L’e-commerce di auto usate e a km 0 convince il mercato con Brumbrum

Brumbrum è un e-commerce italiano di auto usate e a km 0 certificate, che consente l’acquisto online o il noleggio a lungo termine. Le auto selezionate sono controllate e testate da esperti e fotografate nel dettaglio, per una visualizzazione precisa del modello e per assicurare un acquisto sicuro al riparo da truffe. Il CEO e Founder Francesco Banfi racconta a Touchpoint Today l’evoluzione della società.

Francesco Banfi

Quando è nata la start up e perché? 

Oggi chi vuole acquistare una nuova auto usata online vuole prima di tutto risparmiare tempo e denaro, oltre ad avere la certezza di non andare incontro a brutte sorprese. Il cliente ormai si aspetta un processo in linea con quello dei migliori standard dell’e-commerce ed è per questo motivo che è nato brumbrum nel 2016, il primo rivenditore diretto di auto online d’Italia che opera su brumbrum.it.

 

Quali sono stati i primi passi per realizzarla?

Il mercato dell’automotive italiano era un sistema ormai saturo, che si basava sulle stesse modalità e dinamiche da decenni e quindi anche i medesimi problemi. C’era la necessità di un rinnovamento in grado di rendere questo mercato più digital, meno complesso e soprattutto più sicuro e affidabile. Siamo partiti proprio da questi concetti per creare un’alterativa smart e al passo con i tempi, prestando un’attenzione in più alla qualità dei prodotti.

 

Come è composta la società?

Attualmente abbiamo la nostra Factory di Reggio Emilia dove opera il nostro team di logistica e i nostri meccanici impegnati in un elaborato processo di selezione e riqualifica delle vetture. Nelle sedi di Milano troviamo gli uffici amministrativi, il team tech, il team marketing, il team vendita e acquisti e il team pricing ovvero il nostro Osservatorio interno di analisi sul mondo automotive. Attualmente contiamo più di 100 dipendenti. 

 

Che tipo di riscontri avete avuto dal momento del lancio?

La vera sfida, inizialmente, è stata quella di abbattere il muro della diffidenza: acquistare una maglietta o fare la spesa online sono oramai dinamiche che rientrano nel nostro quotidiano, ma comprare un’auto, soprattutto se usata o a km 0, non è la stessa cosa. Noi vogliamo non solo dimostrare che non è poi così diverso, ma anche e soprattutto valorizzare l’attento processo di selezione e manutenzione che consente agli utenti di scegliere solo tra auto ispezionate da esperti del settore, cosa che nei siti che mettono in contatto privati non può succedere. Il nostro è un vero e proprio e-commerce che offre garanzie e certificazioni, per assicurare davvero un usato di qualità e un noleggio a lungo termine al servizio dei nostri clienti. Questo proprio per costruire un rapporto di assistenza e fiducia.

 

Operate solo sul territorio italiano o anche all’estero?

Attualmente siamo concentrati sul mercato italiano; non escludiamo la possibilità di operare anche in Europa in futuro.

A oggi come si è sviluppato il progetto?

In questi anni siamo cresciuti molto ma intendiamo fare ancora di più. Inizialmente ci siamo concentrati sulle auto usate e a km 0. Negli anni successivi abbiamo allagato l’offerta con il servizio di noleggio a lungo termine per privati e, grazie alla nostra nuova fabbrica, abbiamo introdotto il processo di ricondizionamento delle auto usate, per offrire un livello di qualità superiore. Recentemente, per rispondere ai bisogni di sicurezza e di mobilità emerse in queste settimane, abbiamo deciso di mettere a disposizione un nuovo servizio: la consegna a domicilio. Questo nuovo servizio va ad affiancare la sanificazione professionale dell’auto, punto di forza già da tempo del processo di riqualificazione delle auto usate brumbrum. In questo modo, tutto il processo d’acquisto e consegna diventa sicuro, anche dal punto di vista della salute.

 

Che cosa è cambiato con il lockdown e come vi state muovendo nella fase 2?

Durante il lockdown non ci siamo mai fermati. La nostra area informatica ne ha approfittato per sviluppare e implementare Il sito per le sfide future. Quella commerciale si è dedicata allo studio del mercato e di come cambierà in futuro, mentre l’area produttiva ha lavorato a pieno ritmo fino a quando si è interrotto il flusso dei ricambi e quindi si è dovuta fermare. Ora, pian piano, la macchina organizzativa sta tornando in moto.

 

Quali sono i vostri obiettivi per il 2020?

È difficile prevedere quello che succederà nel mercato nelle prossime settimane. La notizia positiva però per il nostro settore è che l’auto ha ritrovato valore come mezzo di spostamento in sicurezza. È un periodo che richiede capacità di adattamento da parte delle aziende e dell’industria. Da questo possono nascere opportunità per migliorare un settore che sicuramente ha le potenzialità per crescere e superare questa crisi. È possibile un maggior ricorso dei consumatori a canali di acquisto online, per evitare o ridurre il contatto fisico da canali fisici come i concessionari. Noi che siamo un e-commerce potremmo sfruttare a nostro favore questa situazione. Alla fine dell’emergenza sanitaria ci aspettiamo un mercato che sarà mutato secondo direzioni che potrebbero rivelarsi opportunità per brumbrum.

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