Connexia lancia il suo Audience Tracker. Fatturato 2019 sopra i 20 milioni
Connexia veleggia verso una chiusura 2019 sopra i 20 milioni di euro di fatturato e si appresta a chiudere un anno molto importante. «Siamo contenti per i risultati ottenuti sotto sia da un punto di vista economico sia da quello della creatività prodotta per i nostri clienti», ha raccontato Paolo D’Ammassa, CEO dell’agenzia, tracciando un bilancio di fronte alla stampa intervenuta ieri presso la sede della sigla milanese.
«Questo è stato l’anno dell’integrazione di Ragooo – ha continuato -. Ma anche dell’arrivo di importanti clienti e altri ne arriveranno, visto che abbiamo vinto altre tre gare che potremo annunciare prossimamente. Abbiamo preso due nuove certificazioni “ISO” sulla qualità e abbiamo approcciato il mercato romano con un nostro ufficio nella capitale. Ma guardiamo già al futuro. Tutto quello che faremo nei prossimi mesi sarà legato ad azioni volte a dare sostanza al nostro posizionamento di data driven creativity agency».
Proprio in questa direzione va l’ultima iniziativa dell’agenzia: il Connexia Audience Tracker. Si tratta di un tool proprietario di audience profiling sviluppato in house in collaborazione con BVA Doxa che, con i suoi oltre 70 anni di storia alle spalle, è sinonimo di ricerche di mercato e di opinione pubblica in Italia. Il nuovo strumento a disposizione di Connexia consente di effettuare approfondimenti su specifici target di interesse, profilarli e comprenderne le unicità rispetto al totale della popolazione italiana online attraverso variabili demografiche, psicografiche, attitudinali e comportamentali.
A coordinare il team di sviluppo Matteo Sbarra, Business Strategy Director di Connexia, che ha illustrato le peculiarità di Connexia Audience Tracker: «Connexia Audience Tracker è un tool dotato di grande flessibilità e versatilità, pensato per ottimizzare l’analisi del target più velocemente e con output rilevanti sotto tutti i punti di vista – ha spiegato -. La qualità e l’autorevolezza del dato e, di conseguenza, degli insight è ormai asset imprescindibile per tutti i nostri progetti di comunicazione. La nostra distintività passa anche, e soprattutto, da questo modello di lavoro, con risultati che, per livello qualitativo ed efficienza, ci vengono riconosciuti da tutti i brand che ci scelgono».
Con questa operazione l’agenzia va ad assumere il controllo diretto di un asset strategico, il dato, in tutte le sue forme e variabili. Aver sviluppato il tool internamente garantisce numerosi vantaggi, tra cui la possibilità di arricchire il data-set, introducendo nuove variabili o realizzando analisi verticali, per target o industry, di accedere al dato grezzo e operare diverse correlazioni. Per sviluppare il tool è stata condotta un’indagine quantitativa con metodologia CAWI su un campione totalmente rappresentativo della popolazione web italiana.
«La differenza la fa possibilità di tarare il dato sul nostro percorso. Dietro c’è sempre il nostro pensiero. Questo è il plus quando si internalizzano le competenze – ha aggiunto Massimiliano Trisolino, Managing Partner Strategy & Creativity Connexia -. Tutti i nostri progetti di comunicazione sono sempre guidati dal “dato”, dall’analisi del target e del medium. Da qui partiamo per essere partner strategici e innovativi per i nostri clienti. Questo tool lo mettiamo in campo da subito, già nella fase di gara».
E ha aggiunto il manager: «Il mindset data-driven ci abilita alla costruzione di percorsi di comunicazione strettamente correlati al business dei brand, partendo da KPI condivisi. Creatività, tecnologia, innovazione, media, dati: sono cinque “universi” destinati a incrociarsi in ogni progetto di comunicazione, da governare con un approccio strategico-consulenziale di lungo termine e una collaborazione quotidiana di stretta partnership. Stiamo già approcciando con successo il mercato guidati dagli insight che Connexia Audience Tracker ci restituisce: è un tool che possiamo utilizzare indistintamente per tutte le industry e per tutti i progetti di comunicazione, non limitandoci solo al digital. Anzi, anche grazie all’integrazione con il team Ragooo, siamo al lavoro per realizzare una estensione del tool che indaghi gli universi semantici e di listening».