Mediamilano festeggia 20 anni di attività

Intervista ai due fondatori Luca Mattarello e Tiziano Scandiffio

Quest’anno Mediamilano spegne venti candeline e dietro a questo evento esiste una storia. Era il 6 novembre 1999 quando, durante la finale della Coppa del Mondo di Rugby, tra un boccale di birra e una meta segnata, agli ex compagni di rugby Luca Mattarello e Tiziano Scandiffio venne l’idea di creare una propria squadra, questa volta però in ambito lavorativo. 

Il progetto di dedicarsi alla promo engagement si concretizzò qualche mese dopo e nel giugno del 2000, mentre i due soci raccontavano agli amici dell’imminente proposito di avviare un’agenzia con quel tipo di competenze, nacque anche il nome.

«Ci chiesero che tipo di agenzia volessimo fondare, di cosa volessimo occuparci. Lì per lì dissi che volevamo occuparci di promozioni ed engagement, in altre parole di media. Replicò, quindi, un amico dicendo: “Farete media a Milano”. Ed ecco qui il nome», spiega Scandiffio. «Raccontare 20 anni di attività in poche parole non è semplice – aggiunge Mattarello -. Perché è come raccontare metà della nostra vita. Ci vorrebbe troppo tempo ma certo posso dire che è una fantastica avventura “work in progress”, un’esperienza piena di sfide e di successi».

«Oggi – chiariscono – siamo una “Promo Engaging Company”, cioè lavoriamo per rafforzare la relazione marca-cliente mettendo i consumatori al centro delle vostre campagne di promo engagement ed è con questa logica che approcciamo il mercato ed i clienti».

Tiziano Scandiffio e Luca Mattarello

A proposito di successo, da dove proviene il vostro?

Scandiffio: Posso dire “idee e team”. Le idee sono fondamentali per innovare e stare al passo con i tempi, il team è determinante per poterle realizzare. L’una non può vivere slegata dall’altra, per realizzare progetti importanti bisogna avere un’equipe in grado di dare forma all’idea e renderla un progetto, un prodotto.

Mattarello: Io credo anche che ci voglia un pizzico di “follia”, o meglio di fantasia e immaginazione per vedere oltre e per uscire dagli schemi. Se non ci avessimo messo quel guizzo saremmo diventati obsoleti.

 

Cosa vuol dire avere 20 anni?

Non certo sentirsi “vecchi”, ma al contrario essere capaci di condensare tanta esperienza e know-how. Perché la chiave di volta, spesso, è in questa alchimia in cui la conoscenza si concentra in un click. Per noi che facciamo digital engagement questo è fondamentale. I nostri clienti apprezzano la nostra longevità perché in essa trovano l’innovazione che ha radici nell’esperienza. Questo è un asset prezioso e un quid distintivo.

 

Come vi immaginate il futuro dell’agenzia?

Premesso che non abbiamo la sfera di cristallo, stando al trend attuale crediamo che il prossimo futuro sarà  ricco di sfide. La globalizzazione e la concorrenza impongono nuovi paradigmi per stare sul mercato, offrendo servizi e prodotti sempre time-to-market. L’innovazione sarà di certo la chiave del successo unitamente alla strategia, ma una su tutti faranno la differenza flessibilità e versatilità.

 

Quali le prossime sfide e la vostra mission futura?

La nostra stella polare è l’engagement, cioè il punto in cui brand e consumatore si incontrano. La sfida sarà trovare nuove soluzioni tecnologiche e strategie di marketing per rendere questo processo sempre più fluido, efficace e gratificante per le parti. Abbiamo in cantiere nuovi progetti che presto vedranno la luce e che ci permetteranno di affrontare gli anni a venire con rinnovato entusiasmo, perché amiamo quello che facciamo».

 

Quali sono, ad oggi, i clienti di Mediamilano?

I clienti provengono da tutti i comparti. Per citare i più significativi: Nestlè, Parmalat, Bonduelle, Tim, LG, Candy, Black & Decker, Perfetti Van Melle, Lavazza, Pasta Molisana, Pepsi, e molti altri.

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