Touchpoint Days, alla ricerca dell’equilibrio fra emozioni e tecnologia
Oggi dalle 16.30 la terza giornata dell'iniziativa promossa da Oltre La Media Group. Questa sera spazio ai Touchpoint Awards, con la conduzione di Ale e Franz
Carlo Cavallone, Barbara Donadio, Andrea Guanci, Franco Nembrini, Paolo Pascolo, Matteo Pogliani e Matteo Veneziani ieri sono stati i protagonisti della seconda giornata dei Touchpoint Days, l’appuntamento organizzato da Oltre La Media Group per promuovere la cultura della comunicazione. Focus ancora una volta è stato l’Engagement, raccontato da una pluralità di punti di vista. Nel pomeriggio, condotto dall’editore Giampaolo Rossi e dal Direttore di Touchpoint Andrea Crocioni, gli ospiti hanno cercato di affrontare il tema rispondendo alla domanda “testa o cuore?”. Si arriva al target grazie alla tecnologia, o passando per le emozioni?
L’evento, organizzato con il supporto dell’agenzia Mai Tai, torna oggi alle ore 16.30 con nuovi ospiti e si potrà seguire sempre sulla pagina Facebook di Touchpoint. Alle 18.30 spazio ai Touchpoint Awards//Engagement, la serata di premiazione che nasce con l’intento di portare sul palco le eccellenze della comunicazione italiana. Alla conduzione Ale e Franz che ci accompagneranno nel percorso che porterà alla “incoronazione” del GrandAward, il massimo riconoscimento che verrà votato dal pubblico collegato online alla piattaforma dedicata all’evento. Chi fra i vincitori di categoria si aggiudicherà il trofeo disegnato dal Maestro Ugo Nespolo? A sfidarsi saranno i migliori progetti di comunicazione negli ambiti Pr, Digital, Live Communication, Experience Design, Branded Entertainment, Promo, Employer branding e Comunicazione Interna, Loyalty e Influencer Marketing.
Per informazioni: eventi@oltrelamediagroup.it.
Carlo Cavallone, Executive Creative Director Partner di 72andSunny
«L’uso dei dati è molto utile nell’utilizzo dei canali e serve a non spendere male risorse. Aiuta a chiudere il tuo angolo e a capire bene a chi vuoi parlare, quando vuoi parlare ed essere efficiente. Un appoggio che serve e per fortuna c’è. L’utilizzo dei dati però può portare anche all’infinita ripetizione di modelli e di idee creative. Per questo la loro interpretazione deve essere sempre fatta con il filtro dell’originalità e dell’istinto».
Paolo Pascolo, CEO de Imille
«Il cuore è più importante della testa in una prima fase, perché le persone sono spinte dalle emozioni. Una volta il marketing tradizionale sosteneva che spinto dalle emozioni potresti pensare all’acquisto di un prodotto o di un servizio. Oggi le persone possono fare anche delle altre cose, ad esempio andare sui loro social e condividere dei contenuti con amici e conoscenti. Questo amplifica gli sforzi che noi facciamo per emozionare le persone. Poi però interviene la testa e si inizia a valutare il prezzo e l’utilità della cosa che desideriamo acquistare. A questo punto entrano in atto altre dinamiche, molto più scientifiche che sono guidate dai dati. La parte della testa si incastra nella parte emozionale e scarica a terra quello che è il prodotto finale».
Andrea Guanci, Marketing Director MSC Crociere
«Quello che noi stiamo cercando di offrire non è un viaggio, una crociera, che è un prodotto molto affascinante, ma è proposto anche da altre realtà. Quello che noi intendiamo offrire è tempo di qualità, quello che passiamo a pensare a goderci il nostro tempo libero. Il nostro obiettivo è essere nella mente del consumatore al di là del momento del viaggio».
Barbara Donadio, lifestyle influencer
«Non ero così appassionata di social network. Per cui ho scelto di fare un master, poi ho seguito un’accademia che mi ha dato una rilevanza sul tema: oltre a farmi conoscere gli strumenti tecnici, mi ha fatto vedere anche il punto di vista dei brand».
Matteo Pogliani, Founder di ONIM e Partner di OpenBox
«Gli algoritmi oggi sono veramente condizionanti per il successo di un influencer. Per cui serve un’attività strategica. Ma ci sono elementi che rimangono essenziali: la competenza è decisiva, se si vuole fare l’influencer a lungo termine. I brand non mangiano di interazioni, per cui la capacità di spingere all’azione fa la differenza».
Franco Nembrini, saggista, scrittore e pedagogista
«Se si parla a una persona si parla al cuore e alla testa contemporaneamente. È questa divisione la fonte degli equivoci in comunicazione. Se hai presente la persona intera invece diventa tutto più facile. Devi parlare alla testa e col cuore al cuore e alla testa di chi ti ascolta».
Matteo Veneziani, CIO e Change Leder di PwC Italy
«La nuova tecnologia deve portarsi dietro un cambiamento che riguarda le persone e non la tecnologia stessa. L’adozione delle nuove tecnologie passa attraverso delle azioni che non hanno molto a che fare con la tecnologia. C’è un tema di comunicazione, di formazione, ma anche l’attenzione di far percepire alle persone il perché dovrebbe cambiare il suo modo di operare».
Il programma di oggi
Ore 16.30 Apertura della seconda giornata dei Touchpoint Days
Ore 16.35 Roberto Liscia, Presidente Netcomm
Ore 16.50 Giancarlo Sampietro, General Manager di Kiwi
Ore 17.05 Renzo Arbore, showman
Ore 17.20 Lorenzo Cappannari, CEO e Business Developer di AnotheReality, e Massimiliano De Blasi, CRM Manager di Nissan
17.35 Davide Arduini, Presidente di Acqua Group, Giacomo Poretti, comico, attore e sceneggiatore
Ore 17.50 Valentina Parenti, CEO Valentina Communication e Co-Founder GammaDonna, e Cecilia Nostro Co-Founder di FriendZ
Ore 18.05 Andréa Stillacci, Presidente e Fondatore Herezie Group – Parigi
Ore 18.20 Conclusioni dei Days
Ore 18.30 Al via la prima edizione dei Touchpoint Awards//Engagement, conducono Ale e Franz