Speciale Il Ritorno del Pubblivoro – Ciao Nick
Finché la scienza non ci stupirà con nuove scoperte l’unico modo per poter essere immortali è proseguire oltre la vita terrena nella memoria delle persone attraverso il racconto. Nick Kamen, recentemente scomparso, rimarrà in questo senso immortale non tanto grazie alla carriera – più che dignitosa – come cantautore ma alla sua interpretazione come protagonista dello spot iconico della Levi’s del 1985.
In quegli anni Levi’s era sinonimo di Jeans e i “501” erano ambiti da tutti i ragazzi. L’azienda sfornava spot che diventavano dei riferimenti nei dialoghi dei giovani, come le battute di Drive in.
In seguito sarebbero arrivati altri spot iconici come Boombastic di Shaggy o quello che vedeva protagonista un Brad Pitt che usciva dal carcere.
In questa epopea “Levissiana” in cui non c’era gara con altri competitors lo spot più memorabile è proprio quello che vede protagonista Nick Kamen.
È perfetto per l’epoca. A partire dalla musica di Marvin Gaye fino alla scelta dell’ambientazione Anni ‘50. Non fu un caso che poi nella carriera musicale spesso Kamen fu associato come presenza fisica al grande Elvis.
Ma la carta vincente fu il concept. Il protagonista si reca in una lavanderia a gettoni per lavare gli abiti che indossa. Si spoglia con una naturalezza e nonchalance unica tra lo sguardo sorridente di alcune ragazze e l’indifferenza dei più. La scelta dell’indifferenza diffusa è vincente, infatti mette ancora più in evidenza la straordinarietà dell’evento.
Per quegli anni, poi, l’idea di far spogliare e far diventare oggetto il maschio è rivoluzionaria. Ben oltre dieci anni dopo arriveranno gli American Dream Men e il film Full Monty. Un concept geniale girato molto bene con grande attenzione agli sguardi delle persone, ottimamente interpretato da Kamen. Si dice che quello spot abbia contribuito a far entrare Nick nel radar di Madonna, che produsse il suo primo disco. Non so se sia vero. Ma una certezza è che, grazie a quel racconto, Nick Kamen rimarrà sempre quel ragazzo che con grande sicurezza si tolse gli abiti per gettarli in una lavatrice a gettoni. Superando così la propria mortalità.