Il Ritorno del Pubblivoro – Anche la finanza ha un cuore
Anche il mondo della finanza può affrontare i valori e le emozioni riuscendo a comunicare in maniera efficace.
Qui analizziamo due esempi in cui non compare la sede dell’istituto finanziario, non ci sono clienti e consulenti come capita troppo spesso in questo tipo di pubblicità.
Si lavora su delle narrazioni che diventano lo strumento per mettere in evidenza l’elemento caratteristico dell’operatore finanziario che lo distingue dalla concorrenza. Questo succede comunicando in maniera diversa dal solito, con uno stile coerente con il contenuto e il messaggio che si vuole trasmettere.
Azimut, con “I have a dream”, intercetta la tendenza “Greta” secondo la quale i ragazzini possono insegnare agli adulti. Tendenza iniziata con il bellissimo TED del 2010 di Adora Svitak “What adults can learn from kids”, che vanta più di 5 milioni di visualizzazioni. L’idea di fondo è che i ragazzi, proprio perché hanno davanti molta più vita degli adulti, sono legittimati a reclamare un mondo migliore e a ricordare ai grandi la responsabilità che hanno nel donare loro un’eredità di valore.
Azimut fa salire su un palco un giovane ragazzo, che arriva con lo skate con tutta la freschezza e la mancanza di sovrastrutture tipiche della sua età e invita a investire nell’economia reale, l’economia che conta davvero, quella vera, per il futuro di tutti. Molto efficace la scelta dell’irruzione educata, non violenta, disarmante nella sua semplicità. Ottima la scelta per il finale della narrazione di lanciare la voce fuori campo inquadrando lo sguardo di complicità con la giovane ragazza, è emozionante e allo stesso tempo innalza il messaggio a rappresentazione dell’intera generazione.
Bella la prima uscita di Illimity con “The Glance” che fonda la riuscita dello spot sul linguaggio del corpo dei protagonisti. La regia è di altissimo livello perché riesce, attraverso gli sguardi e le espressioni, a caricare di pathos lo spot. La narrazione in tre tempi è classica: sfida, ostacolo, vittoria, declinata in tre situazioni differenti. Personalmente non sono un grande fan delle narrazioni con voci fuori campo, preferisco la presa diretta o l’accompagnamento musicale che, solitamente, danno un risultato più vero. Devo però inchinarmi alla riuscita di questo spot che, non a caso, si chiama “Lo sguardo” e che vuole cogliere l’anima di questa nuova banca. Perché alla fine gli occhi sono sempre lo specchio dell’anima.