Spencer & Lewis, nel 2021 fatturato a +80%. Con Experiency si apre il piano di acquisizioni

Intervista a Giorgio Giordani e Massimo Romano, Presidente e CEO del Gruppo, e al Chief Growth Officer Geo Ceccarelli

Integrazione, omnicanalità, investimenti in innovazione tecnologica e grande capacità di attirare talenti: su questi asset si fonda il successo di Spencer & Lewis. L’agenzia associata a PR Hub di UNA – Aziende della Comunicazione Unite ha avviato un percorso di crescita che nell’ultimo biennio ha avuto un’ulteriore accelerazione sulle ali di un piano industriale orientato allo sviluppo delle competenze e del capitale umano, come dimostra il recente ingresso nella struttura di Geo Ceccarelli in qualità di Chief Growth Officer. 

Massimo Romano e Giorgio Giordani

Che anno è stato il 2021? 

Giorgio Giordani: Il 2021 ha rappresentato un ulteriore passo in avanti nello sviluppo del piano industriale che abbiamo messo a terra due anni fa. È stato un anno di consolidamento e di crescita. Seppur in un periodo di crisi globale, gli investimenti nell’integrazione dei servizi e nel capitale umano ci hanno permesso di rispondere al meglio alle esigenze dei nostri clienti, creando un modello organizzativo in grado di garantire sinergia tra digitale, creatività e pubbliche relazioni. Questo modello ci ha premiato, portando un aumento del fatturato dell’80% rispetto al 2020, la crescita in termini di risorse altamente specializzate e l’investimento in figure chiave, come l’Happiness Manager, che potrebbero sembrare superflue, ma che di fatto sono risultate centrali nello sviluppo dell’agenzia e nel sostenere la crescita.

 

A proposito del piano industriale come procede la road map?

G.G.: Molto meglio del previsto. Chiaramente, siamo riusciti a salire solo i primi gradini di una scalinata ancora lunga da percorrere, ma siamo assolutamente in linea con i tempi che ci eravamo imposti. A guidare questo percorso sono state tre direttrici: le persone e il capitale umano, la felicità aziendale come asset programmatico e, non ultima, la costruzione di un modello organizzativo capace di coniugare performance sui clienti e soddisfazione del team. Un progetto in cui abbiamo creduto sin dall’inizio, fatto di investimenti, in persone e tecnologia, e di una profonda ristrutturazione aziendale che fosse in grado di sostenere la crescita attesa. Inoltre, abbiamo fatto un grande passo in avanti nell’integrazione dei servizi per un’offerta completa e, soprattutto, competitiva. 

 

Guardando più nel breve termine: quali sono gli obiettivi per il 2022?

Massimo Romano: Il 2022 continuerà a seguire il nostro piano industriale con investimento sulle risorse, creazione di un ambiente di lavoro virtuoso e nuove acquisizioni. Oltre a questo, svilupperemo tre nuovi asset. Il primo è già iniziato nel 2021 con la partnership con SostenabItaly, una società benefit che opera nel settore della sostenibilità, che ci sta guidando in un percorso verso la transizione sostenibile. Il secondo è il consolidamento di Spencer & Lewis come Gruppo di comunicazione indipendente che sviluppa strategie integrate basate sui dati e sul valore umano in cui la comunicazione diventa leva strategica di business, incentrata sull’amplificazione dei messaggi e sul cambiamento delle percezioni. Infine, avviare la terza fase del piano industriale che guiderà il Gruppo verso l’internazionalizzazione.

 

Il vostro è un Gruppo con una unica governance, all’interno del quale operano diverse etichette fortemente specializzate, ma già organizzate per lavorare in sinergia. Una strategia che vi sta ampiamente ripagando, visti gli importanti risultati sul fronte del digitale ottenuti con SallyLee…

M.R.: SallyLee ha rappresentato un vero e proprio progetto pilota sul quale abbiamo costruito le basi per la creazione di un Gruppo di comunicazione completo, sia in termini di professionalità sia in termini di integrazione dei servizi. Un progetto testato per più di un anno che oggi è diventato un’azienda verticale sul mondo digitale e creativo e che annovera tra i suoi clienti realtà come Lottomatica, JTI Italia, Avis Budget e AS Roma. La chiave del suo successo è proprio, nel nostro DNA. SallyLee è un’etichetta che lavora verticalmente su progetti creativi e digitali, ma fa parte dell’universo Spencer & Lewis in un processo continuo di contaminazione e sinergia. Abbiamo lasciato la classica impostazione a silos che caratterizza molti gruppi indipendenti e internazionali. Il nostro modello organizzativo nasce e si sviluppa dal centro, con una regia e una governance che si allarga verso l’esterno attraverso il coinvolgimento delle risorse e dei partner. Il modello è pensato per facilitare e agevolare la contaminazione tra le diverse aree, stimolando l’intero processo creativo e produttivo verso un pensiero sempre più integrato. Possiamo finalmente parlare in maniera reale e concreta di comunicazione strategica e integrata.

 

Oggi la vostra offerta si arricchisce ulteriormente con una nuova acquisizione…

G.G.: Quando abbiamo messo a punto il nostro piano industriale, il Politecnico di Milano School of Management lanciava i risultati di un Osservatorio nel quale tracciava il futuro del mondo della comunicazione, con le agenzie pronte a ridisegnare i propri modelli di business secondo 3 direttive principali: l’ampliamento delle competenze, le partnership con altre realtà e l’incubazione di start up e idee innovative. Soddisfatte le prime due direttrici, nel 2022 continueremo lo scouting di nuove realtà e idee innovative. Questo percorso è iniziato con l’acquisizione di Experiency. Il neonato creative tech studio amplia l’offerta di Spencer & Lewis con soluzioni di experience design. In uno scenario iperaccelerato, iper-connesso e phygital, la mission di Experiency è supportare i brand nel rinnovare la relazione con le persone attraverso esperienze gratificanti, uniche e immersive. Offre ai brand soluzioni in ambito NFT, Metaverso, Web 3, Retail, AR/VR e Sound, con l’obiettivo di accompagnare e stimolare le marche a vivere la tecnologia come amplificatore della creatività e come abilitatrice alla conversione. L’attenzione, dunque, è rivolta al business e prevede l’esperienza come anello di congiunzione tra la tecnologia e la creatività. Lo studio lavora sulla progettazione delle conversion experience e si avvale di partner tecnologici internazionali. In questo momento è già attiva su clienti in ambito fashion, sport e luxury.

 

Una strategia che conferma la vostra volontà di investire su risorse professionali di alto profilo. Il fattore umano è quello che fa la differenza nell’industria della comunicazione?

M.R.: Abbiamo investito in risorse professionali di alto livello. Professionisti della comunicazione che portano il vero valore aggiunto. Siamo riusciti a rendere Spencer & Lewis un luogo di lavoro dove la persona viene prima di tutto, prima ancora del profitto finale. Noi chiamiamo questo valore Human+. Crediamo fermamente nella cultura della persona, nella crescita personale, culturale e professionale, nel sentirsi ciascuno parte di una squadra unica, in cui il dialogo e la contaminazione ne sono il grande valore. Per questo ci impegniamo ogni giorno per creare un ambiente di lavoro dinamico e stimolante, in cui ogni persona possa essere libera di tirare fuori il suo valore in tutta la sua straordinarietà. 

 

Guardando ai piani di sviluppo del Gruppo prima avete parlato di internazionalizzazione. Come vi state muovendo su questo fronte?

G.G.: Il primo passo è stato realizzare partnership con agenzie indipendenti in Europa e negli USA per accompagnare un numero sempre più crescente di clienti che volevano espandere il proprio business in altri mercati. In questo momento siamo attivi con clienti in Francia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti e Canada, e abbiamo gestito progetti di comunicazione in Brasile, Turchia e Russia. Il prossimo passo sarà quello di incrementare le opportunità verso i mercati esteri con l’obiettivo di aprire nuove sedi operative. Ovviamente non è un progetto che si risolve dall’oggi al domani. Il piano industriale che abbiamo costruito è stato pensato anche per aprire al dialogo con facilitatori istituzionali e privati, con cui abbiamo già iniziato a conversare, che possano rendere questo obiettivo fattibile, ma soprattutto sostenibile. Quello umano è il capitale più prezioso. Sono le persone che fanno la differenza. 

 

Geo Ceccarelli

L’ultima domanda la rivolgiamo a Geo Ceccarelli, un professionista che potrà dare un’ulteriore spinta alla crescita. Allora Geo, quale deve essere il ruolo della creatività in una realtà “articolata” come Spencer & Lewis?

Geo Ceccarelli: La creatività sarà trasversale alle competenze. Sarà la base strategica di un percorso basato sull’esperienza e sulla sinergia delle varie aree. Solitamente la creatività è destinata a riempire spazi media, noi invece vogliamo far sì che riempia il tempo delle persone. Attraverso esperienze che siano in grado di portare alla conversione, qualunque essa sia. Immaginiamo una creatività aumentata, che valorizzi le tecnologie attuali utili ad amplificarla e a creare connessioni tra le marche e le persone. Vogliamo essere rilevanti attraverso il fare e non il dire. Abbiamo un potenziale enorme da questo punto di vista. Possiamo creare, sviluppare e amplificare in un unico hub, attraverso una regia unica in grado di offrire un nuovo posizionamento. La creatività sarà orientata a questo, sovvertendo il principio che debba occupare lo spazio e pensando invece che dovrà occupare il tempo. Questo ci darà infinita libertà.

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