Comunicare Domani: “Il futuro non è più quello di UNA volta”
Il 15 novembre all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia
Il 15 novembre dalle ore 16 presso l’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia si terrà Comunicare Domani, evento annuale organizzato dal Centro Studi UNA. Quest’anno l’obiettivo principale è quello di analizzare la comunicazione del futuro, considerando che il futuro “non è più quello di una volta”.
Gli investitori si trovano ad affrontare nel quotidiano decisioni sempre più complesse e in questo contesto la comunicazione assume un ruolo strategico. Per questo, Comunicare Domani esaminerà le implicazioni della situazione economica attuale sui clienti e sugli investimenti, dando un particolare rilievo al ruolo della comunicazione, che, se gestita con coraggio e creatività, diventa cruciale per superare le sfide e proiettarsi verso un futuro promettente e fiducioso.
Ad aprire i lavori sarà Davide Arduini, presidente di UNA, che farà gli onori di casa introducendo il panorama della Industry, per poi entrare nel vivo dell’evento con diversi panel, fra cui “Futuro da paura. Ipotesi sul mondo che verrà” con Roberto Paura, Presidente dell’Italian Institute for the Future; “Mindtech.
La tecnologia forgia la nostra immaginazione” condotto da Massimo Temporelli, Presidente e Co-Founder di The FabLab; “Il futuro dell’AI” guidato da Stefania Siani, Presidente ADCI e CEO and Chief Creative Officer di Serviceplan Italy; “Creatività 2024” con Davide Boscacci, consigliere UNA e Chief Creative Officier di Accenture Song Italy. In conclusione, le previsioni media a cura del Media Hub UNA, presentate dalla portavoce Federica Setti, Chief Research Officer di GroupM.
«Comunicare Domani è un appuntamento importante per conoscere le previsioni nel campo della comunicazione e quali saranno i trend futuri e per affrontare con coraggio uno scenario in continua evoluzione – afferma Marianna Ghirlanda, Presidente del Centro Studi UNA -. Dopo gli avvenimenti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi, per molti il futuro è motivo di timore, per altri, invece, è simbolo di speranza: diventa dunque essenziale per noi addetti ai lavori scoprire ciò che ci riserva».