Compie mezzo secolo Smiley, l’iconica immagine di positività
Intervista a Nicolas Loufrani, CEO di The Smiley Company
Fondata nel 1972 da Franklin Loufrani e oggi guidata da suo figlio Nicolas, The Smiley Company compie 50 anni e si prepara a celebrare l’appuntamento attraverso numerose iniziative. Oggi è infatti una delle TOP150 licensing companies al mondo e l’iconico Smiley è un marchio registrato in oltre 100 Paesi. Ne abbiamo parlato proprio con Nicolas Loufrani, CEO di The Smiley Company.
Come è nata l’icona Smiley? E con quali obiettivi è nata l’azienda inizialmente?
L’azienda nasce 50 anni fa da un’iniziativa che mio padre Franklin aveva intrapreso come giornalista per France Soir. Voleva diffondere buone notizie e positività sul giornale. L’ha poi trasformata in una licensing company con l’intenzione di portare felicità attraverso campagne di marketing e prodotti. Quando sono entrato a far parte della società nel 1997, ho sviluppato le emoticon, le faccine degli SMS che ora vengono utilizzate ogni giorno da tutti.
Oggi lo smiley è diffuso in diverse categorie merceologiche: quali sono quelle più interessante al licensing del brand?
Le licenze del marchio possono davvero riguardare la maggior parte delle categorie di prodotti o di servizi. A volte non immagineresti nemmeno che un prodotto che acquisti da un grande marchio sia realizzato su licenza. Per Smiley le grandi categorie sono legate al lifestyle, con moda, scarpe, accessori, bellezza, tech e casa. Ma siamo anche molto coinvolti nel cibo, nelle attività promozionali, negli eventi e nell’editoria di libri.
Da chi è rappresentato oggi il vostro target di riferimento?
Li chiamiamo i nuovi ottimisti. Dalla Generazione Z ai Baby Boomer, attivisti positivi che non hanno paura di difendere ciò in cui credono e diffondono ottimismo. Credono in un domani migliore e sorridono alla vita e alle persone che li circondano per rendere migliori le nostre comunità. Anche questi sono consumatori in linea con i nostri valori di inclusione e diversità, che da sempre portiamo avanti nella nostra comunicazione.
Come la tecnologia e in particolare l’avvento di internet prima e dei social poi hanno cambiato la vostra azienda?
Quando ho rilanciato Smiley intorno al 1997, era una Intellectual Property morta. Anche io l’ho trovata poco cool, non in linea con lo spirito del tempo; e senza un problema personale con il socio nell’altra mia attività non avrei mai accettato l’offerta di mio padre di lavorarci. Era l’inizio dell’era di Internet e tutto ciò che riguardava il web era moderno, giovane e cool. Creando le prime emoticon grafiche ho casualmente modernizzato Smiley e l’ho reinserita nella cultura pop.
Sul mercato italiano quali sono le vostre attività principali?
Lavoriamo con grandi marchi italiani, ovviamente tutti penseranno a Moschino, che usa Smiley dai tempi di Franco Moschino ed è associato ai nostri valori allegri e colorati. Ma stiamo lavorando con tanti altri marchi: ad esempio per il nostro 50° anniversario stiamo collaborando con Armani Exchange, Dsquared, Moleskine, Montegrappa, Philosophy, Seletti e tanti altri. Tutti i marchi e i rivenditori globali con cui collaboriamo sono presenti anche in Italia.
Quali sono i vostri obiettivi per il 2022?
Il nostro 50° anniversario è un traguardo molto importante per noi e stiamo pianificando un anno di attivazioni e collaborazioni con marchi molto speciali. Abbiamo trascorso gli ultimi 2 anni a lavorare su una straordinaria campagna per l’anniversario su una scala che nessun altro IP ha mai raggiunto, e questo è il risultato della nostra creatività e rete. Apriremo più di 80 negozi pop-up con i principali grandi magazzini al mondo, dove presenteremo collaborazioni con i marchi di 65 tra i principali design e marchi. Con prodotti da collezione unici basati sulle opere d’arte create da André Saraiva. Lanceremo con lui un manifesto globale di street art per la positività nel cuore di 10 città globali, stiamo pianificando importanti attivazioni in occasione della Giornata Mondiale della Felicità e lavoreremo con uno dei più grandi musicisti al mondo per diffondere il nostro messaggio.