#EROIOGNIGIORNO la nuova campagna con sms solidale della Lega del Filo d’Oro
Per i bambini sordociechi azioni semplici, come imparare a comunicare con mamma e papà, camminare senza supporti o mangiare da soli, non sono scontate e rappresentano imprese che richiedono tanto impegno. Questi importanti traguardi possono essere però raggiunti grazie alla competenza e alla passione degli operatori della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus che, insieme alle famiglie, lavorano ogni giorno per andare oltre il buio e il silenzio in cui tanti piccoli vivono fin dalla nascita. È stato così per Matteo, che anche se non lo vede, oggi riconosce il suo papà dal profumo, o per Sveva, che ha imparato a dire ti voglio bene alla propria mamma a modo suo, o ancora per Agostino, che dopo aver trascorso in ospedale i primi mesi della sua vita, ora va a scuola e lavora per avere sempre maggiore autonomia. Sono loro i protagonisti della campagna con sms solidale #EroiOgniGiorno della Lega del Filo d’Oro, con la voce narrante di Neri Marcorè, grazie alla quale si potrà contribuire a supportare queste importanti conquiste attraverso l’impegno della Fondazione, che lavora ogni giorno affinché tanti altri bambini, giovani e adulti sordociechi possano raggiungere grandi mete, un passo alla volta. Per contribuire a rendere possibili queste imprese basta un piccolo gesto d’altruismo, come chiamare o inviare un sms al numero 45514.
«I bambini con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale che arrivano alla Lega del Filo d’Oro vivono una grave condizione di isolamento imposta dalla loro disabilità complessa. Ma come tutti, hanno bisogno di giocare, di capire quanto possa essere piacevole un abbraccio, di percepire che intorno a loro esiste un mondo del quale possono essere partecipi – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro –. Per loro ogni semplice azione richiede grande sforzo ed impegno, ma con il giusto e tempestivo supporto è possibile garantire a questi piccoli eroi un futuro migliore, anche nelle situazioni più gravi, e restituire loro una vita dignitosa grazie a percorsi educativo-riabilitativi personalizzati e al recupero delle loro abilità residue».