Carlo Noseda (IAB): «Subito Web Tax o un danno di 750 milioni di euro»
Il mercato del digitale vale oltre 65 miliardi di euro. L’associazione cerca il dialogo con le istituzioni
Carlo Noseda, Presidente di IAB Italia, l’associazione che raggruppa oltre 180 aziende tra i più importanti operatori della pubblicità online sia a livello nazionale che mondiale, è intervenuto per sottolineare l’importanza sulla Web Tax.
«In questi giorni si parla tanto di Sugar Tax ma riteniamo che l’attenzione dovrebbe essere riportata sulla Web Tax. La posta in gioco è troppo alta perché internet possa rimanere un far west – ha dichiarato Noseda -. Il mercato del digitale vale oltre 65 miliardi di euro e impiega oltre 280 mila professionisti a tempo pieno. Il web nel 2018 è stato il secondo mezzo in Italia per raccolta pubblicitaria, superando di gran lunga gli altri mezzi tradizionali. Ma è un mercato che necessita più che mai di essere normato, onde evitare che rimanga fagocitato dai colossi della rete, che detengono oltre il 75% del mercato, lasciando alle aziende che pagano regolarmente le tasse davvero poco ossigeno. Le sole Google e Facebook si stima che l’anno scorso abbiano raccolto in Italia oltre 2 miliardi di euro, con un organico che non supera le 250 risorse. Ricordiamo che se non viene implementata subito la digital tax, operativamente dal 2020, il nostro Paese subirà un danno di 750 milioni di euro di buco di bilancio. Sappiamo che il nuovo esecutivo ha messo in agenda la Web Tax e noi, come associazione, ci rendiamo disponibili a riprendere il dialogo già avviato con le istituzioni, e in particolare con il Viceministro Laura Castelli, per aprire un tavolo di lavoro su questo tema con il Governo, mettendo a disposizione le nostre competenze e la conoscenza del mercato che rappresentiamo. Da mesi sosteniamo che senza una “nuova” Web Tax le imprese italiane del digitale saranno destinate a sparire. Riteniamo che ristabilire un’equità fiscale sia un’azione imprescindibile che non può più essere posticipata».