Il Ritorno del Pubblivoro – L’immaginazione in tavola

Mangiare a casa o fuori… come risolvere questa dissonanza cognitiva? Forse possiamo trovare la risposta in due pubblicità.

Old Wild West ci invita ad andare a trovarlo con uno spot che festeggia i suoi vent’anni. Lo storytelling, nella sua semplicità, funziona bene. Inizia con un bambino che cresce e diventa adulto trascorrendo i momenti più importanti nel “ristorante saloon”. La continuità della linea narrativa è garantita da tre dettagli: la musica western, il cappello da cowboy e i device fotografici, nell’ordine Polaroid, macchina digitale e smartphone. La musica è particolarmente azzeccata perché, oltre ad essere a tema, ha la giusta nota di nostalgia che sottolinea i momenti importanti della vita. Acuta anche la scelta di condivisione del cappello con la fidanzata. I prodotti sono un elemento presente ma con discrezione, così da mettere in evidenza il costumer journey. Mi fa sorridere l’idea di questa persona, magari ottantenne, che mostra le fotografie della sua vita alla nipote e questa lo vede sempre in un Saloon con il cappello da cowboy.

 

Al contrario le leggendarie Sottilette ci invitano a rivedere l’ambiente domestico come luogo di ristorazione originale. Il non detto alla base è potente: da due anni, a fasi alterne, abbiamo dovuto rinunciare ad uscire a mangiare fuori, allora perché non reinventare casa propria trasformandola in un locale?La cameretta del figlio, la casa dei genitori e il terrazzo di casa diventano appunto ristoranti. Il ritmo veloce è funzionale alla narrazione. Vincente è l’idea di iniziare le scene partendo dall’inquadratura di dettaglio del prodotto. Questo, oltre a mettere in evidenza la sottiletta, permette di svelare in pieno stile giallista la location descritta dal voice over. Personalmente avrei chiamato la seconda ambientazione “All’antico forno” e non “Al vecchio forno” ma forse sono io, fresco di compleanno, che soffro particolarmente l’aggettivo “vecchio”. 

Torniamo alla nostra dissonanza cognitiva: meglio mangiare a casa o uscire per andare al ristorante? Guardando questi due spot la risposta è che non è importante dove si mangia, l’importante e portare sempre insieme a noi quel pizzico di immaginazione che rende l’esperienza straordinaria.

L’immaginazione, come il sorriso, è gratis eppure in questo periodo è merce particolarmente rara.

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