Fandango Club, l’agenzia che trasforma gli eventi in emozioni

Emozionare, intrattenere e costruire esperienze uniche. Queste sono le “regole d’oro” di Fandango Club per la progettazione di eventi di successo, capaci di fare veramente la differenza per i brand. Un posizionamento chiaro con cui l’agenzia è riuscita a farsi largo su un mercato sempre più complesso e competitivo, avviando un percorso tutto orientato alla live communication.

«Il 2019 è stato un anno di grande consapevolezza e conferme. Si è chiuso molto positivamente, con un fatturato di 18 milioni di euro – racconta Marco Moretti, Presidente di Fandango Club -. Guardando più nel dettaglio, 12 milioni di euro sono riferiti agli eventi on demand, che realizziamo su commissione, mentre i restanti 6 milioni arrivano dai nostri format proprietari. Le due unit oggi vivono di vita propria, ognuna con propri manager, godendo solo di servizi comuni trasversali come quelli amministrativi».

Marco Moretti

I ricavi sono ancora più alti se si guarda al Gruppo, considerando tutte le realtà che gravitano intorno a Fandango Club: «Il dato aggregato ammonta a 24,5 milioni di euro – precisa il manager -. In particolare, un contributo rilevante a questo risultato viene dalla controllata PG Esports, prima realtà totalmente italiana dedicata al gaming competitivo, che nel 2019 ha raggiunto i 3 milioni di euro». Una delle chiavi del successo del Gruppo sono stati in particolare i big events di proprietà. Sono sei gli eventi gestiti da Fandango Club: Milan Games Week, G! come giocare, Healthytude, Salone Franchising Milano, PLUG-Mi e Man’s World. «Eventi che solo quest’anno hanno coinvolto oltre 1/5 dell’intera popolazione di Milano», sottolinea Moretti.

E continua: «Quella di sviluppare dei format proprietari è stata un’intuizione vincente perché questi ci consentono una visione prospettica, dandoci la possibilità di pianificare le sponsorizzazioni e di programmare, a fronte di un mercato degli eventi on demand che è fatto di opportunità. In più i grandi eventi aprono tutta una serie di canali nuovi con le aziende che ci vedono all’opera e finiscono con il chiederci supporto per la loro comunicazione. Ci viene ormai riconosciuta la capacità di organizzare eventi che non siano fini a se stessi, ma possano essere capitalizzati nel tempo. I brand sempre più spesso chiedono di trasformare un evento in un format che possa portare valori tangibili. Le aziende non vogliono più agenzie che si limitino a rispondere a un brief o alla produzione. Il nostro obiettivo per il 2020 è rafforzare la parte dei format. Stiamo anche valutando di aggiungere una parte outdoor ai nostri eventi, un’iniziativa che potrebbe ampliare gli orizzonti».

 

L’evento come hub di comunicazione

«Il 2019 è stato segnato da un consolidamento dei clienti storici e dall’apertura di nuove collaborazioni», fa il punto Michele Budelli, CEO di Fandango Club. «Fra i tanti appuntamenti che abbiamo organizzato – prosegue – voglio citare il Roadshow per Vodafone e le attività per Pirelli. Per quest’ultima abbiamo lavorato alla creazione dell’area hospitality del circuito Blancpain, di cui l’azienda è sponsor, girando mezza Europa».

Michele Budelli

Fra i nuovi clienti in portfolio figurano L’Oréal, supportata su diversi lanci di prodotto, e Gruppo Shiseido. «Siamo entrati nel settore del lusso, andando a coprire mercati che fino a poco tempo fa non presidiavamo con forza», osserva il manager. Lato eventi proprietari, invece, nella sua analisi Budelli si focalizza sui contenuti: «Abbiamo avuto un ottimo riscontro. Ma non ci fermiamo qui – dice -. Lavoriamo a un’ulteriore evoluzione della Milan Games Week. In questo senso stiamo strutturando una partnership con Fiera Milano, nell’ottica di una contaminazione con un loro evento, Cartoomics, dove già nel 2020 saremo presenti con un’area targata “Milan Games Week”. Immaginiamo una convergenza fra questi due mondi, con pubblici molto affini. Oggi le manifestazioni, infatti, sono più di target che di prodotto. La nostra idea è quella di avviare un percorso per trasformare la Milan Games Week, già dal 2021, nella più grande manifestazione dell’intrattenimento digitale».

Proprio la possibilità di arrivare in modo mirato a target pregiati è il punto di forza di questi appuntamenti, anche per questo capaci di attirare i grandi investitori pubblicitari. «Abbiamo costruito degli hub di comunicazione che non si limitano al momento dell’evento, ma di fatto sono always on», aggiunge il CEO.

 

Una nuova visione

«I format proprietari sono il nostro asset distintivo», sostiene Ruggero Faggioni, Chief Brand Officer di Fandango Club. «Soprattutto – spiega – perché non si tratta di fiere e nemmeno di eventi statici, ma di appuntamenti che si evolvono di pari passo con il target. Anche per questo stiamo ridisegnando l’azienda dotandoci di talenti e di strumenti nuovi grazie ai quali avere un aggiornamento costante sui trend, i bisogni e gli stili di vita dei consumatori. Fandango Club di fatto è già un osservatorio privilegiato, ma lo è in modo circoscritto alla durata degli eventi. L’idea è di continuare a studiare target, ma anche microtarget, lungo tutto il corso dell’anno».

Ruggero Faggioni

Da qui l’iniziativa di avviare una serie di osservatori tematici, online e offline, legati ai singoli appuntamenti. «Un modo per essere aggiornati e per tarare costantemente i nostri contenuti, dando delle risposte ai consumatori praticamente in tempo reale – afferma Faggioni -. Siamo di fronte a un cambio di paradigma in cui il grande evento è il coronamento di 360 giorni di osservazioni».

Questo per Fandango significa essenzialmente lavorare sul contenuto in modo molto verticale sui target. «Ci è possibile farlo coinvolgendo anche esperti dall’esterno, che possono essere integrati ai nostri team di lavoro – chiarisce il manager -. Una strategia che abbiamo inaugurato con PLUG-Mi, evento dedicato alla urban culture, chiamando a collaborare alla direzione artistica Collateral, una media company con competenze importanti sui contenuti dell’evento. Un altro importante passo in questa direzione è l’ingresso in Fandango Club di Fabrizio Savorani, grande esperto del mondo kids, recentemente nominato Head of Content di Milan Games Week e di G! come giocare. Tutto questo per far sì che i nostri format, che ormai sono degli autentici brand, continuino a garantire al pubblico una experience che non potranno vivere da nessuna altra parte», conclude Faggioni.

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