E-Next: l’e-commerce “disegna” il suo futuro
Ieri in prima visione su OltreLaMedia.tv
È stato proposto in prima visione ieri, e resterà disponibile sulla piattaforma di OltreLaMedia.tv il video dedicato alla seconda edizione di “E-Next: il futuro dell’e-commerce”. L’evento, che si è tenuto a Milano presso Fabbrica di Lampadine, è stato organizzato da Oltre La Media Group e Touchpoint per accendere i riflettori su quello che, numeri alla mano, rappresenta il primo driver di crescita dell’economia italiana.
I protagonisti della industry del commercio elettronico e del digital retail ci hanno accompagnato in un viaggio pensato per aiutare il pubblico a orientarsi nello scenario attuale e a prepararsi per cogliere le sfide di domani. E sono molteplici le sfide di un settore che guarda al futuro manifestando la volontà di essere innovativo, sostenibile e soprattutto human-centered.
Sul palco si sono alternate diverse realtà che attraverso focus verticali sono andate a comporre un mosaico utile a raccontare a 360° l’evoluzione del settore.
Ad aprire l’evento, l’intervista di scenario del Direttore di Touchpoint Andrea Crocioni a Stefano Cini, Head of Consumer & GeoMarketing Intelligence di Nielsen IQ, che nel suo intervento ha messo in evidenza come la digital transformation rappresenti un fenomeno complesso con una componente visibile, come il commercio elettronico, e una componente meno evidente, come l’influenza digitale sulla relazione tra consumatori, marchi e negozi fisici.
Questa trasformazione è ormai un fenomeno di massa, con il 90% degli italiani connessi. Ha portato a un cambiamento nel ruolo dei punti vendita, con una diminuzione del webrooming e un aumento dello showrooming, il che richiede revisioni significative in termini di metrature, location, assortimento, servizi e assistenza in negozio. L’e-commerce è diventato un canale alternativo o complementare all’offline, con il 50% degli utenti internet italiani che ha fatto almeno un acquisto online. Questo cambiamento ha portato a una maggiore: pressione sui margini, richiesta di contenuti di servizio e personalizzazione delle esperienze di acquisto.
Cini ha sottolineato come il livello di maturità digitale sia strettamente legato alle singole categorie merceologiche e sia variabile da Paese a Paese. Ad esempio, nel mondo dell’Elettronica, in Italia il peso dell’e-commerce è del 26%, mentre nel Regno Unito è del 63%. Nel Largo Consumo, in Italia è intorno al 3%, mentre nel Regno Unito è vicino al 12%. Due fattori interessanti da considerare sono l’effetto spillover, che riguarda il trasferimento di esperienze e influenze digitali da un settore all’altro, e il fatto che i driver d’acquisto variano a seconda della categoria merceologica, con l’importanza della convenienza di prezzo nell’Elettronica e della convenience/comodità nel Largo Consumo. Guardando all’e-commerce nel Largo Consumo, in Italia ha conosciuto una crescita notevole durante la pandemia ma non ha raggiunto quote esplosive come in altri Paesi come il Regno Unito o la Francia.
Tuttavia, Cini ritiene che sottostimare il peso dell’e-commerce in questo settore basandosi solo sulla quota attuale di mercato sia un errore. Le nuove generazioni, essendo native digitali, aumenteranno la quota in modo strutturale con il passare del tempo. Attualmente, l’e-commerce non è per tutti, ma ha trovato un target di consumatori che lo desiderano.
Per migliorare la penetrazione dell’e-commerce nel Largo Consumo, è necessario considerare tre variabili chiave: penetrazione, frequenza e scontrino medio. La penetrazione in Italia è buona, ma il problema è rappresentato dai clienti abituali (repeaters) che fanno acquisti online meno frequentemente rispetto ad altri Paesi.
Per cambiare il panorama dell’e-commerce nel largo consumo, come ha chiarito l’Head of Consumer & GeoMarketing Intelligence di Nielsen IQ bisogna offrire valore attraverso una migliore user experience digitale, anziché competere solo sui prezzi. Cini in chiusura ha poi esplorato il ruolo dell’AI nello sviluppo dell’e-commerce: sarà un alleato importante nella trasformazione digitale del retail. Sarà in grado di integrare dati delle carte fedeltà con le caratteristiche dei prodotti, offrendo scaffali digitali personalizzati basati sui profili degli acquirenti. Inoltre, l’IA accelererà il fenomeno del retail media, consentendo ai brand di offrire contenuti rilevanti nei contesti e momenti giusti per influenzare e completare gli acquisti online in un mercato sovraffollato di contenuti.
Nel corso della mattinata di lavori hanno portato la loro testimonianza: Riccardo Antonicelli ed Elisa Buratto, rispettivamente Media Director di Caffeina ed E-commerce Manager di Garmont, Diego Nebuloni, Head of New Business di Awin, Andrea Cannizzaro, Founder & CMO di Shibumi Group, Giampaolo Cardia, Responsabile E-commerce & Ecosistemi di Pagamento di Cofidis, Viola Potenza, Key Account Manager e Digital Climate Solutions di Carbonsink, Davide Bonavida, Attention Stategist – Manager South Europe and Benelux di Neurons, Roberto Addeo, Head of E-commerce di Havas Media Network, Giorgio Pagliara, CEO di Spoki, Aurelio Tonachini e Rossana Catalano, rispettivamente Country Manager di Connectif.ai ed E-commerce Specialist di Carpisa.
Gli interventi “verticali” sono stati completati da due tavole rontonde.
La prima, intitolata “Dall’E-commerce all’AI-commerce”, ha trattato i temi dell’IA applicata al mondo del digital retail. Si sono confrontati sull’argomento Luca Altieri, VP Marketing & Communication IBM Technology Europe and Middle East Africa, Alessandro D’Aquila, Chief Digital Officer di Nove25, Alexio Cassani, Chief Technology Officer di Cortilia e Roberta Ligossi, CEO & Co-Founder di TA-DAAN e finalista Premio GammaDonna 2023.
La seconda tavola rotonda, che ha chiuso la mattinata di lavori, è stata focalizzata sul tema “Think Global, Act Local” e ha visto come relatori: Alberto Maglione, Vicepresidente di Talea Group, Stefano Perotti, E-commerce Manager di Nintendo Italia, Beatrice Donella, E-commerce Manager di Ethos Profumerie, e Mattia Vanini, Vicepresidente di Autotorino.