardare al futuro. Vogliamo puntare sulle nostre core competence: branded entertainment, food and beverage e soprattutto crossmedialità, convinti come siamo che in uno scenario in cui ogni media manterrà la sua connotazione sarà fondamentale trovare sempre il giusto equilibrio nei progetti di comunicazione. Aver cavalcato questi 15 anni è stato impegnativo, è stato un continuo learning e nei prossimi anni credo che lo sarà ancora di più», conclude Laura Corbetta.