FeST passa l’esame della Triennale
Numeri da record per la seconda edizione di FeST – Il Festival delle Serie Tv che quest’anno ha fatto il suo esordio in una location prestigiosa come la Triennale di Milano. La manifestazione, che si è tenuta dal 20 al 22 settembre, quest’anno è stata inserita nel calendario della Movie Week, kermesse culturale dedicata al mondo del cinema e dell’audiovisivo.
Sono oltre 15.000 gli spettatori che hanno partecipato all’appuntamento ideato dai giornalisti Marina Pierri e Giorgio Viaro. Sul palco sono intervenuti 112 ospiti tra attori, registi, sceneggiatori, rappresentanti della filiera industry e cantanti, coinvolgendo 9 player televisivi, grazie ai quali è stato possibile realizzare 7 proiezioni in anteprima e 42 panel. Tante anche le interazioni sui social: il numero di impressions, generate soltanto dai profili Instagram e Facebook di FeST, è pari a 6,7 milioni.
Novità assoluta di questa seconda edizione, che ha registrato numerosi sold out, è stata l’area industry, punto di incontro tra pubblico e protagonisti del panorama audiovisivo. Tra le masterclass, pensate per generare un dialogo tra produttori e broadcaster, e i panel industry, tenuti dagli stessi broadcaster e da esperti del settore, quest’area è stata una vera rivelazione.
Grazie alla partecipazione dei principali player della filiera audiovisiva, con i propri titoli e i loro volti più noti – Amazon Prime Video, De Agostini Editore, Discovery, Fox Networks Group Italy, Mediaset, Netflix, Rai Fiction, Sky, Turner e Viacom Italia – FeST ha animato la Triennale con tre giorni unici dedicati al tema “Breaking Stereotypes”, con l’obiettivo di raccontare le innovazioni del linguaggio seriale con particolare accento sulla rappresentazione che combatte gli stereotipi.
«Siamo molto soddisfatti dei risultati di questa edizione e del supporto di Triennale, del Comune di Milano e di tutti i broadcaster, partner e event supporter – commenta Domenico Loperfido, CEO di FeST -. Per il futuro abbiamo in cantiere una serie di potenziali evoluzioni mirate a un coinvolgimento sempre maggiore di brand che non fanno parte della filiera entertainment, ma che coesistono nel momento di fruizione delle serie tv: penso a stunt, installazioni e attivazioni che renderanno ancora più interessante l’esperienza e la partecipazione del pubblico».