Modena a Domicilio, dopo aver “sfidato” il lockdown, punta a nuovi servizi

Quasi 14.000 iscritti al gruppo Facebook, 150 attività aderenti e 45.000 visualizzazioni in un mese sul web: l’ideatrice Maja Argenziano di IDEAS4U ci racconta come si sta evolvendo il progetto, nato per far incontrare domanda e offerta durante l’emergenza Covid-19

È attivo da circa tre mesi il gruppo Facebook Modena a Domicilio, che conta oggi quasi 14.000 iscritti che lo animano quotidianamente. Il gruppo è nato da un’idea di Maja Argenziano, che, dopo aver lavorato una decina di anni per la realizzazione del Museo Enzo Ferrari di Modena, oggi gestisce IDEAS4U, agenzia di comunicazione e marketing territoriale. 

«Non appena si è presentata la difficoltà per tante persone di uscire anche solo per fare la spesa, ho subito pensato che occorresse uno strumento agevole e veloce per mettere in collegamento la domanda e l’offerta – commenta Argenziano – così ho creato il gruppo, che è un canale efficace e gratuito per informare la cittadinanza e per consentire alle attività di promuoversi».

Il gruppo mette quindi in rete la domanda e l’offerta di consegne e servizi disponibili anche a domicilio nel territorio di Modena e provincia e il progetto si è evoluto poi in un portale di consultazione e informazione (www.modenaadomicilio.it) che in un solo mese di vita sul web ha totalizzato oltre 45.000 visualizzazioni e più di 150 attività presenti. Hanno aderito al progetto attività di tutti i settori merceologici, di servizi e della ristorazione. 

Maja Argenziano

«Il lockdown ha imposto una modifica repentina dei comportamenti di acquisto e vendita e per alcuni esercenti, con le consegne a domicilio, si è profilata l’occasione anche di allargare la propria clientela e di impostare un efficiente servizio di delivery, che tanti hanno deciso di mantenere oltre l’emergenza sanitaria, per andare incontro ai nuovi comportamenti d’acquisto delle persone – prosegue Argenziano -. Tutti stanno comprendendo che dagli strumenti web e social, per la propria promozione, non si può più prescindere. Le piccole attività commerciali o di ristorazione hanno poi scoperto o riscoperto l’importanza della profilazione e fidelizzazione della clientela, del rapporto con il cliente e del servizio di qualità. L’impressione è quella di una realtà commerciale e artigianale che con dignità e resilienza non ha mai smesso di lavorare per sopravvivere alla crisi conseguente alla emergenza sanitaria. D’altra parte, la clientela resistente all’acquisto online e alla consegna a domicilio “modello Amazon” sta ricredendosi e cominciando a sperimentare che può essere utile e che la differenza la fa sempre il servizio, che se prestato con professionalità e accuratezza dalle piccole realtà, a differenza che con i colossi del commercio online, ha il vantaggio della maggiore flessibilità e della possibilità di un rapporto diretto con il commerciante. I modenesi hanno quindi iniziato ad avvalersi quotidianamente sia del gruppo Facebook che del portale, chiedendo informazioni e ordinando a casa di tutto dagli esercenti locali: farmaci, spesa, pranzi, cene e perfino la colazione o l’aperitivo, abbigliamento e scarpe. Ordini inoltrati per lo più con WhatsApp e chiamata e in successione da e-commerce o app. Il clima è quello di una comunità forte che interagisce e collabora».

Anche la cultura ha il suo spazio nel progetto Modena a Domicilio, perché vengono promossi la lettura, con una rubrica dedicata, corsi online di tutti i tipi e lo studio delle lingue attraverso la proposta di tante scuole locali.

«Abbiamo attivato anche una rubrica sul turismo, incentrata su quello nazionale – conclude Argenziano -. La prospettiva è quella di fare crescere notevolmente l’informazione strutturata sul portale, in parallelo alla crescita del target sul gruppo social, consolidando gruppo Facebook e portale come riferimento stabile per la cittadinanza anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria, considerando che le persone, attraverso questo, possono rendersi conto della esistenza di attività, servizi e iniziative che prima ignoravano completamente, a prescindere dalla consegna a domicilio».

Segui la diretta di: