We Are Pi, l’agenzia indipendente che cavalca il cambiamento
I Paesi Bassi sono la terra dei tulipani, dei canali e dei mulini a vento, ma anche un vivaio per tante agenzie pubblicitarie in grado di competere a livello internazionale puntando sempre su un alto tasso di creatività. Fra le realtà emergenti possiamo annoverare a pieno titolo We Are Pi, una “independent ideas company”, come si definisce sul proprio sito l’agenzia internazionale, basata ad Amsterdam. «La creatività è tutto», afferma convinto Alex Bennett Grant, Founder & CEO della sigla, intervistato da Touchpoint. Per il pubblicitario si tratta di un elemento imprescindibile per far crescere il business. «Le idee migliori – spiega – non arrivano sempre da un dipartimento designato. Le soluzioni arrivano da chi sa guardare oltre il problema e le contingenze del presente. Questo è l’aspetto migliore della razza umana. L’advertising può fare la sua parte, ma non è tutto».
A suo avviso quali sono stati i cambiamenti più significativi che hanno toccato la industry della comunicazione nell’ultima decade?
Il passaggio da prodotti concepiti per la Tv a quelli per smartphone ha cambiato notevolmente la nostra prospettiva rispetto a brief, concetti, format e alla quantità di prodotti disponibili. Ritengo questo sia il momento più entusiasmante per lavorare in pubblicità. Perché dalla discontinuità nascono le opportunità. In un’epoca nella quale le marche sono giudicate alla stessa velocità con la quale si diffondono le informazioni e le misurazioni digitali sono opache, le aziende hanno bisogno di agenzie che siano in grado di riunire le diverse esigenze e semplificare le cose.
Quali sono stati gli ultimi clienti che avete conquistato?
Nel 2019 abbiamo avuto una serie di gare di successo aggiudicandoci otto nuovi incarichi. Abbiamo iniziato a lavorare con Desigual, Intersport, Nike, Red Bull, Aesop, Just Eat Takeaway.com, Quintet Bank, Squarespace. È stato il nostro anno migliore di sempre.
Quali sono stati i progetti più interessanti a cui avete lavorato nel 2019?
Sicuramente fra questi va annoverato il lancio della nuova identità globale della birra (aromatizzata alla tequila, ndr) Desperados (Gruppo Heineken, ndr) con la party poster campaign “Tear It Up”. Abbiamo poi invitato i frequentatori di feste di tutto il mondo a dar sfogo alle proprie idee con la massiccia campagna globale di attivazione “Epic Parties Imagined By You”.
Abbiamo riposizionato Desigual per una nuova generazione di clienti con la campagna “Forward Is Boring” che ha lanciato il logo scritto all’inverso, per raccontare un marchio che rappresenta davvero il cambiamento.
Con Squarespace e Wetransfer abbiamo creato una docu-serie in quattro parti “Make It Real” per celebrare l’ascesa delle imprenditrici di colore che utilizzano strumenti moderni per costruire nuovi interessanti business.
Quali sono i vostri clienti ideali?
Quelli che abbiamo già più quelli che renderanno la nostra vita lavorativa più piacevole, creativa e produttiva. Abbiamo coperto tanti settori: sport, cibo, birra, tecnologia, moda, banche, vendita al dettaglio, cura della pelle, bevande energetiche, streaming, ingegneria, giocattoli, elettronica di consumo e convegni. Forse abbiamo bisogno di un’auto elettrica (cliente) che ci porti a una destinazione di viaggio sostenibile di livello premium (cliente) per rilassarci con alcune gustose bevande non alcoliche (cliente).
Quali sono le sfide più grandi che la vostra agenzia si appresta ad affrontare?
Cogliere le giuste opportunità e rimanere concentrati in un’epoca di sconvolgimenti di massa. È facile distrarsi con tutti i cambiamenti che avvengono oggi nella pubblicità. Il nostro lavoro consiste spesso nel bilanciare passato, presente e futuro del marketing per offrire servizi alle aziende e ai consumatori che abbracciano le mentalità, i riferimenti culturali, i comportamenti e gli atteggiamenti del XX e del XXI secolo.