Spencer & Lewis punta sulle competenze verticali con SallyLee. Nel 2020 fatturato a +40%
Il Presidente Giorgio Giordani e il CEO Massimo Romano presentano lo spin-off digitale del Gruppo
Risorse professionali di alto profilo e investimenti sull’infrastruttura tecnologica: sono questi i due asset di sviluppo che guidano la strategia di Spencer & Lewis. La Creative PR House, con sede a Roma e a Milano, ha vissuto questo complesso 2020 come un vero e proprio anno di svolta.
A raccontarlo in anteprima a Touchpoint sono il Presidente Giorgio Giordani e il CEO Massimo Romano, artefici negli undici anni di presenza della sigla in Italia di quello che potremmo definire un lucido progetto imprenditoriale all’interno della industry della comunicazione italiana.
L’agenzia, associata a PR HUB di UNA (Aziende della Comunicazione Unite) e a UNINDUSTRIA, nonostante il costante trend di crescita non ha smesso di rimodellarsi per rispondere al meglio alle esigenze di un mercato estremamente dinamico e sfidante.
Così, dopo il recente lancio di Barnum Partners, realtà specializzata in management consulting, Spencer & Lewis presenta SallyLee (www.sallylee.it), agenzia con cui punta a perfezionare l’offerta digitale grazie a un gruppo strutturato di professionisti del settore.
«Stiamo portando avanti con decisione il nostro piano industriale – racconta Giordani -. SallyLee eredita l’esperienza della unit digitale di Spencer & Lewis, aggiungendo tutta una serie di competenze più tecniche che ne fanno un vero e proprio hub verticale per la gestione dei servizi a supporto di brand e imprese nel percorso di trasformazione digitale».
Aggiunge Romano: «Con la nascita di SallyLee confermiamo la nostra volontà di dar vita a un gruppo indipendente in grado di offrire servizi a 360°, contando sulle nostre forze e sulla nostra capacità di coinvolgere i migliori talenti disponibili sul mercato. Nel nostro settore crediamo che per poter offrire un servizio davvero completo servano delle competenze verticali. Sono gli stessi clienti a chiedercelo. In questo piano il ruolo delle PR è centrale, perché siamo convinti che sia la disciplina in grado di governare i contenuti e di impostare la strategia».
Il nome della nuova sigla vuole essere un tributo alla pubblicitaria Sally Lee, vissuta nella Chicago degli anni ‘30. Il suo spirito d’innovazione e l’anticonformismo sono la leva ispiratrice della neonata agenzia, in cui confluisce il ramo aziendale di Spencer & Lewis specializzato in Digital PR, per offrire sul mercato servizi ad alta specializzazione: dalla Digital Governance alla Media Intelligence, dall’Influencer management alla Digital Sales Integration.
A guidare il brand SallyLee saranno Enrico Nunnari, con il ruolo di Managing Partner, e Sarah Colautti, già Digital Director in Spencer & Lewis, che assume il ruolo di Executive Senior Partner.
Enrico Nunnari ha maturato esperienza nello sviluppo della Unit native advertising e influencer marketing in BizUp; in Alkemy ha contribuito allo sviluppo del business per la trasformazione digitale e più recentemente ha ricoperto il ruolo di Head of Sales in BlazeMedia.
Sarah Colautti, dopo un’esperienza in Germania come Responsabile Social Media & Web Content Editor per la Visual Meta GmbH di Berlino, è tornata in Italia perfezionando le sue capacità e ricoprendo i ruoli di Social Media Manager e Digital Strategist. In Spencer & Lewis era Digital Director della Business Unit digitale.
«Si conferma la grande capacità del nostro gruppo di attrarre talenti – prosegue Giordani -. Le persone sono al centro del nostro progetto, non è un caso che abbiamo scelto di definire il nostro approccio “Human+”. Il capitale umano è quello che fa veramente la differenza, soprattutto in uno scenario difficile come quello in cui ci stiamo muovendo».
Integrazione e omnicanalità sono invece le parole chiave che oggi indicano la direzione a chi offre servizi di comunicazione. «SallyLee risponde proprio a questa esigenza – sottolinea Romano -. L’agenzia opera in cinque aree: digital hub, data, advertising e content. La quinta area è rappresentata da un nuovo servizio digitale di sales integration messo a punto per incrementare gli acquisti online».
Precisa Giordani: «Oggi è fondamentale la governance dei canali di vendita. Aprire un e-commerce non basta, bisogna integrarlo nelle proprie strategie di comunicazione, lavorando principalmente sul ROI. Siamo partiti proponendo verticalmente questo servizio in due settori: food e accessori fashion. Per noi questa è una back door per ampliare le collaborazioni con i brand, promuovendo poi anche gli altri servizi».
La logica è quella di un Gruppo con una unica governance, all’interno del quale operano diverse etichette fortemente specializzate, ma già organizzate per lavorare in sinergia.
«Nel 2021 siamo pronti a lanciare un ulteriore brand focalizzato sulla creatività», chiarisce Giordani. «Spencer & Lewis resterà il marchio focalizzato sulle PR – afferma Romano – In questo percorso, mi fa piacere dirlo, c’è una forte responsabilizzazione delle persone che lavorano con noi».
Intanto, la “famiglia” Spencer & Lewis ha da poco inaugurato i nuovi uffici romani: «Siamo in zona Gazometro, un vero e proprio distretto della comunicazione e della creatività nella capitale. Si tratta di un ufficio senza postazioni fisse – per noi lo smart working era la prassi anche prima del Covid – con ampi spazi che garantiscono il distanziamento», racconta il CEO di Spencer & Lewis. Per il prossimo anno gli obiettivi sono ambiziosi: «Puntiamo a mettere a segno una crescita fra il 30 e il 35%. Chiuderemo anche il 2020 con un segno positivo, intorno al +40%, un risultato che vale ancora di più se si guarda al contesto in cui è maturato. È il segno evidente che il nostro modello è apprezzato dal mercato. L’obiettivo, da qui al 2023, è quello di raggiungere un fatturato superiore ai 5 milioni di euro e di affermarci come un punto di riferimento fra i gruppi indipendenti italiani», conclude Giordani.