21 B.E., dallo stadio all’Influencer Marketing

21 B.E. è un’agenzia di Influencer e Content Marketing verticale sul calcio che consente alle aziende di realizzare campagne di brand awareness, product placement e digital Pr sui canali social dei calciatori professionisti, con l’obiettivo di coinvolgerne attivamente le fan base. Davide Provenzi, CEO e Founder ci racconta come si evolve il mercato

Come è nata l’idea di fare Influencer Marketing specializzandosi sugli sportivi?

Nel 2016 iniziavo a sentir parlare sempre più spesso di questo fenomeno, anche se in settori diversi e quindi ho pensato che sarebbe potuta diventare un’opportunità per quei calciatori che, pur non essendo Top Player, avevano comunque un discreto seguito su Instagram, magari anche solo concentrato nella città o nella regione della squadra in cui giocavano. Così ho condiviso l’idea con il mio attuale socio Luca Cigarini, che all’epoca giocava nell’Atalanta e insieme abbiamo iniziato a verificarne la fattibilità tra i suoi colleghi. Una volta verificato che effettivamente ci fosse spazio, abbiamo deciso di iniziare la nostra avventura e, grazie soprattutto alla sua credibilità e reputazione nell’ambiente, siamo da subito riusciti a coinvolgere molti calciatori. Negli anni abbiamo poi strutturato l’agenzia arrivando, oggi, a poter garantire ai nostri clienti la copertura di tutta la filiera, dalla consulenza sulla scelta del talent, allo studio creativo della campagna, alla realizzazione e delivery, fino alla reportistica finale; non abbiamo mai però voluto perdere il focus sul calcio e sullo sport, mondo che conosciamo ormai molto bene e nel quale, grazie ai miei soci Luca Cigarini ed Emiliano Viviano, abbiamo un network molto importante ed esteso.

Davide Provenzi

Chi sono i vostri Influencer?

I nostri Influencer sono per lo più calciatori di serie A o comunque atleti professionisti; nel nostro roster il calciatore con i numeri social più alti – e quello più richiesto dai brand – è il Papu Gomez, un vero e proprio talento in campo e fuori! Ma oltre a lui lavoriamo con altri sportivi affermati o emergenti. Un esempio su tutti è Pierluigi Gollini, portiere dell’Atalanta e della Nazionale; con lui stiamo lavorando a diversi progetti, come l’apertura di Gollorius Room, il suo canale Twitch al quale collaboreremo per creare un palinsesto ricco e interessante anche quando Gollini non potrà esserne protagonista a causa dei fitti impegni da calciatore. Negli ultimi mesi stiamo anche lavorando a progetti con profili che, pur non essendo sportivi, fanno parte di questo mondo. Possiamo per esempio parlare di Linda Raff, moglie di Papu Gomez ma soprattutto mamma, architetto e imprenditrice di successo, con la quale proprio in questi giorni stiamo portando avanti la campagna “impatto -1” di Ferrarelle. Ultimo asset – in termini di tempo – sui cui abbiamo investito è Cronache di Spogliatoio, un media digitale che parla di calcio in chiave tecnica ed emozionale, diversificando la tipologia di contenuti per ogni canale su cui è presente. La mission di Giulio e Stefano, i due Founder, è sempre stata quella di unire due mondi vicini ma lontani, cioè il calcio professionistico e quello dilettantistico, provando a portare cultura e contenuti di qualità in un mondo, quello dei social, in cui spesso purtroppo questi aspetti vengono dimenticati. Oggi, dopo poco più di un anno di lavoro molto intenso, anche i numeri iniziano a darci ragione: abbiamo infatti da poco superato i 100.000 iscritti su YouTube, che si aggiungono ai quasi 700.000 follower di Instagram con un engagement rate medio del 15% e alle 5.000.000 di page views del sito internet, in attesa di sbarcare su Twitch con un progetto dedicato.

 

A parte le aziende strettamente collegate al mondo dello sport, quali sono i settori più interessati a utilizzare per le proprie campagne di IM personaggi sportivi?

Per la verità noi lavoriamo molto di più con aziende che non sono strettamente correlate allo sport; una delle fasi più importanti del nostro lavoro di consulenza ai brand sta proprio nel consigliare loro profili con cui condividono valori e passioni. Conosciamo bene gli atleti con cui collaboriamo e sappiamo quindi chi può essere un appassionato di cucina, chi di videogiochi, chi ama gli animali e così via. In questo modo possiamo rispondere tempestivamente alle richieste che ci arrivano dalle aziende e, soprattutto, possiamo presentarci da loro in modo proattivo con progetti già strutturati, pronti da realizzare.

 

Seguite anche personaggi legati agli e-sport?

Stiamo guardando questo mondo con interesse e curiosità e in questo senso stiamo iniziando a realizzare progetti che comunque rimangano attinenti al nostro DNA. L’esempio del canale di Twitch di Gollini calza a pennello, ma oltre a questo lo scorso anno ci siamo occupati della selezione e della gestione dei 2 Pro Players che hanno giocato il Besport – il campionato di calcio di Serie B virtuale – con la maglia del Pisa Sporting Club, squadra di cui la nostra agenzia gestisce tutte le attività di comunicazione e marketing. Pur essendo la nostra prima esperienza, direi che è andata molto bene dato che abbiamo vinto il campionato.

 

Nel complesso, come si sta evolvendo il mondo dell’Influencer Marketing?

Su questo argomento ci si potrebbe scrivere un libro … io penso che, con il dominio dei “nuovi media” sulle nuove generazioni di ragazzi, gli Influencer avranno sempre più un ruolo centrale nel veicolare messaggi, non solo commerciali, ma di qualsiasi natura. Nell’epoca della democrazia digitale, in cui tutti possono dire e fare ciò che vogliono in rete, la vera sfida dei media e, perché no, degli Influencer stessi, sarà quella di proporre contenuti etici, educativi e formativi, sforzandosi di farlo anche nelle collaborazioni commerciali.

Già oggi, comunque, le piattaforme social si stanno muovendo per premiare i contenuti di qualità, arginare il problema delle fake news (vedi il caso Trump di questi giorni) e penalizzare i profili che acquistano od ottengono follower attraverso scorciatoie. Anche per le aziende oggi è più semplice valutare la natura e l’efficienza degli Influencer, grazie ai sempre più precisi software a loro disposizione.

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