Linkontro 2023: agire oggi per un domani migliore
Si è aperta ieri pomeriggio la 38 esima edizione de Linkontro, il convegno organizzato da NielsenIQ che connette il mondo del Largo Consumo con esperti del mondo accademico ed economico per tracciare insieme, combinando idee e comportamenti virtuosi, la strada del futuro. Il tema dell’edizione 2023, che si tiene dal 18 al 21 maggio al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (CA) è “Alla radice del tempo che viene – Le responsabilità di oggi per un domani migliore”, che ha l’obiettivo di riflettere e approfondire le capacità delle nostre imprese di sviluppare relazioni forti con i propri stakeholder per rigenerare fiducia e affrontare le sfide di oggi.
In un video che ha preceduto gli speech erano contenute le parole che caratterizzano questo momento: incertezza, futuro, fiducia, cambiamento, emozioni, cultura e noi. «Il “noi” e il fare assieme sono fondamentali per affrontare le sfide che abbiamo davanti – ha introdotto Stefano Galli, Chairman de Linkontro aprendo ufficialmente questa edizione -. Questa è un’edizione record con la presenza di 870 persone e 250 aziende, che coprono il 70% dell’industria del Largo Consumo».
Per celebrare i 100 anni di NielsenIQ al servizio della Business Community del Largo Consumo, il via ai lavori è stato dato Tracey Massey, Chief Operating Officer di NIQ. «Un secolo in cui abbiamo messo in contatto persone e idee creando relazioni, ora che siamo diventati un nuovo brand porteremo avanti lo spirito fatto di visione, passione e integrità per continuare a innovare per i prossimi 100 anni», ha detto.
Nella prima giornata di conferenza sono state analizzate le trasformazioni in atto nello scenario economico europeo e nazionale, dovute anche all’incertezza causata dagli eventi internazionali in corso, per condividere le possibili future strategie.
Vincenzo Perrone, Professore dell’Università Bocconi e Scientific Advisor de Linkontro, ha descritto come è stato composto il panel dei relatori, prendendo ispirazione da alcune immagini – dal dipinto di Goya “Dio Crono” alla Torre di Babele, da una vignetta di Altan al Papa vestito con un piumino di Balenciaga – per scegliere le direzioni su cui riflettere grazie ai vari speech su creatività, coraggio, imperfezione, ottimismo, bellezza, passione, responsabilità per compiere questo “viaggio nell’incertezza” che propone Linkontro numero 38.
Moderati da Andrea Cabrini, Editor in Chief di Class CNBC gli altri 3 ospiti, a partire da Alec Ross, Professore e Autore che nello speech “Il nostro futuro. Come affrontare il mondo nei furiosi anni venti” ha sottolineato come «questo sarà il secolo con un alto livello di volatilità, che non consente un controllo sugli eventi, ma invece di lamentarci, dobbiamo avere coraggio e una visione, anche sull’IA a cui bisogna aggiungere saggezza con la regolamentazione. Sono comunque molto ottimista sul futuro dell’Italia»
Si è dichiarata invece meno ottimista Lucrezia Reichlin, Professoressa di Economia, London School of Economics, in “Trasformazioni in atto e futuro dell’economia”. «L’inflazione inizia a scendere ma non si è mai visto un aumento di tassi così rapido e aggressivo dal Dopoguerra sia negli Stati Uniti sia in Europa. L’obiettivo è arrivare al 2% entro il 2025, strategia anche della BCE. L’impatto dell’inflazione combinata ai tassi per una famiglia di medio-basso reddito lo shock negativo è stato del 15% e questo significa disagio sociale evidente e calo dei consumi, sarà difficile per il Governo rispondere perché non sarà più possibile supportale, dovrà saper spendere i soldi in modo molto mirato, quelli che abbiamo ottenuto con il Pnrr».
Infine Carlo Pontecorvo con “Fare impresa nel tempo dell’incertezza: Innovazione e Passione” ha raccontato la propria esperienza di imprenditore, una scelta compiuta a 40 anni dopo aver svolto la professione di medico chirurgo per oltre un decennio. «Mi definisco un professionista temporaneamente prestato all’industria”. Con Ferrarelle abbiamo iniziato a diversificare il core business per fronteggiare il clima di incertezza in cui viviamo entrando nel mondo del cioccolato. Oggi le strategie devono essere sia quelle di breve termine, essendo un’impresa agile e flessibile in grado di dare risposte al mercato con tempestività, sia di medio termine in cui bisogna che ci si ponga la domanda “che cosa voglio essere tra 10 anni o dove va il settore nel quale opero tra 10 anni”. Siamo una società benefit e rispondiamo a una serie di obiettivi tra cui quelli ambientali e pensiamo a delle acquisizioni che ci permettano di consolidarci fuori dal mercato dell’imbottigliamento dove non ci interessano tanto i volumi ma la qualità. Un consiglio agli imprenditori? Avere coraggio e volontà di fare le cose, convivere con l’incertezza e rischiare».