Avrage Media, superato il milione di raccolta nel 2019. Arrivano cinque nuovi editori
Avrage Media, la concessionaria specializzata in mezzi a target verticale, chiude il 2019 superando il milione di euro di raccolta e apre il nuovo anno cavalcando un’importante crescita.
La conferma degli editori già in gestione esclusiva da molti anni – come Fiera Milano Media, PagineMail, Infoweb, Newsimpresa e Reteimprese – si affianca all’ingresso di cinque nuovi partner specializzati in settori trainanti dell’economia: si va dal mondo dei commercialisti con RatioQuotidiano per passare al settore dell’imballaggio con Pack Media, alle superfici con Tile Edizioni, all’edilizia e design con Editrice Industriale per finire con la GDO di Distribuzione Moderna. Avrage Media si posiziona sempre più come il referente privilegiato in ambito b2b, un settore che è al centro di una crescita importante nelle pianificazioni dei grandi brand.
Cruciale per questo ruolo è la tecnologia che permette alla concessionaria di mettere a sistema decine di editori, così da offrire ai clienti un unico punto di contatto, certificazione e controllo, rispondente alle esigenze evolute degli advertiser.
«Le nostre competenze specializzate, unite a prodotti e database molto qualificati, ci hanno consentito di ottenere risultati migliori rispetto a quelli di mercato – dichiara Daniele Paganini, CEO della società -. Dopo un’esaltante crescita a tre cifre nel 2019, per il 2020 ci siamo posti come obiettivo una crescita del 35%. La unit Media, che segue il mercato delle agenzie, offre sempre più pianificazioni di ampio respiro con mezzi diversi: le DEM grazie al GDPR hanno ripreso valore e peso nei piani media, e a esse affianchiamo display in programmatic e reservation, content e progetti speciali. Inoltre consolideremo il ruolo della unit Digital Solutions, con la quale offriamo consulenza alle imprese, grazie all’ingresso di professionisti di grande esperienza. Questo conferma il ruolo chiave del team, dove la valorizzazione e diversificazione delle competenze interne si è dimostrata la chiave della nostra crescita».