Mediaset diventa titolare del marchio “Zelig” e di tutti i diritti. Berlusconi: «È un gran valore»
Al Biscione tutti i diritti di sfruttamento dell’archivio, delle produzioni Tv e dei siti web, mentre i fondatori Gino Vignali, Michele Mozzati e Giancarlo Bozzo continueranno a gestire l’attività teatrale
Il marchio Zelig entra nel Gruppo Mediaset. Dopo uno storico rapporto di collaborazione, uno dei punti di riferimento nel panorama televisivo e teatrale italiano ha trovato in Mediaset un porto sicuro per continuare a rinnovare i successi raccolti in oltre 35 anni di attività.
Grazie al nuovo accordo, Mediaset diventerà titolare del marchio Zelig e di tutti i diritti di sfruttamento dell’archivio, delle produzioni Tv e dei siti web, mentre i fondatori Gino Vignali, Michele Mozzati e Giancarlo Bozzo continueranno a gestire l’attività teatrale.
Con Zelig, Mediaset ha l’obiettivo di creare contenuti per la Tv e per le property web del Gruppo. In più, vuole rafforzare la più grande fucina di talenti italiani e sviluppare la ricerca dei protagonisti del futuro della comicità, anche grazie alla continua collaborazione con i fondatori. Ieri sera intanto è andata in onda in prima serata su Canale 5 l’ultima puntata dell’edizione 2022 dello show.
«Zelig è un grande valore, uno dei simboli più noti e più amati dell’intrattenimento italiano. Per noi è importante che continui a esistere e a crescere. E siamo certi che grazie alla forza delle nostre reti e all’eccellente creatività dei fondatori, il simbolo della comicità italiana avrà un futuro», commenta Pier Silvio Berlusconi, Amministratore Delegato di Mediaset.
I fondatori di Zelig Gino Vignali, Michele Mozzati e Giancarlo Bozzo dichiarano: «Esprimiamo la nostra soddisfazione di fondatori di Zelig per l’ingresso in Mediaset, il Gruppo che ha fatto crescere il nostro marchio negli ultimi 25 anni, dalla prima trasmissione tv del 1996 a oggi. Siamo inoltre felici di poter continuare a gestire il teatro di Milano, fornire la creatività legata al marchio e mantenere la direzione artistica di Zelig».