Il Ritorno del Pubblivoro – Il mondo dell’auto corre verso il futuro
Il settore automobilistico negli ultimi anni è in continua evoluzione. È un sistema connesso, intelligente e sempre più elettrico. Questa innovazione continua costringe a trovare strade nuove per raccontare il prodotto e per spiegarne al meglio le caratteristiche e le potenzialità.
Vediamo due esempi riusciti.
Iniziamo con Lamborghini che, per lanciare il nuovo Suv Urus, mette in scena uno storytelling efficace che permette, appunto, di spiegare molto bene le funzionalità del bellissimo Suv senza cadere nell’errore di sembrare una prova su strada. Lo spot è girato molto bene, con grande attenzione ai dettagli e alla qualità delle inquadrature. Le scritte in sovraimpressione ricordano gli action movie in perfetta coerenza con il claim dello spot “No mission is impossible, with a fully connected driving technology”. Certo, chi lo ha pensato non poteva prevedere la situazione particolare che stiamo vivendo e non poteva sapere che le strade deserte sulle quali corre l’automobile, comprese quelle cittadine, evocano allo spettatore lo scenario di emergenza. Unica nota, la corsa, presumibilmente oltre i limiti di velocità, per una questione di non vitale importanza, rende piacevole la visione ma allo stesso tempo rischia di promuovere un comportamento negativo. Comunque, le tre milioni di visualizzazioni decretano il successo di questo spot.
Undici milioni e trecentomila visualizzazioni per lo spot di Fiat per la nuova 500 elettrica. In questo caso si mutua lo stile dei bellissimi documentari narrati da Morgan Freeman. Il testimonial è Leonardo DiCaprio, scelta azzeccatissima visto l’impegno del grande attore nelle campagne ambientali. L’esperienza visiva è fantastica, la recitazione di DiCaprio notevole e credibile. È difficile parlare di ambiente senza cadere nell’eccessiva retorica o nell’utilizzo di immagini già viste. L’inizio, con l’inquadratura della terra dallo spazio, mi aveva messo in allarme, ma subito dopo l’allarme è cessato grazie a una scelta narrativa e un montaggio particolarmente efficaci. Il momento più riuscito è la prima inquadratura del testimonial, seguita da una rapida dissolvenza su un’aurora per poi arrivare all’Italia vista dallo spazio, tutta illuminata. Peccato per la colonna sonora, banale, che non solo non aggiunge niente, ma probabilmente toglie qualcosa. In modo particolare nella seconda parte dello spot in cui è protagonista l’auto.