Il World Television Day celebra in tutto il mondo la diversità dei contenuti televisivi
Fedele Confalonieri: «I broadcaster necessitano di una dimensione a scala europea essenziale per assicurare un mercato unico in cui la diversità culturale possa prosperare»
Mediaset e Publitalia ’80 si uniscono ai professionisti della Tv di tutto il mondo per festeggiare domani
21 novembre il World Television Day, giornata che ci ricorda che la televisione va ben oltre la visione
lineare. Come parte integrante dell’iniziativa organizzata ogni anno dalle Nazioni Unite, verrà trasmesso a livello globale, in tv e online, uno spot di 30 secondi.
La Diversità del contenuto televisivo che intrattiene, informa e ispira.
Il tema della 23a edizione di questa festa celebrata in tutto il mondo è la Diversità. Oggi si festeggia la Tv, che offre una varietà ineguagliabile di film e serie di qualità, notiziari affidabili, documentari, produzioni d’intrattenimento e molto altro: milioni di storie che aspettano solo di essere scoperte, per cambiare la percezione del mondo da parte dei telespettatori. Questi contenuti premium, che si possono guardare quando e dove si preferisce e da una moltitudine di piattaforme Tv, stimolano curiosità, interesse e fedeltà del pubblico televisivo, il tutto rigorosamente in un contesto sicuro per le marche.
Quello della Diversità è un tema di ampia valenza sociale, sempre più spesso messo in evidenza nelle
trasmissioni Tv e nelle campagne pubblicitarie. Grazie alla vasta gamma di contenuti offerti, la
Televisione gioca un ruolo fondamentale come forza positiva che contribuisce al dibattito democratico
all’interno della società. I contenuti variegati e di qualità sono in grado di spingere gli spettatori ad
allargare la mente e a guardare al di là della propria quotidianità grazie alla visione di programmi che
rappresentino una fonte d’ispirazione.
Fedele Confalonieri (nella foto), Presidente di Mediaset e membro fondatore di ACT: «I broadcaster necessitano di una dimensione a scala europea essenziale per assicurare un mercato unico in cui la diversità culturale possa prosperare».
Caroline Petit, vice direttore del Centro Regionale d’Informazione delle Nazioni Unite per
l’Europa (UNRIC): «La diversità è un componente critica di una società vivace e positiva e dovrebbe essere vista come una ricchezza piuttosto che una minaccia. L’impegno di non lasciare indietro nessuno avrà l’unico
effetto di rendere il mondo un posto migliore».
Katty Roberfroid, Direttore Generale, egta: «La tv è veramente radicata nelle vite di così tante persone diverse in tutto il mondo. Con milioni di storie a portata di mano, i telespettatori sono invitati ad un viaggio di infinite scoperte. E questo nell’ambiente sicuro ed affidabile che gli inserzionisti ricercano oggi più che mai. Vi invitiamo tutti, ancora una volta, a celebrare il nostro mezzo in tutto il mondo, ora e per molti altri anni a venire».