Armando Testa, un Gruppo fra storia e futuro
Negli ultimi due anni inseriti quasi 100 under 35. Nel media importanti investimenti su AI e Machine Learning
«La forza vera di questo Gruppo è quella di mettersi sempre in discussione, è la nostra capacità di reinventarci ogni giorno per seguire l’evoluzione del mercato, del costume e dei nostri clienti. Vogliamo essere qualcosa di diverso dai nostri competitor. Tutto questo senza perdere la barra a dritta della creatività e mantenendo il nostro DNA».
Con queste parole Marco Testa, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Armando Testa, ha accolto la stampa in occasione dell’incontro avvenuto ieri nella sede torinese della società.
A oltre due anni di distanza dall’ultimo meeting con i giornalisti in presenza, con una pandemia di mezzo, entrare negli uffici del più grande gruppo di comunicazione italiano fa uno strano effetto: da un lato la “presenza” delle grandi e immortali icone della comunicazione italiana – da Carmencita e Caballero all’ippopotamo Pippo – dall’altro la sensazione che in questo biennio l’agenzia sia stata investita da una ventata di aria fresca. A 76 anni dalla sua fondazione e a 30 dalla scomparsa del suo fondatore, nel gruppo si respirano storia e futuro allo stesso tempo.
«In questo mercato “ballerino”, caratterizzato da grande incertezza, noi vogliamo rimarcare la nostra unicità – ha affermato Marco Testa -. La nostra mission è quella di evolverci con un obiettivo preciso: essere dei brand defender per i nostri clienti».
Un ruolo, quello di difensori dei marchi, testimoniato da un record forse mondiale e sicuramente italiano: quello di longevità di collaborazione con alcuni dei gruppi più importanti, per esempio i 64 anni con Lavazza, 56 anni con Fater, 44 anni con Esselunga, 43 anni con Angelini, 37 anni con Cuki.
A Nicola Belli, Consigliere Delegato del Gruppo, è spettato il compito di presentare il lavoro portato avanti in questi ultimi due anni per rinnovare la struttura organizzativa, resa visivamente anche da una nuova identità visiva che riprende all’interno del lettering proprio le immagini delle grandi icone pubblicitarie nate all’interno dell’agenzia (non poteva mancare l’imponente “sederone” di Pippo al posto della lettera O di Group) e diventate parte integrante della cultura pop italiana.
Oggi il Gruppo Armando comprende cinque società: Armando Testa S.p.A., Media Italia, InTesta, Little Bull e Marco Testa Los Angeles.
Si tratta di un sistema di comunicazione integrato capace di offrire servizi nell’ambito dell’advertising, della comunicazione digitale e interattiva, dei media, della corporate identity (Armando Testa Design), delle promotion, delle nuove tecnologie (Armando Testa Factory), della produzione audiovisiva (Armando Testa Studios), del product placement e degli eventi (Armando Testa Content), delle analisi di big e small data (Armando Testa Brain).
«Abbiamo tante battaglie da affrontare ogni giorno – ha ricordato Nicola Belli -. Noi rispondiamo con nuove unit e unit “rinforzate” per accompagnare le marche in un ecosistema di comunicazione sempre più ricco e articolato, riaffermando il nostro ruolo di brand defender anche nei nuovi territori». Fra gli interventi, anche quello di Jacopo Morini, Direttore Creativo Branded Content e responsabile con Fabiano Pagliara della unit Content.
«Il nostro obiettivo – ha detto – è fare uscire i brand dal mondo promozionale e, partendo dai loro valori, costruire progetti in grado di emozionare le persone, così da poter sconfinare in nuovi touchpoint».
Tra i principali clienti del Gruppo Armando Testa oggi figurano Esselunga, Acraf, Fater, Stellantis, Procter & Gamble, L’Oréal, Giorgio Armani, Heineken, Lavazza, Barilla Pan di Stelle, Nestlè, Montenegro, Banca Mediolanum, Chiquita, MediaWorld, Yamaha Europe, ACI, Riso Gallo, Unipol, Coesia. E negli ultimi mesi tanto lavoro è stato fatto sul fronte del new business; un attivismo che ha consentito di ampliare il portfolio anche nella direzione di progetti e clienti “digital native”.
Proiettarsi nel futuro per il Gruppo Armando Testa ha significato anche impegnarsi nel coinvolgimento di giovani talenti. Negli ultimi due anni l’età media dell’agenzia si è abbassata di vent’anni con 91 nuovi ingressi under 35 (67 di questi sono addirittura under 30).
«Per implementare questo processo abbiamo dato vita alla Cantera, con l’Official Creative Training Team di AT che vede alternarsi una ventina di giovani talenti creativi ogni anno. Tanti di questi ragazzi poi vengono assunti», ha raccontato Michele Mariani, Direttore Creativo Esecutivo di Armando Testa.
L’apertura verso il nuovo è testimoniata anche nel coinvolgimento dei ragazzi di Slang, gli ideatori di Visionary Days, l’evento nato nel 2017 che, ogni anno, coinvolge migliaia di giovani under 35 provenienti da tutta Italia in una maratona digitale di brainstorming collettivo sui temi del prossimo futuro. Fermento anche sul fronte del media.
«Abbiamo investito tanto su Intelligenza Artificiale e Machine Learning, portando nel gruppo un grande numero di programmatori», ha chiarito Valentino Cagnetta, Amministratore Delegato di Media Italia. «Gli strumenti di misurazione delle audience non sono integrati come dovrebbero», ha aggiunto.
Dopo aver portato a termine il progetto AI4AF (Artificial intelligence for audience forecasting), in Media Italia è stato sviluppato un consistente numero di strumenti proprietari per la gestione e ottimizzazione di e-commerce e Amazon, Social e Search così come per i media classici come Tv e Radio/Audio, fino a completare il tutto con wHere, uno strumento unico nel suo genere per la pianificazione, la gestione e il reporting di campagne Out of Home. Una “dotazione” che ha consentito al centro media di aumentare la propria capacità di generare new business.
«Gli obbiettivi che ci siamo prefissati sono molteplici – ha spiegato Valentino Cagnetta – vanno dal drastico abbattimento dei tempi di lavorazione (e conseguente abbattimento dei costi) fino all’ aumento della trasparenza nel processo decisionale. Molti di questi strumenti sono a completa disposizione dei clienti di Media Italia, che possono verificare in Real time tutti i dati del mercato e delle proprie campagne. Grazie a questo investimento Media Italia è riuscita ad acquisire 17 nuovi clienti da gennaio ad oggi, oltre ad altri 7 clienti che hanno al momento acquistato “solo” gli strumenti, essendo ancora vincolati da contratti in essere o da vincoli internazionali, da ultimo 8 tra Editori e Concessionari hanno acquistato strumenti sviluppati ad hoc per le proprie esigenze. A breve Media Italia lancerà il più completo e sofisticato Video Planner, sempre gestito da Intelligenza Artificiale sviluppato sulla base di AI4AF»
. In chiusura la parola è tornata a Marco Testa che ha voluto dare alla platea un dato sull’andamento del Gruppo: «A luglio abbiamo chiuso il nostro anno registrando una crescita dei ricavi del 10%, confermandoci così come una realtà solida sul mercato. L’andamento positivo riguarda un po’ tutte le aree di business, ma sono state premiate in particolare tutte le aree di consulenza strategica». Testa ha poi anticipato un progetto “nato” sull’asse Torino-Los Angeles.
«Stiamo facendo il nostro ingresso nel mondo dell’animazione con il progetto di una serie Tv intitolata The Papallas, con protagonista Papalla, storico personaggio del carosello (a suo tempo legato al brand Philco). Questo per noi è un sogno che viene da lontano e che stiamo sviluppando con lo sguardo rivolto anche ai mercati internazionali», ha concluso.