Unilever sfida il Covid-19 con gli investimenti adv

Le aziende del mondo FMCG dimostrano la loro intenzione di non cedere terreno di fronte alla pandemia, confermando il proprio ruolo anticiclico. Qualche giorno fa l’annuncio di P&G che spingerà l’acceleratore sugli investimenti media dopo aver registrato nel primo trimestre una crescita organica al di sopra delle aspettative (+6% invece che il preventivato 2%).

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Non si è fatta attendere la risposta di Unilever che ha manifestato l’intenzione di rivedere il budget alla luce della pandemia per assicurarsi che sia “efficace e appropriata” ma senza fare tagli.

Nel 2019 Unilever aveva incrementato i propri investimenti in brand e marketing  dell’1,7%, a quota 7,27 miliardi di euro, dopo che negli scorsi anni aveva invece drasticamente diminuito il numero di partner pubblicitari e i costi d’agenzia, con il budget di marketing ridotto del 5,1% dai 7,58 miliardi di euro del 2017 ai 7,15 miliardi del 2018.

Il CFO Graeme Pitkethly ieri ha infatti dichiarato: «La produzione pubblicitaria si è fermata mentre le tariffe del media sono scese, quindi possiamo incrementare la nostra reach mantenendo la stessa spesa».

Il budget sarebbe così in corso di riallocazione, anche considerando il cambiamento dei comportamenti dei consumatori, costretti a casa. «Stiamo spostando gli investimenti che avevamo previsto per l’outdoor, ad esempio, concentrandoci su aree con maggiori ritorni come la pulizia della pelle e i brand di igiene e detergenza» ha aggiunto Pitkethly.

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