Connexia presenta il primo Report di Sostenibilità
Frutto di un confronto diretto con il mercato
Un approccio corale, con tutti gli stakeholder-chiave chiamati a dire la loro sull’iter di miglioramento continuo firmato Connexia attraverso una serie di survey create ad hoc per ciascun target. Obiettivo: raccogliere feedback su quanto fatto finora e tracciare insieme la direttrice per le azioni future.
È questa l’essenza del primo Report di Sostenibilità (e il terzo d’impatto) del brand di marketing e comunicazione di Retex che, dopo essere diventato Società Benefit in piena pandemia da Covid-19, primo tra i big dell’industria di riferimento, ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella del dialogo chiamando in causa direttamente i propri interlocutori di punta, interni ed esterni. Rispetto a una scala da 1 a 5, Connexia è risultata essere a quota 4 rispetto ai temi legati alla sostenibilità. E ben il 68% degli intervistati si è dichiarato disponibile a collaborare su progetti congiunti in chiave ESG.
«Siamo molto soddisfatti di questo primo confronto diretto con il mercato – interviene Paolo d’Ammassa, CEO & Founding Partner di Connexia -. Non era affatto scontato che i nostri interlocutori recepissero e, soprattutto, “sposassero” il nostro impegno a lungo termine nel creare valore condiviso per la comunità. Credo, inoltre, che questa comunione d’intenti abbia un significato ancora maggiore, se letta alla luce di quanto emerso proprio nelle ultime settimane nel mondo della comunicazione. Episodi deprecabili, che hanno evidenziato quanto occorra lavorare su cultura aziendale, attenzione ai temi etici e impegno del top management, in primis, nel valutare e intervenire in occasione di qualsiasi episodio che possa ledere la dignità o le libertà altrui».
Il Report di Sostenibilità di Connexia, scritto in ottemperanza agli standard GRI, ossia gli indicatori-chiave per la reportistica pubblica in merito a una gamma molto ampia di impatti ambientali, sociali e di governance, riporta tutte le azioni di beneficio comune messe a segno nel 2022, suddivise in 6 macro-capitoli, uno per ciascuno dei 6 SDGs dell’Agenda 2030 dell’ONU su un totale di 17 in cui Connexia ha deciso di convogliare i propri sforzi, nel tentativo di dare un contributo, per quanto possibile, concreto e duraturo nel tempo.
Nel dettaglio gli SDGs scelti sono: 1. Sconfiggere la povertà; 4. Istruzione di qualità; 5. Uguaglianza di genere; 8. Lavoro dignitoso e crescita economica; 10. Ridurre le disuguaglianze; 13. Lotta al cambiamento climatico. In un mix di «progetti interni» e, dunque, messi a segno da e per le proprie persone, e «progetti esterni», ovvero realizzati in collaborazione con i singoli clienti. Con una certezza su tutte: si è più forti quando si lavora insieme, collaborando per raggiungere obiettivi d’impatto comuni.
Ed è proprio con questo intento che, sempre nel 2022, è nata anche la nuova divisione dedicata alla sostenibilità a 360° e volta ad accompagnare i clienti in un percorso di trasformazione ambientale, sociale e di governance che possa posizionarli al meglio in un contesto sempre più sfidante.
«La nostra unità di consulenza è trasversale a tutte le aree di business di Retex e lavora a stretto contatto con gli altri team, Connexia incluso, per garantire una offerta completa e distintiva – specifica Zornitza Kratchmarova, Sustainability & ESG Advisory Director di Connexia e ESG Lead di Retex -. Lavoriamo per integrare le tematiche di sostenibilità nei business plan delle aziende. È questa la vera chiave di volta. Questione di etica, certo. Ma anche di business. Lo dice la finanza, lo dice il legislatore ma, soprattutto, lo dice il mercato. Con le nuove generazione non più disposte ad accettare compromessi su temi centrali come ambiente e DE&I».
E il 2023? Connexia lo affronta con rinnovata energia e tanti nuovi progetti in ambito sostenibilità, tra cui il calcolo della Carbon Footprint e la Certificazione per la Parità di Genere (UNI PdR 125:2022). E lo fa con Retex, con cui condivide in toto, per approccio e modalità di lavoro, l’etica applicata al business. «È stata proprio questa comune visione su temi come l’attenzione dedicata alle persone, al loro benessere psico-fisico, all’equilibrio vita-lavoro, alla crescita professionale e alla valorizzazione dei talenti che hanno portato Retex e Connexia a questa unione, che da anni genera valore, riportando al centro un’attenzione per i temi etici che oggi per noi è imprescindibile – commenta Fausto Caprini, CEO di Retex -. Il focus sulle aree ESG, sia all’interno dell’azienda sia come offerta consulenziale verso clienti e stakeholder, rappresenta una priorità per tutte le società che, come noi, credono che la crescita sostenibile passi da una coscienza comune e da un impegno concreto. In poche parole, fatti e azioni documentate e misurabili, in cui anche i nostri colleghi possano riconoscersi e contribuire».