Le “Storie di Risorgimento Digitale” da domani arrivano su RaiPlay

Da domani su RaiPlay sarà disponibile “Storie di Risorgimento Digitale“, una serie tv con otto descrizioni delle esperienze di persone e strutture pubbliche e private che durante la pandemia Covid-19 si sono servite della Rete e del digitale per superare, o ridimensionare, difficoltà dovute indirettamente al virus. Ognuno dei documentari dura 25 minuti.

I protagonisti raccontano come le nuove tecnologie hanno determinato vantaggi anche nei rispettivi ambienti e campi di azione. Il progetto nasce dalla collaborazione tra “Operazione Risorgimento Digitale” e RaiPlay.

‘Storie di Risorgimento Digitale’ è la partnership promossa da TIM e RaiPlay con la collaborazione di Rai Pubblicità per far aumentare tra quanti abitano e lavorano in Italia le competenze digitali, e si rivolge a imprese, istituzioni, enti privati senza scopo di lucro, soggetti impegnati in attività civiche con finalità sociali e solidarietà verso categorie meritevoli di particolare tutela.

Per realizzare la docuserie è stata compiuta dall’aprile scorso una ricerca di storie emblematiche nel “Risorgimento digitale”. Le risposte che hanno contribuito alla scelta sono arrivate da centinaia di studenti, docenti, medici, artigiani, commercianti, accomunati dall’aver compreso che la transizione tecnologica in corso può generare benefici in numerosi ambiti. Un comitato editoriale ha selezionato poi, tra le proposte arrivate e le esperienze conosciute durante la ricerca, le otto storie presentate da Riccardo Luna, giornalista e ideatore del progetto.

 

Si parte da una scuola di frontiera di Castel Volturno, provincia di Caserta, nella quale la didattica a distanza, DAD, ha prodotto dei risultati eccezionali, per proseguire con Cristian Fracassi, ingegnere bresciano che nel pieno dell’emergenza pandemica ha riprodotto attraverso la stampa 3D le valvole usate nei respiratori medici per i malati Covid-19.

La serie mette al corrente anche della trasformazione digitale che ha coinvolto le botteghe di Roma, grazie all’intraprendenza di due giovani laureati in economia, Matteo Proietti e Jacopo Gambuti, ideatori di Daje Shop, il primo servizio di commercio elettronico di quartiere. L’intuizione di quattro studenti liceali milanesi ha fatto nascere ‘PC4U’, iniziativa no-profit finalizzata a raccogliere computer e altri dispositivi utili alla DAD, affinché siano forniti gratuitamente a studenti privi dei mezzi per acquistarli.

La Galleria degli Uffizi è un altro dei protagonisti: per ridurre le barriere che possono frenare la conoscenza e l’apprezzamento dell’arte nella società, la squadra guidata da Eike Schmidt ha elaborato nuove modalità per fruire di opere utilizzando i social network.

Il pubblico viene informato su NIBOL, un’app creata da Riccardo Suardi che individua bar, centri di coworking e altri luoghi adatti a funzionare da temporanea postazione di lavoro perché accoglienti e dotati di buona connessione wi-fi. Boosta, fondatore dei Subsonica, ha elaborato nuove forme di espressioni musicali organizzando concerti sui social network mentre gli italiani erano tenuti a uscire il meno possibile da casa.

Tra le storie descritte anche quelle di Licia Fertz: suo nipote Emanuele le ha aperto un profilo Instagram e da allora lei è diventata Nonna Licia, l’influencer più anziana d’Italia.

“Storie di Risorgimento Digitale” è stata scritta da Riccardo Luna insieme a Giovanni Amico, Valeria Anci e Gianpaolo Colletti. La regia è di Simone Valentini.

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