Gruppo 24 ORE, nel primo semestre ricavi pubblicitari a +11,3%
Nel primo semestre 2022 il Gruppo 24 ORE (nella foto l’AD Mirja Cartia D’Asero) ha registrato ricavi consolidati pari a 104,6 milioni di euro (96,8 milioni di euro nel primo semestre 2021) in crescita dell’8,1% pari a +7,8 milioni di euro rispetto al pari periodo del 2021.
In particolare, nel primo semestre 2022 i ricavi pubblicitari sono in crescita di 4,5 milioni di euro (+11,3% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente) e sono pari a 44,2 milioni di euro, i ricavi editoriali sono in calo di 1,7 milioni di euro (-3,3% da 51,4 a 49,7 milioni di euro) principalmente per la contrazione dei ricavi generati dalla vendita del quotidiano cartaceo, gli altri ricavi registrano una crescita di 5,0 milioni di euro (da 5,7 a 10,7 milioni di euro), principalmente grazie ai maggiori ricavi dell’area Cultura e dei prodotti più innovativi dell’area Servizi Professionali.
In particolare:
– i ricavi diffusionali del quotidiano (carta + digitale) ammontano a 21,2 milioni di euro, in calo di 1,6 milioni di euro (-7,1%) rispetto al primo semestre 2021. I ricavi diffusionali del quotidiano cartaceo ammontano a 10,9 milioni di euro, in calo di 1,6 milioni di euro (-12,6%) rispetto al corrispondente periodo del 2021. I ricavi diffusionali del quotidiano digitale ammontano a 10,2 milioni di euro, in calo di 0,1 milioni di euro (-0,5%) rispetto al primo semestre 2021;
– i ricavi pubblicitari del Gruppo, pari a 44,2 milioni di euro, sono in crescita dell’11,3% rispetto al primo semestre 2021. La concessionaria mantiene il suo presidio consolidando la quota di mercato grazie allo sviluppo di iniziative speciali, sempre più riconosciute dalle aziende come efficace veicolo valoriale e strumento di fidelizzazione verso la propria audience. I ricavi pubblicitari di Gruppo hanno registrato un risultato migliore rispetto all’andamento del mercato di riferimento, in crescita dello 0,8% (Fonte: Nielsen gennaio/ maggio 2022) ma ora dovranno affrontare un nuovo contesto incerto legato alle conseguenze del conflitto in corso in Ucraina.
L’alta qualità dei format digitali, istituiti nel 2020 in risposta alla sospensione degli eventi fisici a causa della pandemia, sin dall’inizio è stata riconosciuta e premiata dall’utenza in termini di grande affluenza di partecipanti, interazione e alti tempi medi di connessione, nonchè dal mercato a livello di adesioni dei partner e sponsorizzazioni. I ricavi nel primo semestre 2022 sono pari a 3,5 milioni di euro (2,5 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2021), grazie anche al contributo della diciassettesima edizione del “Festival dell’Economia di Trento”, tenutasi dal 2 al 5 giugno 2022, per la prima volta co-gestita da Il Sole 24 ORE e la Provincia di Trento, con la collaborazione di Comune e Università di Trento;
– i ricavi di editoria elettronica dell’Area Servizi Professionali sono pari a 21,8 milioni di euro e sono in crescita di 0,3 milioni di euro (+1,6%) verso il primo semestre 2021 in virtù del rinnovamento del portafoglio prodotti e della rete commerciale avviato nel corso dei precedenti esercizi;
– i ricavi dell’Area Cultura, pari a 6,0 milioni di euro, sono in aumento di 4,9 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021, che era stato penalizzato dall’emergenza Covid-19, in seguito alla chiusura obbligatoria di tutti i musei e sedi espositive durante il periodo di lockdown.
La diffusione (carta + digitale) del quotidiano Il Sole 24 ORE per il periodo gennaio – maggio 2022 è complessivamente pari a 139.310 copie medie giorno (-5,3% rispetto al gennaio – maggio 2021). In particolare, la diffusione media giorno cartacea dichiarata ad ADS per il periodo gennaio – maggio 2022 è pari a 53.210 copie (-10,1% rispetto allo stesso periodo del 2021). La diffusione digitale dichiarata ad ADS è pari a 86.099 copie medie giorno (-2,1% rispetto al periodo gennaio – maggio 2021). Le vendite edicola per il periodo gennaio – maggio 2022 (Fonte: ADS, Vendita individuali cartacee) registrano un calo del 26,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con un mercato in contrazione nello stesso canale del 12,4%.
Il Gruppo ha inoltre richiesto a una società terza indipendente di esprimere un giudizio sull’effettiva applicazione delle appropriate procedure adottate per il calcolo del Total Paid For Circulation (ossia numero totale delle vendite a pagamento giornaliere de Il Sole 24 ORE in tutti i mercati attraverso i canali cartacei e digitali) al 30 giugno 2022. Sulla base di tali procedure, il Total Paid For Circulation medio del periodo gennaio – giugno 2022 è stato determinato in 175.514 copie (-1,6% rispetto al pari periodo del 2021), comprensive di tutte le copie digitali multiple vendute, ma non dichiarabili come diffuse ai fini ADS e pertanto non inserite nella relativa dichiarazione.
Andamento della marginalità
Il margine operativo lordo (ebitda) del primo semestre 2022 è positivo per 10,4 milioni di euro e si confronta con un ebitda positivo per 7,3 milioni di euro del primo semestre 2021, in miglioramento di 3,4 milioni. La variazione dell’ebitda è principalmente riconducibile alla crescita dei ricavi per 7,8 milioni di euro (+8,1%), in parte compensata da minor proventi operativi per 0,5 milioni di euro e ad un incremento dei costi che complessivamente è pari a 4,2 milioni di euro. Al netto di oneri e proventi non ricorrenti l’ebitda è positivo per 10,0 milioni di euro, in miglioramento di 3,4 milioni di euro rispetto al valore positivo per 6,6 milioni di euro del primo semestre 2021.
Il costo del personale, pari a 40,2 milioni di euro, è in linea (-0,1%) rispetto al pari periodo del 2021. Nel semestre si registra un minor costo derivante dalla diminuzione dell’organico compensata dal minor ricorso a misure di riduzione temporanea del costo del personale, in particolare agli ammortizzatori sociali per emergenza Covid-19 utilizzati del primo semestre 2021.
Il risultato operativo (ebit) del primo semestre 2022 è positivo per 2,3 milioni di euro e si confronta con un ebit negativo per 1,1 milioni di euro del pari periodo del 2021, in miglioramento di 2,9 milioni. Gli ammortamenti del periodo ammontano a 8,2 milioni di euro contro 7,7 milioni di euro del primo semestre 2021. A partire dal Bilancio 2021 le concessioni e frequenze radiofoniche sono state riqualificate quali attività a “vita utile definita” anziché a “vita utile indefinita”, con l’introduzione del meccanismo dell’ammortamento su un arco temporale di 15 anni. L’ammortamento delle concessioni e frequenze radiofoniche nel primo semestre 2022 è stato pari a 0,7 milioni di euro. Il primo semestre 2021 includeva svalutazioni di attività immateriali per 0,7 milioni di euro riconducibili a sviluppi software non più utilizzati. Al netto di oneri e proventi non ricorrenti, l’ebit è positivo per 1,8 milioni di euro, in miglioramento di 2,9 milioni di euro rispetto al valore negativo per 1,1 milioni di euro del primo semestre 2021.
Il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante è negativo per 0,4 milioni di euro, in miglioramento di 2,9 milioni di euro rispetto al risultato negativo per 3,3 milioni di euro del primo semestre 2021. Al netto di oneri e proventi non ricorrenti, il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante è negativo per 0,8 milioni di euro, in miglioramento di 2,5 milioni di euro rispetto al risultato negativo per 3,4 milioni di euro del primo semestre 2021.
Situazione patrimoniale e finanziaria
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2022 è negativa per 49,5 milioni di euro e si confronta con un valore al 31 dicembre 2021 negativo per 63,8 milioni di euro, in miglioramento di 14,3 milioni di euro. La variazione della posizione finanziaria netta è principalmente riferita all’andamento del capitale circolante netto incluso nei flussi di cassa dell’attività operativa.
Il patrimonio netto è pari a 15,2 milioni di euro, in aumento di 1,3 milioni di euro rispetto al valore al 31 dicembre 2021, che ammontava a 13,9 milioni di euro, per effetto del risultato del periodo, negativo per 0,4 milioni di euro, e della valutazione attuariale del TFR che determina un effetto positivo per 1,7 milioni di euro.
Evoluzione prevedibile della gestione
Dopo un 2021 in cui l’economia italiana ha registrato una crescita sostenuta, le stime del Pil prevedono una crescita più contenuta: nel 2022 del +2,8 e nel 2023 del +1,9% (fonte: Istat – Le prospettive dell’economia italiana nel 2022 – 2023 – 7 giugno 2022).
L’attuale incertezza legata all’evoluzione della diffusione del virus Covid-19 e delle relative varianti, agli eventuali impatti derivanti dal conflitto in corso in Ucraina, nonchè all’incremento dei costi di materie prime ed energia e alla ripresa dell’inflazione, impone di continuare a mantenere una certa cautela rispetto alle previsioni dello scenario macroeconomico. Pertanto, il settore editoriale, in particolare il mercato pubblicitario e le attività di organizzazione mostre ed eventi, restano caratterizzati da un’incertezza su quelli che saranno i possibili effetti del perdurare dell’epidemia di Covid-19 e delle possibili ripercussioni che il conflitto in corso in Ucraina potrebbe avere sull’economia italiana ed europea.
Il Gruppo monitora costantemente sia l’andamento dei mercati di riferimento rispetto alle ipotesi di Piano e alle prospettive di ripresa post-pandemica nonché alle eventuali ripercussioni che dovessero derivare dal conflitto in Ucraina, sia l’implementazione delle azioni previste nel Piano stesso, mantenendo un’attenzione proattiva e costante al contenimento di tutti i costi e all’individuazione di iniziative che possano ulteriormente mitigare il rischio legato ai ricavi a tutela di redditività e flussi di cassa attesi.