Il viaggio infinito della mostra “I colori delle emozioni”
La magia dei colori del fotografo Roberto Gandoli è arrivata ad animare la cittadina di Vinovo (TO). Lo scorso 8 luglio, il Castello della Rovere ha fatto da cornice a un evento che ha unito l’arte della fotografia all’intrattenimento, creando per il pubblico presente un’atmosfera incantata.
La mostra fotografica “I colori delle emozioni” ha vissuto così una nuova tappa di un percorso iniziato a Milano nel settembre del 2022. La serata è stata introdotta dal Sindaco di Vinovo Gianfranco Guerrini e condotta dallo stesso Roberto Gandoli e da Jenny Cranco, Consigliera con delega alle Pari Opportunità della cittadina piemontese, presente anche nei panni di modella insieme alla figlia.
Gandoli, anima sensibile capace di cogliere con i suoi scatti le emozioni che risiedono nel profondo di ogni individuo, ha deciso di realizzare questo progetto in un periodo segnato dall’ombra cupa della pandemia prima e dal senso di inquietudine generato dal conflitto in Ucraina. «In quel momento tutti avevamo bisogno di trovare qualcosa che ci aiutasse a tirare fuori emozioni positive, donandoci la forza per andare avanti e per tornare a contemplare la bellezza di un cielo sereno», ci ha raccontato l’autore. Dalla maestosa scalinata del Castello sono scese 26 donne di tutte le età e per la prima volta un uomo.
«Persone comuni, non modelli professionisti, ognuno con la propria storia alle spalle. Hanno tutti sfilato portando la propria foto e incarnando con il proprio abbigliamento il colore, veicolo per esprimere l’anima e il desiderio di riportare in superficie qualcosa di bello rimasto sepolto in questi tempi difficili. Credo sia questa la bellezza di questo progetto che ogni volta si arricchisce di volti nuovi e di emozioni ed esperienze diverse. “I colori delle emozioni” si distingue proprio per la grande inclusività. L’unico requisito richiesto a chi partecipa è il volersi “aprire” davanti all’obiettivo. La persona si fa messaggio. Sono felicissimo che questa volta ci sia stato anche un uomo. Era la prima volta. Gli uomini talvolta incontrano una maggiore difficoltà a mostrare le proprie percezioni e a lasciare intravedere l’esperienza emotiva. È stato un esordio significativo».
Quella di Vinovo doveva essere la tappa conclusiva di questo viaggio, ma non sarà così. «Ormai questo progetto sembra vivere di vita propria e alimentarsi delle energie delle persone che vi prendono parte – ha detto Gandoli -. Siamo partiti da Milano, abbiamo proseguito a Torino, in primavera abbiamo toccato Olgiate Molgora in provincia di Lecco, in occasione della Giornata della Donna, e la settimana successiva siamo tornati a Milano, nei chiostri dell’Umanitaria. Successivamente, abbiamo partecipato al Fashion Show di Barolo a giugno e dopo Vinovo abbiamo all’orizzonte altre richieste per portare questa mostra. Credo che il segreto del successo di questa iniziativa risieda dell’autenticità, nel fatto che le persone siano catturate nella loro vera essenza. Tutti si sono “spogliati” del superfluo davanti all’obiettivo, interpretando il colore che hanno scelto e in cui si identificano. Ho lasciato grande libertà anche nella scelta degli abiti e dei messaggi da portare. Abbiamo lavorato sul trucco, inizialmente con il prezioso contributo di Anna De Zuani, artista e cara amica». Dalla mostra “I colori delle emozioni” è arrivato al pubblico, accorso numeroso, un messaggio di speranza, ma non solo. Nell’occasione, infatti, si è tenuta l’iniziativa “DOnnaMi – Donare per fare Rinascere”, un’esposizione di opere d’arte per la raccolta fondi in favore della lotta contro l’endometriosi. Per l’occasione il Gruppo Culturale Artisti di Via Bagutta ha messo a disposizione le opere di ventisette pittori che hanno donato quadri sul tema della donna e del colore. I fondi raccolti sono stati destinati all’Associazione “La Voce di una è la Voce di tutte”.
Le foto della gallery sono a cura di Lavinia Quagliotti