IAB, tutte le tappe del 2023 all’insegna della “Regeneration”
Ne parla il Direttore Generale Sergio Amati
“Regeneration starts now”: questo il titolo dell’evento a cui IAB mercoledì sera ha invitato i soci per presentare i progetti dell’anno appena iniziato. E in queste tre parole si celava un altro titolo, quello dell’edizione 2023 di IAB Forum, che andrà in scena il 22 e 23 novembre al MICO: “Regeneration”.
Sergio Amati, Direttore Generale dell’associazione, spiega a Touchpoint Today: «Qualcuno ci identifica come “quelli del Forum” ma noi siamo molto di più, il nostro lavoro non si limita a un evento che dura solo due giorni. Il forum rappresenta invece il punto di arrivo – o di partenza – di un percorso».
Dietro questo titolo si cela una spiccata attenzione verso l’intelligenza artificiale generativa, strumento oggi di grande attualità. «Il rischio quando si parla di una cosa che è diventata popolare è di banalizzarla, un po’ come accaduto prima al metaverso e ora all’AI generativa – prosegue Amati -. Entrambe le cose, ma soprattutto quest’ultima, sono davvero dirompenti per il business ma bisogna farle capire appieno. Ecco perché lo scorso anno abbiamo intitolato il Forum “Decoding Change”: è il nostro posizionamento, noi siamo quelli che decodificano il cambiamento e aiutano le aziende a interpretarlo. Da oggi iniziamo il percorso verso la “Regeneration”: significa proprio che le aziende devono rigenerarsi, capire quali saranno domani i nostri strumenti e il nostro ambiente».
Strumenti non privi di rischi, soprattutto parlando dell’AI generativa, che proprio per questo va conosciuta al meglio: «Abbiamo a che fare con un oggetto che esprime un pensiero, che non cita le fonti, che assolutizza le cose: se non lo si affronta in modo consapevole è un problema. Concretamente noi aiutiamo i nostri soci a fare più business facendo leva su tematiche di innovazione, con contenuti di qualità».
Con questi obiettivi si declina un fitto programma di appuntamenti per il 2023, tra novità e ritorni. «Si parte il 7 marzo con il Data day – annuncia il DG -, un evento dedicato ai dati in partnership con iFAB di Bologna, con l’obiettivo di affrontare l’argomento in chiave molto scientifica».
Si prosegue con la formazione, attraverso un progetto chiamato 2051, che prevede dei corsi in una cascina di Bereguardo dove i partecipanti avranno la possibilità di provare direttamente le tecnologie: «Si tratterà di incontri molto pratici, perché per capire le cose bisogna poterle toccare con mano – evidenzia Amati -. E sempre con l’obiettivo di immergersi nell’innovazione abbiamo in calendario diversi appuntamenti IAB Next, dove diamo la possibilità alle persone di visitare dei luoghi chiave per affrontare argomenti di volta in volta diversi».
Il 30 maggio sarà poi la volta di un debutto per IAB Italia: per la prima volta si terrà a Milano IAB Showcase, un format che IAB USA ha lanciato 10 anni fa con grande successo. «È un vero e proprio marketplace dei digital content, un evento dove le aziende racconteranno in modalità show i loro programmi e le loro iniziative, mettendo in contatto domanda e offerta in modalità ingaggiante» spiega Amati.
Proseguiranno poi gli appuntamenti D.O.D. (Denominazione d’Origine Digitale): «Abbiamo intrapreso questo percorso lo scorso anno per andare a scoprire dei luoghi dove il prodotto tipico è l’innovazione – racconta il Direttore Generale -. Siamo stati a Bergamo, Catania, Reggio Emilia… quest’anno abbiamo già in calendario delle tappe a Pescara e Gravina di Puglia, ma gireremo in diverse location dove ci sono forti realtà digitali che producono innovazione tecnologica».
A ottobre (dal 4 al 7) sarà la volta della Milano Digital Week e per finire l’appuntamento con IAB Forum «su cui stiamo già lavorando».