Mediaset, ricavi pubblicitari a +4,7% nel terzo trimestre. Prosegue il piano di consolidamento europeo
I ricavi netti dei nove mesi calano a 1.722,8 milioni. Ascolti Tv in crescita
“Grazie al tempestivo lavoro messo in atto sui costi, alla crescita degli ascolti televisivi e ai forti ricavi delle concessionarie pubblicitarie, Mediaset chiude un terzo trimestre molto positivo con un Risultato netto di 29,4 milioni di euro”.
Così spiega la nota inviata ieri dalla società guidata dall’AD Pier Silvio Berlusconi a commento dei risultati consolidati al 30 settembre 2020, approvati all’unanimità dal Consiglio di amministrazione il 10 novembre e sottoposti agli analisti ieri.
I Ricavi netti di Gruppo nei nove mesi ammontano a 1.722,8 milioni di euro rispetto ai 2.030,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2019. In Italia, i ricavi si attestano a 1.176,2 milioni di euro a fronte dei 1.371,9 milioni di euro dell’anno precedente ma si segnala il contributo positivo del terzo trimestre che mostra ricavi per 384,8 milioni di euro con un aumento del +4,1% rispetto al pari periodo 2019. In Spagna sono stati registrati nei nove mesi ricavi per 546,6 milioni di euro rispetto ai 660,7 milioni di euro del 2019.
Nel terzo trimestre, nonostante il calo in atto in tutto il settore media, i Ricavi pubblicitari lordi consolidati registrano una crescita dell’1,6% rispetto al pari periodo 2019. Nei nove mesi, in Spagna il dato segna 488,3 milioni di euro, rispetto ai 644,0 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente. In Italia i ricavi pubblicitari lordi sono stati pari a 1.107,7 milioni di euro rispetto ai 1.332,4 milioni di euro del 2019: ottimo il terzo trimestre, con ricavi pubblicitari in crescita a 363,4 milioni di euro (+4,7%).
I Costi operativi complessivi di Gruppo (costi del personale, altri costi operativi, ammortamenti e svalutazioni) sono stati compressi a 1.635,2 milioni di euro (-11,2% sul pari periodo 2019). In Spagna sono pari a 413,8 milioni di euro rispetto ai 470,5 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. In Italia, dato in riduzione a 1.222,0 milioni di euro, rispetto ai 1.371,7 milioni di euro del 2019.
L’Ebit di Gruppo, pur con l’attesa riduzione rispetto ai 188,6 milioni di euro del 2019, è risultato comunque positivo per 87,6 milioni di euro. In Italia, Ebit pari a -45,8 milioni di euro rispetto ai +0,2 milioni di euro dei nove mesi del 2019. In Spagna l’Ebit si è attestato a 132,9 milioni di euro rispetto ai 190,2 milioni di euro dello stesso periodo 2019. Il Risultato netto di Gruppo è stato ancora positivo per 10,5 milioni di euro rispetto ai 92,1 milioni di euro dell’esercizio precedente, con il dato del terzo trimestre in controtendenza.
L’Indebitamento finanziario netto consolidato è calato a 1.173,3 milioni di euro rispetto al dato di inizio anno (1.348,3 milioni di euro). La Generazione di cassa caratteristica (Free cash flow) è decisamente considerevole nonostante l’impatto dell’emergenza Covid-19: 236,0 milioni di euro rispetto ai 243,4 milioni dei primi nove mesi 2019 (dato che ha generato un miglioramento di 196,3 milioni di euro della posizione finanziaria negli ultimi 12 mesi). Nel periodo sono stati sostenuti investimenti per 72,9 milioni di euro per l’incremento della partecipazione in ProsiebenSat.1.
Sul fronte degli ascolti, anche nei primi nove mesi 2020 il mezzo televisivo free ha confermato il suo profondo radicamento nelle abitudini dei cittadini. Lo dimostra la sensibile crescita del consumo Tv registrata sia in Italia sia in Spagna, Paesi in cui le reti del Gruppo hanno rafforzato la netta leadership sul target commerciale in tutte le fasce orarie.
In Italia, Mediaset ha ottenuto il 34,2% di share nelle 24 ore e il 36,1% in prime time (+1,5%) sul target commerciale con una crescita d’ascolto superiore a quella di tutte le altre aziende concorrenti. Da segnalare in particolare il primo posto di Canale 5 e il terzo posto di Italia 1 in tutte le fasce orarie sul target 15-64 anni.
In Spagna le reti del Gruppo sono leader con una share del 29,6% nelle 24 ore sul target commerciale e Telecinco è prima rete spagnola con il 14,5% nelle 24 ore sul pubblico totale.
Evoluzione prevedibile della gestione
Nella prima parte del quarto trimestre in atto, la raccolta pubblicitaria del Gruppo in Italia ha fatto segnare un miglioramento, recuperando ulteriormente il calo registrato nei primi nove mesi. Alla fine del mese di ottobre, la progressiva ripresa della curva dei contagi nei principali Paesi europei ha reso necessaria l’adozione di nuove misure di contenimento da parte delle autorità governative.
In Italia si è scelto di adottare, fino all’inizio di dicembre, un approccio regionale e progressivo in funzione di parametri definiti e delle diverse situazioni contingenti, con l’obiettivo di minimizzare gli impatti economici e sociali.
Questo scenario incerto e in continua evoluzione non ha per il momento avuto particolari ripercussioni sul mercato pubblicitario in Italia. Rimane invece bassa la visibilità sulla rimanente parte dell’anno, caratterizzata in condizioni normali da alta stagionalità della domanda (“Black Friday” e festività natalizie).
In tale contesto il Gruppo continuerà a operare applicando e adattando i propri protocolli di sicurezza al fine di garantire la continuità operativa e gestionale di tutte le proprie aree di attività, nonché il perseguimento dei propri obiettivi economici e la massimizzazione della generazione di cassa.
Sulla base di tali evidenze, e considerata la capacità del gruppo di adattarsi prontamente con flessibilità sul lato dei costi a eventuali ulteriori rallentamenti del mercato pubblicitario, si ritiene che l’andamento della gestione nel corso del quarto trimestre possa contribuire al raggiungimento di un Risultato operativo e netto consolidato positivo su base annua.
Il CFO del Gruppo, Mario Giordani, ha commentato ieri i risultati alla presentazione con gli analisti definendo “eccezionale” la performance in Borsa, mentre sull’espansione in Europa ha dichiarato: «La nostra visione è sempre la stessa, ma non abbiamo aggiornamenti e quando li avremo li comunicheremo al mercato. Crediamo sempre nel progetto di un consolidamento europeo.
Ora siamo focalizzati sul breve termine, sui risultati, sul medio-lungo termine restiamo convinti della strategia».