Condomani, trasparenza formato condominiale
Con quasi 10.000 condomini gestiti in tutta Italia, Condomani è la piattaforma che aiuta gli amministratori a comunicare meglio e che rende la contabilità trasparente e accessibile in qualsiasi momento. Il CEO Antonio Bevacqua, Fondatore di Condomani insieme a Federica Sesti Osseo, racconta a Touchpoint come si è evoluta negli anni e quale sarà il prossimo step, da un’esigenza nata durante l’emergenza Covid-19.
Com’è nata l’idea e quali sono stati i primi passi per realizzarla?
L’idea è nata tra il 2011 e il 2012 da una mia esigenza personale, cioè dall’impossibilità di comunicare con l’amministratore di condominio in maniera intelligente: magari rientri a casa la sera, trovi un problema e non lo puoi risolvere… oppure non sempre sei consapevole di come vengono spesi i soldi delle spese. Ho pensato quindi a come realizzare un sistema per favorire la comunicazione ma anche la contabilità. Il software che abbiamo realizzato è declinato tutto sul concetto di trasparenza.
Come funziona?
Il modello di business è la vendita di una licenza che l’amministratore acquista e che mette a disposizione del condominio: il software è una specie di social network, con un funzionamento simile a Facebook ma privato. Inoltre, se a quell’epoca c’erano già tanti sistemi che mettevano a disposizione la contabilità, di solito la rendevano visibile solo poco prima delle assemblee, con Condomani invece è possibile visualizzare in diretta la gestione.
Questo è un vantaggio per i condomini ma anche per gli amministratori, che agiscono in totale trasparenza e spesso ci hanno raccontato di aver trovato nuovi condomini da amministrare grazie al passaparola degli abitanti soddisfatti da questo metodo. Inoltre, abbiamo scelto fin dall’inizio di mettere tutti i dati in cloud. Oggi sembra una banalità ma nel 2012 non era così scontato.
Quali vantaggi offre il cloud?
Pensiamo solo a quanto accaduto con il lockdown. Alcuni amministratori hanno dovuto continuare a recarsi in ufficio perché hanno tutti i dati fisicamente nei loro computer, altri hanno proprio chiuso e riaperto solo il 4 maggio. Il nostro cliente tipo poteva invece continuare a gestire il condominio anche a casa: il nostro software permette di lavorare perfettamente in smart working già dal 2013.
E per quanto riguarda le assemblee condominiali?
Questo è l’aspetto su cui stiamo lavorando adesso.
Non siamo abituati a fare attività di lobby ma pensiamo che quando le cose partono dal basso prima o poi arrivano anche ad aprire un tavolo di dibattito ad alti livelli. Fondamentalmente, la normativa oggi non prevede assemblee condominiali “in remoto” quindi nel caso vengano fatte, eventuali decisioni sono annullabili.
Tuttavia all’inizio di marzo ci siamo mossi per capire quali fossero le tecnologie migliori da implementare e alcuni nostri amministratori hanno potuto sperimentare le assemblee online. Sono state un grande successo, abbiamo notato una maggiore presenza di partecipanti e da molti condomini è arrivata la richiesta di poter anche in futuro realizzare assemblee online o almeno in modalità mista.
Speriamo quindi che anche da un punto di vista legale cambi la situazione.
Quali attività di comunicazione portate avanti per i vostri clienti e per acquisirne di nuovi?
Abbiamo diverse iniziative, ad esempio da gennaio 2020 ogni mercoledì abbiamo il “Condotime”, in cui si parla di contenuti diversi. Al lunedì invece diffondiamo il “Condopodcast” che è ormai arrivato a 250 puntate. Inoltre, in questi giorni di Covid abbiamo dato il via a un nuovo format, un caffè con i clienti che dura 10 minuti dove uno di loro racconta qualcosa agli altri: questo permette loro di conoscersi. Infine, abbiamo il nostro blog che pubblica articoli di interesse sia per gli amministratori sia per i condomini.
La cosa interessante è che tra i collaboratori del blog ci sono anche dei clienti, perché gli amministratori di condominio hanno anche altre competenze che mettono volentieri a disposizione.