Infront Italy, trasversalità e svolta digital per il marketing sportivo

Il mercato ha chiuso il 2018 a +5%, risultato messo a segno anche dalla società, che si sta attrezzando per far fronte alla perdita dei budget provenienti dal settore betting

«In Italia le sponsorizzazioni nell’ambito sportivo sono sempre state in crescita negli ultimi anni e anche nel 2018 il mercato ha registrato +5%, un risultato che corrisponde anche alla nostra performance, ma per quanto riguarda il calcio il bilancio si conclude il 30 giugno – ha spiegato a Touchpoint Today Alessandro Giacomini, Managing Director Business Infront Italy -. Avvicinarsi al mondo dello sport vuol dire abbracciare i valori veri che esso trasmette, come la sana competizione in primis. In Italia, Infront è stata per anni “calciodipendente” ma oggi, trainati dalla visione della casa madre, cerchiamo di essere sempre più trasversali». Infront è una delle più rinomate agenzie di marketing sportivo al mondo, con sede in Svizzera, e gestisce un portafoglio di aziende leader a livello internazionale, coprendo ogni aspetto di un evento sportivo di grande successo compresi distribuzione dei diritti media, sponsorizzazioni, produzioni media, organizzazione eventi e soluzioni digitali. Infront si avvale di un team di oltre 1.000 professionisti che lavorano in 43 sedi, situate in più di 14 Paesi, erogando ogni anno 4.100 giornate di eventi sportivi di massimo livello, in ogni parte del mondo.

 

In che modo evolvono le sponsorizzazioni?

Dipende dal tipo di azienda che noi approcciamo e dalla disponibilità di budget. Quella a carattere nazionale solitamente non sposa un atleta ma un team: con noi può sposare un multiteam perché siamo in grado di offrire un portafoglio di 8/10 squadre di Serie A in modo da non legarsi a un solo club ma avere una comunicazione più trasversale e maggiore visibilità.

 

Quali sono i settori che investono di più nel marketing sportivo?

Solitamente sono l’automotive e lo sponsor tecnico ma anche l’abbigliamento. Anche il betting era uno dei settori primari degli investimenti. Oggi abbiamo un problema perché le aziende del betting non possono più comunicare come erano abituate a fare prima e anche in altri Paesi dove è lecito. La perdita per il mercato è importante (attorno ai 100 milioni di euro, ndr) e significa che queste aziende porteranno budget all’estero. Noi stiamo cercando di diversificare quello spazio destinato alle aziende del betting, facendo delle promozioni mirate ad aziende di altre categorie merceologiche che non hanno mai utilizzato il nostro sistema di comunicazione tramite sponsorizzazione. Secondo noi, però, bisogna fare un ragionamento profondo con le aziende del settore e capire come combattere la ludopatia, perché questo è il vero problema, non la comunicazione: la chiave è quella di far sì che la gente giochi in maniera più responsabile. Chi è accanito gioca comunque anche se viene bloccata la comunicazione, ma se questa è la scelta del Governo va rispettata.

 

Le sponsorizzazioni rischiano di cannibalizzare gli investimenti dell’adv tradizionale?

Sono due cose diverse e spesso complementari. L’evento è quello che ti trasmette positività, entusiasmo, emozione. Se un brand sposa un brand legato al calcio, ottiene una visibilità che va oltre la trasmissione della partita ed è internazionale perché il nostro campionato è seguito in tutto il mondo. La sponsorizzazione sportiva non si può quindi comparare a uno spot di 30”.

 

Quali sono le vostre strategie future?

Per Infront Italy il calcio è il primo prodotto ma in questi anni abbiamo cercato di diversificare. A livello internazionale e nazionale siamo partner dello sci e i prossimi appuntamenti che ci coinvolgono sono la Coppa del Mondo 2020 e i Mondiali a Cortina 2021. A ottobre di quest’anno abbiamo due appuntamenti importanti a Roma: l’Open Italia di golf e la Granfondo Campagnolo di ciclismo. Inoltre, essendo advisor della Fidal, Federazione Italiana Di Atletica Leggera, abbiamo i riflettori puntati sui Campionati Mondiali che si terranno a Doha tra meno di un mese. Siamo in una fase di analisi del mercato e sicuramente abbiamo tutto l’interesse a cercare di crescere e di portare sinergie sia con le federazioni sia con i nostri clienti per riuscire ad avere più opportunità sia per noi sia per le aziende che ci affidano i loro budget. Quindi, siccome per noi è importante avere la possibilità di diversificare il più possibile, siamo molto attenti sul mercato. In questa fase abbiamo 2 o 3 studi avanzati con alcune federazioni e siamo proattivi.

 

L’avvento del digitale ha influito sul vostro comparto?

Il mondo cambia sempre di più verso il digitale e noi stiamo cercando di seguire questo trend, aiutati dal fatto che la casa madre ha una sezione dedicata. Abbiamo lanciato con Genoa, Sampdoria e Udinese l’App Fan+ e sono certo che questa soluzione possa portare Infront a rafforzare il suo ruolo di digital partner di club, leghe e federazioni. La app ha diverse funzionalità per rendere più attiva l’esperienza allo stadio dei tifosi che possono anche ordinarsi un panino al posto piuttosto che rivedere le azioni di gioco, votare il giocatore preferito, interagire con le community dei club. L’App mobile di Infront, nata dalla partnership con Lega Serie A, era già stata testata per la finale della TIM Cup 2019: grazie a quiz, sondaggi, video e contenuti esclusivi in avvicinamento alla finale, tutti gli appassionati hanno vissuto in anteprima la sfida tra Atalanta e Lazio. Nel mondo del running stiamo invece approntando con Fidal una card che permetterà sia di iscriversi alle maratone sia di usufruire dei servizi che metteremo a disposizione abbinando i partner che sosterranno la federazione.

 

Oltre a Miss Italia, seguite altri eventi di intrattenimento?

Miss Italia è legata più all’aspetto di produzione perché Infront ha la capacità di sviluppare grazie alla parte tecnica la produzione video degli eventi. È il caso in cui la produzione ha trainato la parte commerciale, che ha dato un contributo a portare sponsor inerenti al contesto del concorso.

 

Nel 2026 ci saranno le Olimpiadi invernali in Italia: siete interessati?

Sappiamo che ci sono: cecheremo di capire se ci sarà la possibilità di dare il nostro contributo, essendo una delle aziende legate al mondo dello sci a livello internazionale. Proveremo a cogliere questa possibilità.

 

 

 

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