Diversity premia le campagne di IKEA Italia e Huawei
Nella terza edizione del Diversity Brand Summit, che ha aperto la 2 giorni digitale “Welcome to the new era. Diversity & Inclusion: Stati Generali post Covid-19″, sono stati premiati i due brand percepiti come più inclusivi alla luce del loro impegno reale: IKEA Italia come vincitore “overall” per la campagna antidiscriminatoria in-store e di comunicazione “Fatelo a casa vostra” e Huawei come vincitore “digital” per “Storysign”, prima app che traduce in tempo reale libri di testo selezionati in lingua dei segni. I due brand sono stati individuati con l’incrocio tra i risultati di una web survey e le valutazioni assegnate dal Comitato Scientifico.
Organizzato e promosso dalla no profit Diversity, fondata da Francesca Vecchioni, e dalla società di consulenza strategica Focus MGMT e realizzato in collaborazione con la Commissione Europea e con il patrocinio del Comune di Milano, il Diversity Brand Summit, condotto da Debora Villa e tenutosi per la prima volta in formato digitale grazie alla partnership con Rödl & Partner e Extra.it, ha riunito per il terzo anno consecutivo i brand più inclusivi emersi dal Diversity Brand Index 2019, progetto di ricerca volto a misurare la capacità dei marchi di sviluppare con efficacia una cultura orientata alla Diversity & Inclusion attraverso le loro iniziative e attività realizzate in Italia.
Queste le motivazioni per il premio a IKEA Italia: “Per aver lavorato in maniera impattante e dirompente sulla D&I, manifestando il proprio posizionamento in maniera chiara, decisa e inequivocabile, combattendo l’omofobia. Per aver saputo combinare in-store communication e comunicazione above the line creando un alto impatto emotivo, riconosciuto in maniera trasversale da consumatrici, consumatori, media ed esperti del settore. Per aver compreso che un marchio della sua portata ha un ruolo cruciale nel dire basta alle discriminazioni; per aver saputo trasformare l’espressione discriminatoria ‘Fatelo a casa vostra’ in un inno all’inclusione per celebrare il diritto di ognuno di sentirsi a casa nella propria pelle”.
“Diversity e inclusion sono valori fondanti e condivisi in IKEA, impegnata da sempre nel promuovere un’idea di società più inclusiva e rispettosa di tutte le diversità. Come azienda che ha il privilegio di entrare nelle case di milioni di persone ogni giorno, sentiamo la responsabilità di avere un ruolo attivo nel sostenere un cambiamento culturale e sociale, facendoci portavoce di un messaggio forte a favore di chi ancora oggi lotta per vedere riconosciuti le proprie libertà e il diritto ad una vita senza discriminazioni” – dichiara Alessandro Aquilio, Country Communication & Sustainabilty Manager di IKEA Italia -“Con la campagna #FateloACasaVostra abbiamo voluto ribaltare il significato di un’espressione omofoba, usata troppo spesso nei confronti della comunità LGBT+, riempiendola dei valori di libertà e inclusione che ci appartengono”.
Queste le motivazioni per il premio a Huawei: “Per avere utilizzato la tecnologia in maniera consapevole e responsabile; per aver guardato la realtà con uno spirito inclusivo; per aver abbinato intelligenza artificiale, digital e gamification in un’app capace di cambiare realmente la vita di bambine e bambini; per aver compreso che la user experience è rilevante sempre e comunque se si vuole includere davvero”.
«In Huawei crediamo che la tecnologia possa e debba essere usata per rendere il mondo un posto migliore, indipendentemente da chi siamo o da dove veniamo – ha dichiarato Isabella Lazzini, Marketing and Retail Director Huawei CBG Italia -. Negli ultimi anni ci siamo impegnati a fondo per mettere in pratica questa filosofia, utilizzando le nostre più avanzate tecnologie e i nostri smartphone. StorySign ne è un esempio concreto, un progetto di Huawei nato nel 2018 per supportare il processo di apprendimento dei bambini sordi, grazie all’Intelligenza Artificiale. Forti della reazione estremamente positiva che StorySign ha ricevuto dal pubblico, continueremo a lavorare per espanderne i contenuti, e ci auguriamo che sempre più persone siano incoraggiate a partecipare. Continueremo a esplorare il potenziale di StorySign nel diventare uno strumento educativo a 360 gradi, supportando l’insegnamento della lingua dei segni attraverso la tecnologia. Siamo orgogliosi di ricevere questo premio, che riconosce il nostro costante impegno per abbattere, giorno dopo giorno, le barriere tra le comunità».
Quest’anno, inoltre, aziende ed esperti sono intervenuti nel corso dell’evento per riflettere su come i brand stanno reagendo all’emergenza Covid-19 in merito alle politiche di inclusione per affrontare problematiche emerse con prepotenza su temi come digital divide, gender gap e ageing; sono emerse diverse iniziative, interne ed esterne, con le quali le aziende hanno saputo reagire, a volte con spirito innovativo e strategico, al nuovo scenario: accanto all’applicazione per i propri dipendenti dello smart working e delle massima flessibilità, l’attivazione di indagini di clima, di supporto psicologico e di sportelli per l’ascolto, l’estensione di pacchetti assicurativi, la realizzazione di campagne educational digitali rivolte ai propri clienti e spot e palinsesti ad hoc, donazioni economiche e anche di apparecchi medici come ventilatori, attivazioni di fondi di aiuto, creazione di value proposition ad hoc.
Gli Stati Generali della Diversity&Inclusion si concludono domani, venerdì 19 giugno, quando il focus si sposterà sulla società civile: Drusilla Foer e Francesca Vecchioni, insieme a esperti del settore e ospiti d’eccellenza, racconteranno il periodo di lockdown con “Tales of quaratine”, diviso in 5 capitoli tematici: Famiglia, Lavoro, Invisibili, Isolamento e Informazione, per la quale si presenterà uno speciale Diversity Media Report Covid-19, approfondimento realizzato da Diversity e dall’Osservatorio di Pavia su come i media italiani hanno raccontato le persone nel periodo di emergenza.