Il nuovo corso di Leagas Delaney nell’era “Post digital”
Ricavi netti in crescita del 5% nel 2021 con nuovi clienti e tre gare appena vinte
“New is Now”: si è aperta con queste parole la conferenza stampa con cui Leagas Delaney Italia venerdì scorso ha voluto raccontare la propria evoluzione, con un percorso che ha preso il via nel 2019 e che durante la pandemia non si è arrestato. «Abbiamo affrontato un profondo cambiamento – ha esordito Alessandro Paul Scarinci, CEO dell’agenzia – che ha riguardato persone, visione e processi di lavoro».
Partendo proprio dalle persone, nel 2019 è entrato come socio e consigliere di amministrazione Filippo Mutani, con il ruolo di Chief Strategy Officer, mentre la direzione creativa è stata affidata a Cinzia Pallaoro e Fabio Pedroni.
“Redefining desire to provoke action” è il nuovo posizionamento: «Significa ridefinire nuovi modelli di consumo, nuove aspettative, sperimentare nuovi linguaggi – ha sottolineato Scarinci -. È il punto di partenza dell’epoca che stiamo vivendo, che possiamo definire “Post Digitale”. È un’era in cui il digitale non è solo più un canale ma un nuovo consumer mindset, che ridefinisce costantemente le aspettative dei consumatori a livello globale».
La comprensione di queste trasformazioni è il primo step della metodologia di lavoro di Leagas Delaney. «Per prima cosa occorre capire com’è cambiato un determinato settore, quindi fare un vero e proprio studio culturale – ha evidenziato Mutani -: sia che parliamo di cibo, di salute e benessere, di sostenibilità, in qualsiasi ambito dobbiamo analizzare il contesto e poi scoprire qual è il “talent” della marca in questione per poi trovare l’insight trasformativo che rimette la marca in moto. A questo punto si va a definire il funnel e per noi il suo punto centrale è il branding: la costruzione del brand è per noi fondamentale ed è questo che ci distingue da altre tipologie di agenzie. Lavoriamo per obiettivi e non per canali».
Il modello proposto dall’agenzia è pratico ed è già stato utilizzato in diverse case history, alcune delle quali per clienti non più in portfolio come Unicredit, Porsche e Burger King, altre per clienti consolidati o conquistati da poco.
Tra questi, la multiutility Iren, cliente di Leagas dal 2019 e ING Direct che tornava a comunicare dopo due anni. Ma anche Bonduelle, per il quale dal 2016 l’agenzia ha curato due diversi riposizionamenti per seguire le tendenze di un comparto che sta affrontando cambiamenti rapidi.
Per Keglevich, nel 2020 Leagas ha firmato una campagna digital per venire incontro alle nuove modalità di socializzazione. E, tra le ultime acquisizioni dell’agenzia, Clementoni: la campagna in partenza con 13 diversi soggetti vede infatti al centro la ridefinizione dei ruoli tra genitori e bambini.
Eurosita, Duyu, Trelleborg, Menarini, Limoncè sono solo alcuni dei clienti recentemente entrati in portfolio, a cui se ne sono appena aggiunti tre, a seguito di altrettante gare vinte, che saranno annunciati a breve.
«I ricavi netti di Leagas Delaney sono cresciuti del 7% nel 2020 rispetto al 2019 e per quest’anno prevediamo di chiudere a +5%», ha concluso Scarinci.