Edit Web e Tembo portano online possoandare.li
Con l’inizio della Fase 2, sono molti gli interrogativi che gli italiani si sono posti circa la possibilità e l’opportunità di spostarsi verso le più svariate destinazioni. Sono bastati tre giorni a Edit Web, partner della unit tecnologica di Tembo, per passare da un’idea appena abbozzata a un sito dall’utilità concreta e dalle diverse possibilità di applicazione. Si chiama possoandare.li (www.possoandare.li), e, come un vero e proprio assistente virtuale, risponde alle domande degli utenti informandoli sui luoghi che possono o non possono frequentare in questa Fase 2. La barra di ricerca su cui campeggia il suggerimento “dove vuoi andare?” permette di inserire la meta che si vorrebbe raggiungere – per esempio “ufficio”, oppure “mare” – e ottenere una risposta che indichi la possibilità o il divieto di spostarsi in quella direzione.
«I risultati delle ricerche dei primi tre giorni – sottolinea Antonio Renda, co-founder di Edit Web – hanno evidenziato con chiarezza l’urgenza di tutti, dopo due mesi di lock-down: andare al mare! Delle 80.000 ricerche finora effettuate, oltre 4.000 sono infatti collegate a questo desiderio e se, da una parte mare straccia montagna, dall’altra la sfera familiare e l’amicizia vincono sugli amori: amici, mamma e casa vengono prima del fidanzato, mentre la nonna è addirittura più ricercata della fidanzata».
«Il percorso di partnership tra Edit Web e Tembo viaggia ormai parallelamente da qualche anno e presto convergerà in un obiettivo comune e più grande – dichiara Michele Cornetto CEO di Tembo -. Possoandare.li è un perfetto esempio delle potenzialità di questa partnership: un portale nato per sfida e per dimostrare l’integrazione tra tecnologia e creatività, che ha contribuito a rafforzare a livello di agenzia l’importanza del concetto di search personas. Le ricerche online sono qualcosa di strettamente personale: gli utenti si affidano in maniera più spontanea, proprio perché è un rapporto non intermediato, più intimo. Ovviamente ognuno secondo il proprio livello di conoscenza e consapevolezza rispetto all’argomento».