UPA, investimenti adv in crescita del 2,5% nel 2023 all’insegna della fiducia
Lorenzo Sassoli de Bianchi: «Crescere trattenendo talenti e attraendo investimenti»
È fiducia la parola chiave per il mercato pubblicitario nel 2023: lo ha ripetuto più volte ieri il Presidente UPA Lorenzo Sassoli de Bianchi alla conferenza stampa che, come di consuetudine, ha preceduto l’assemblea annuale dell’associazione, intitolata “Noi”.
«Questo “Noi” fa riferimento, in primo luogo, all’omonimo romanzo distopico di Evgenij Ivanovič Zamjatin scritto nel 1917, che contiene delle interessanti intuizioni sul futuro – ha spiegato Sassoli -. In secondo luogo, “Noi” perché oggi nel nostro sistema della comunicazione nessuno può considerarsi un’isola: tutti hanno bisogno l’uno dell’altro. Infine, “Noi” perché siamo in un momento volitivo, in cui ci stiamo sforzando di superare tutti gli ostacoli che ci vengono frapposti. Ma c’è un clima generale di fiducia, a cominciare dal fatto che non abbiamo mai avuto tanti iscritti all’assemblea come quest’anno. Fiducia nelle capacità reattive del Paese che nei recenti momenti difficili ha dato il meglio di se stesso, fiducia delle famiglie italiane i cui risparmi sono i più alti in Europa, fiducia nella capacità innovativa dell’imprenditoria e nella consapevolezza dell’importanza strategica degli investimenti pubblicitari. La previsione per l’anno in corso è infatti di una crescita pari al 2,5% – ha precisato il Presidente – pari a circa 9 miliardi di euro, che non tiene conto di alcuni ambiti come Influencer Marketing e Connected Tv: questo significa che di fatto i numeri sono ancora più ampi».
La raccolta del primo quadrimestre è già in questa direzione: guardando ai settori merceologici con una maggiore quota di mercato, 6 dei primi 10 hanno un segno positivo. In particolare, vanno molto bene automotive (+25,9%), gestione casa (+12%) e abitazione (+9,2%). In leggera ripresa anche i settori alimentari (+2,5%), cura persona (+1,9%) e farmaci (+0,8%). Calano invece gli investimenti in telecomunicazioni (-17,2%), media/editoria (-15,6%), distribuzione (-9%), bevande/alcolici (-6%).
Anche tra i mezzi c’è qualche interessante novità: «La crescita è abbastanza equilibrata dopo anni in cui il digitale cresceva in maniera importante e la stampa “attraversava il deserto” – ha evidenziato Sassoli -. Per la prima volta possiamo dire che gli investitori stanno cogliendo lo sforzo innovativo fatto dall’editoria e forse la “traversata del deserto” sta entrando nella sua fase conclusiva».
“Cosa serve quindi al Paese in questo momento?” si è domandato il Presidente UPA. La risposta risiede in due proposte per rafforzare la nostra vocazione industriale mettendo la ricchezza privata al servizio dello sviluppo economico.
Per trattenere e far rientrare i giovani di valore, Sassoli propone quote verdi riservate agli under 40 nei CdA delle società quotate: «Servono idee fresche e sensibilità verso l’innovazione».
Per aiutare lo sviluppo economico propone invece un patto fiscale per il rientro dei capitali esteri, con l’obbligo di investirne il 50% in obbligazioni di aziende italiane, bloccato per 5 anni. Nel corso della conferenza stampa, il Presidente ha anche fatto il punto su alcuni temi chiave che riguardano in questo momento la industry della comunicazione, a partire dalle ricerche ufficiali sulle audience: «La nascita di Audicom, che produrrà la Total Audience tra stampa e web, riveste una grande importanza strategica: la centralità di Auditel per la misurazione dei video è diventata la currency condivisa e in quest’ottica la collaborazione tra le due Audi diventa cruciale».
Di grande attualità poi la misurazione della radio: «Siamo pronti a sederci a un tavolo con tutta la industry. La radio è un mezzo che piace moltissimo agli investitori, ma dobbiamo fare dei passi avanti sulla misurazione, le interviste CATI non bastano, devono essere integrate con strumenti più moderni».
Sassoli ha poi citato alcuni dei temi su cui si concentrerà l’attività di UPA nel prossimo futuro, in particolare l’Advanced Tv, l’Influencer Marketing, a cui sarà dedicato un nuovo evento in autunno, la formazione dei giovani grazie anche alle collaborazioni con UNA, OBE, NeodataLab e il Politecnico di Milano.
Infine, interrogato sul tema delle molestie nelle agenzie pubblicitarie emerso nelle ultime settimane, Sassoli ha affermato: «Aderiamo alle risposte date da UNA e ADCI in termini di messa a punto di un codice etico. Non è un problema che riguarda solo la pubblicità, ma tutto il mondo lavorativo ed è essenziale portare in tutte le aziende massimo rispetto e un codice etico».