Bruno Bertelli: «Il prodotto è tornato centrale. Più attenzione alla conversione rispetto all’awareness»
L’intervista al Presidente della Giuria Film
Meno purpose, più business. Potremmo condensare in questa frase il pensiero di Bruno Bertelli, Global CEO di Le Pub, Global Chief Creative Officer di Publicis, Presidente della Giuria Film a Cannes Lions riguardo ai trend che hanno segnato la categoria quest’anno.
«Il prodotto ha riacquistato la sua centralità e credo che in qualche modo lo spot sia tornato alle origini della sua funzione», ha detto. «È evidente che all’interno dello scenario attuale la prima preoccupazione per le aziende non è più tanto l’awareness fine a se stessa, ma sostenere le vendite, la conversion. Un’altra tendenza riguarda i formati che diventano più veloci, parliamo anche di 15”, anche verticali, studiati per catturare immediatamente l’attenzione del pubblico, con il brand che compare praticamente subito. Devo aggiungere che probabilmente proprio per questa esigenza è tornata una grande attenzione allo humor».
Un altro aspetto messo in evidenza da Bertelli è la qualità dell’execution. «Sotto questo profilo il livello è molto alto, c’è una grande attenzione perché proprio il crafting rappresenta un indicatore del percepito dei brand. Un film come quello di Apple, uno dei due Grand Prix che abbiamo assegnato, ce lo insegna. Il film, del resto, è proprio l’incrocio magico fra idea ed execution. Il trend è quello di proporre idee sempre più semplici, accompagnate da un’esecuzione raffinata».
Sul risultato dell’Italia portato a casa dall’Italia a questo Festival di Cannes, sicuramente soddisfacente, ma in flessione rispetto al pieno di Leoni del 2022 (era stata sfondata la soglia dei 30 metalli), Bertelli ha le idee chiare: «La competizione è sempre più difficile perché in generale la qualità dei progetti sta crescendo. Se fino a qualche anno fa i mercati “rilevanti” a Cannes erano i soliti quattro o cinque, oggi il confronto si è esteso. Sono una ventina i mercati che fanno la differenza. In più al Festival i presupposti di una vittoria si mettono già nel momento delle iscrizioni. Il mio consiglio ai miei colleghi è quello di essere molto selettivi sui progetti e attenti alle categorie in cui iscrivono, perché questo non è un aspetto secondario. Questo significa meno iscrizioni a tappeto e scelte più mirate».
Per concludere abbiamo chiesto a Bertelli un consiglio per un giovane che oggi vuole fare il creativo? «Studiare tanto il business. Capire l’economia consente di comprendere meglio le problematiche dei clienti e di conseguenza di aiutarli a risolverli», ha concluso.