Le start up si sfidano al Premio Nazionale per l’Innovazione 2020
PNI 2020 si articolerà su 2 giornate, trasformandosi in una vera e propria fiera digitale dell’innovazione nella prima. Si parte il 30 di novembre
Sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di innovazione e promuovere lo sviluppo economico italiano, diffondere la cultura d’impresa in ambito accademico e favorire il rapporto tra ricercatori, aziende e finanza. Sono queste le finalità del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più importante competizione per startup d’Italia, che si presenta nell’edizione 2020 in una nuova veste digitale, all’insegna della sicurezza e della massima visibilità per i protagonisti. Promosso dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari – PNICube e organizzato quest’anno in collaborazione con l’Università di Bologna e Almacube (incubatore di Ateneo e di Confindustria Emilia Area Centro), grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio di Bologna, con la main sponsorship del Gruppo Iren, il PNI si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione delle startup provenienti dalla ricerca accademica italiana: vi accedono i progetti innovativi – quest’anno 65 – che hanno superato la selezione delle Start Cup, business plan competition regionali collegate alle Università e agli Enti di Ricerca associati a PNICube. Un mondo, quello accademico e della ricerca universitaria, in grado di dare vita a più del 20% delle oltre 11.500 startup innovative iscritte nel registro imprese del Mise.
PNI 2020 si articolerà su 2 giornate, trasformandosi in una vera e propria fiera digitale dell’innovazione nella prima, il 30 novembre (dalle 10 alle 17:30). Nell’area virtuale Innovation Expo, infatti, aziende, investitori e “open innovator” potranno accedere agli stand dei migliori progetti d’impresa hi-tech italiani, con i quali sarà poi possibile approfondire opportunità di business, nel pomeriggio, iscrivendosi alla sessione di Business Match. Il 4 dicembre (9:30-13:30), invece, andrà in scena – in streaming – la sfida finale e la cerimonia di premiazione dei migliori gruppi. Entrambe le giornate sono aperte al pubblico attraverso la piattaforma ibrida.io, previa registrazione su Eventbrite.
Il montepremi complessivo è di quasi 1,5 milioni di euro: circa 500.000 euro in denaro e 1 milione in servizi, offerti dagli Atenei e dagli incubatori soci di PNICube lungo tutto il percorso che dalle competition regionali porta alla sfida finale. I 65 progetti finalisti si disputeranno 4 premi settoriali di 25.000 euro ciascuno – IREN Cleantech&Energy, ICT, Industrial e Life Sciences – e gareggeranno per il titolo di vincitore assoluto del PNI 2020, che garantirà all’istituzione accademica di provenienza la Coppa Campioni PNI. Si assegneranno inoltre Premi speciali (Premio G-Factor, Premio Intesa Sanpaolo Innovation Center, Premio LIFTT Innovation Contest, Premio Mito Technology “PoC of the Year di Progress Tech Transfer”, Premio Unicredit Start Lab) e la Menzione Speciale “Social Innovation”, sponsorizzata da ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano.
«Organizzare la diciottesima edizione del PNI in un momento così delicato è un onore, ma anche una grande responsabilità – ha commentato il Presidente PNICube Alessandro Grandi nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi -. Ricerca e innovazione sono condizione necessaria per superare l’emergenza e alla base della ripartenza del Paese. Il PNI presenta i migliori progetti di impresa basati sui risultati della ricerca: progetti di elevato profilo scientifico e tecnologico, con un grande potenziale di innovazione, e quindi di cambiamento, per il sistema produttivo e per la Società, come è necessario in fasi di crisi e di emergenza. Le difficoltà che hanno caratterizzato il 2020 non hanno frenato la comunità degli imprenditori accademici. E il PNI 2020 a Bologna non sarebbe stato possibile senza il grande lavoro e il sostegno continuo degli Associati PNICube, degli organizzatori delle Start Cup regionali e dei partner e sponsor dell’evento. A tutti loro va il mio ringraziamento, ma soprattutto agli startupper, che hanno risposto con progetti di impresa incredibilmente interessanti e innovativi».
«Ospitare a Bologna il PNI, in un momento difficile come questo, è motivo di grande orgoglio e soddisfazione – ha ribadito il Rettore Francesco Ubertini – Il nostro Ateneo non ha mai smesso di credere nell’importanza dei progetti sull’imprenditorialità e della terza missione: l’Alma Mater ha continuato a mettere in campo azioni per lo sviluppo di nuove imprese ad alto potenziale innovativo, in tutta la filiera dell’imprenditorialità, e a promuovere il trasferimento tecnologico e la creazione di impresa in tutti gli ambiti del sapere. È molto importante che i progetti di ricerca anticipino il futuro e abbiano sempre più impatto nella vita economica e sociale e, grazie al PNI, potremo vedere i frutti nati dai migliori progetti delle Università italiane».
«L’idea innovativa va sostenuta affinché divenga attività di impresa e crei occupazione e sviluppo: vogliamo supportare e affiancare le startup affinché possano contribuire alla crescita delle economie locali e del Paese. Come Intesa Sanpaolo seguiamo i loro progetti integrando la tradizionale valutazione creditizia con la valorizzazione degli aspetti intangibili e del know-how, cosicché non risentano della mancanza di storicità economico-finanziaria – sottolinea Cristina Balbo, Direttrice regionale Intesa Sanpaolo -. Innovazione, ricerca e sviluppo sono fattori competitivi in grado di determinare il successo delle nostre imprese, di ogni dimensione. Il nostro Gruppo, anche attraverso l’Innovation Center di Torino e gli specialisti di innovazione che operano sul territorio, è impegnato in un’articolata serie di iniziative a sostegno di tali processi: dai percorsi di accelerazione per startup ai servizi di open innovation per le imprese, dagli Industry Trend Report ai plafond dedicati ad ESG e Circular Economy».