Cruna “disegna” un nuovo standard per il menswear italiano

Intervista al CEO e Co-Founder Alessandro Fasolo

Il brand di menswear Cruna (www.cruna.com) nasce a Vicenza nel 2013 da Alessandro Fasolo e Tommaso Pinotti. I due giovani imprenditori fondano una realtà il cui DNA è composto da valori molto chiari, che le consentono una crescita rapida e virtuosa.

Tommaso Pinotti e Alessandro Fasolo

I pilastri su cui Cruna ha basato il suo successo sono estremamente attuali: rigoroso Made in Italy e filiera corta, garantiti dalla collaborazione con i laboratori storici della tradizione manifatturiera veneta, design innovativi ma rispettosi dei codici della cultura stilistica italiana, utilizzo esclusivo di materiali pregiati.

Cruna inizia il suo percorso come brand specializzato nel segmento dei pantaloni da uomo. Collezioni il cui racconto scorre tra artigianalità, tessuti performanti e di grande qualità, cura assoluta dei dettagli e una ricerca continua su modellistica e fit.

L’obiettivo, che il mercato italiano ed internazionale hanno presto compreso, è stato creare un range di pantaloni da uomo autentico e definitivo. L’innovazione tecnica e stilistica di Cruna, i suoi valori evidenti, hanno consentito al brand di imporsi, tra le imprese di nuova generazione, come uno dei migliori specialisti del pantalone del nostro Paese. Vestibilità impeccabili e precursione dei trend, sono tra i principali fattori di fidelizzazione dei suoi clienti.

Il grande successo di uno dei modelli storici di Cruna, il “Mitte”, un carrot fit con elastico e coulisse, è testimone di quanto il brand abbia saputo anticipare di anni tendenze, poi espresse dal mercato internazionale, come l’activewear di alto rango.

Un progetto imprenditoriale “from bottom to up”, che parte dal pantalone, prodotto cardine dell’abbigliamento maschile, e si sviluppa su una collezione total look puramente Made in Italy, composta da una scelta rigorosa di capospalla e maglieria che compongono l’anima di un brand dalla fortissima identità, che ha il raro pregio di rompere gli schemi e guardare al futuro senza esasperazioni. Forte di una vera passione per il “saper fare” di una terra che ne ha sempre dato grande dimostrazione. 

L’Head Quarter di Cruna si trova a Vicenza nel quartiere storico delle produzioni orafe, all’interno di una vecchia ferriera ristrutturata con un approccio eco, una location che unisce simbolicamente i valori del brand e le radici nel territorio di fondazione.

Il brand, inizialmente, è stato distribuito in Italia presso multibrand e department store di alto livello, con la volontà di mettere a punto il corretto equilibrio tra qualità del prodotto, prezzo e servizio al cliente, prima di procedere all’espansione sui mercati esteri.

Solo nel 2018 Cruna inizia il processo di internazionalizzazione che, nel giro di un triennio, consente uno sviluppo worldwide di ampio respiro che porta le sue collezioni in Germania, Svizzera, Austria, Francia, Olanda, Svezia, Portogallo e Russia. Raggiungendo anche i primi store in US. Una distribuzione mirata e ponderata che sta consentendo al brand una crescita coerente e di alta gamma presso retailer premium e luxury. 

Cruna oggi è distribuito presso 250 multibrand stores, di cui 180 in Italia, tra cui veri e propri riferimenti della moda internazionale come The Optimist a Los Angeles, Spiga 3 in Svezia e Wicky Boutique in Svizzera. Tra i department stores che ad oggi hanno scelto Cruna, Lodenfrey, Printemps e Rinascente.

Lo sviluppo del mercato estero, oltre al consolidamento di quello interno, è uno degli obiettivi aziendali principali. Per la SS23 Cruna punterà ad un focus distributivo in Belgio, Spagna e Scandinavia. Il turnover del brand è cresciuto nell’ultimo triennio in media del 30% all’anno, con una crescita nel 2021 del 45% dove un 75% è rappresentato dalla vendita del range pantaloni, punto di forza e identità di Cruna sin dalla sua nascita. Per approfondire questo importante progetto imprenditoriale italiano abbiamo intervistato il CEO e Co-Founder Alessandro Fasolo.

 

Un brand come Cruna incarna i valori di un Made in Italy di qualità, capace di imporsi in pochi anni sul mercato domestico e internazionale. Quali sono i punti di forza intorno ai quali avete costruito il vostro storytelling di marca?

Tutti i nostri capi sono realizzati interamente in Italia. La nostra filiera corta ci consente di avere il pieno controllo del processo produttivo, beneficiando di velocità e flessibilità nella gestione dei flussi operativi. Non scendiamo a compromessi sulla qualità e siamo orgogliosi di lavorare con i laboratori italiani per realizzare i nostri prodotti. Scegliamo i migliori tessuti e diamo loro una forma sempre aggiornata, producendo capi di qualità che nascono dalla tradizione ma che guardano al futuro. Dal punto di vista di sistema e di supply chain, la filiera corta e lo stretto legame con i tanti produttori artigiani italiani che hanno contribuito alla ricchezza del sistema Moda Italia, ci consentono con flessibilità e qualità di distribuire prodotti 100% Made in Italy nel mondo, e sono alla base di un modello di business responsive che meglio si adatta alle esigenze dei clienti ed alle opportunità che in momenti come questi si possono cogliere sul mercato. Il nostro obiettivo chiave deve essere quello di tornare a dare valore al prodotto, orientandoci verso una crescita sana e sostenibile, creando collezioni che sappiano orientare anche il cliente verso un consumo più consapevole. La vera sostenibilità del prodotto sta nel dare valore a ogni singola creazione, creando capi durevoli, dall’alto valore intrinseco ed emozionale, che sappiano ricreare il senso di stupore e di piacevolezza dato dalla riscoperta della qualità.

 

Qual è il vostro target di riferimento e in che direzione sta evolvendo la distribuzione dei vostri prodotti?

Ci siamo inizialmente focalizzati sul mercato italiano dove abbiamo creato e consolidato la nostra rete distributiva con retailer, multibrand e department store di alto livello. Nel 2018 è iniziato il nostro processo di internazionalizzazione, che nel giro di un triennio, ci ha portato a distribuire le nostre collezioni presso retailer premium e luxury in Germania, Svizzera, Austria, Francia, Olanda, Svezia, Portogallo e Russia, raggiungendo anche i primi store negli USA.

 

Come state perseguendo lo sviluppo sui mercati esteri?

Lo sviluppo dei mercati esteri è uno dei principali obiettivi aziendali e con la stagione Primavera-Estate 2023 poniamo il nostro focus distributivo in Belgio, Spagna e Scandinavia, con l’intento di incrementare significativamente gli oltre 250 multimarca, di cui 180 in Italia, dove siamo presenti. Per il futuro abbiamo grandi ambizioni: diventare un brand di riferimento che rappresenti l’Elevated Casual tipicamente italiano all’estero.

 

Che ruolo ha e avrà la comunicazione nelle vostre strategie di crescita?

La comunicazione ha un ruolo fondamentale per la nostra strategia di crescita, il cui principale obiettivo è quello di consolidare l’awareness del brand sia a livello consumer che per le key-people del settore. 

Tutto ciò che fa moda è comunicazione: i prodotti, le collezioni, le fiere, le sfilate, la vendita, etc. La moda è quindi un fatto di comunicazione, pertanto senza il trasferimento di messaggi non avremmo la stessa moda ed i suoi connessi. Nel nostro settore la comunicazione ha spesso avuto un ruolo aspirazionale, di immaginari di astrattismi, per noi la comunicazione poggia sulle radici del nostro territorio, sulle competenze delle persone che lavorano con Cruna, sulle idee sulle quali ci ispiriamo e quindi è una comunicazione che vuole trasmettere i valori tangibili del brand, la passione e la dedizione che necessità un progetto come il nostro che desidera trovare il proprio spazio identitario e stilistico in un mercato molto competitivo.

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