The Wom e Webboh sensibilizzano la GenZ contro la violenza di genere
Da Mondadori Media contenuti ad hoc sul tema
Mondadori Media attraverso i suoi brand rivolti alla Gen Z, Webboh e The Wom, ha veicolato una serie di attività e contenuti volti a sensibilizzare e comprendere il punto di vista dei più giovani sul tema della violenza di genere in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre).
Webboh Lab, il primo osservatorio permanente dedicato alla Gen Z, ha condotto una instant survey sul tema della violenza sulle donne: dalle 8.000 risposte di ragazze di età compresa tra i 12 e i 20 anni è emerso che l’83% delle giovanissime italiane, interrogate sulle cause dei comportamenti violenti di genere, ritiene che il motivo principale sia rappresentato dal contesto culturale in cui vivono quotidianamente.
Dalla ricerca emerge che, nella percezione delle ragazze, esistono almeno cinque profili di uomo violento: i Self absolver (43%), ovvero coloro che hanno continue giustificazioni per comportamenti violenti, riflettendo una cultura che li perpetua; i Medievali (19%), che hanno un legame con i ruoli di genere radicati e le dinamiche familiari; gli Amplifiers of violence (17%), che vivono l’aggressività come eco delle cattive notizie dei media sulla violenza del mondo che li circonda e l’impatto sulla società; gli Underpressured (12%), rappresentati da coloro che lottano contro lo stress personale e la pressione familiare; i Deresponsabilizzati (9%), che imputano agli squilibri di potere e dei ruoli di genere la causa della loro violenza.
I due brand editoriali rivolti alla Gen Z hanno pubblicato, per l’occasione, un palinsesto fitto di contenuti social e web per sensibilizzare l’audience sul tema della violenza di genere, offrendo strumenti utili sia da un punto di vista pratico, come i numeri d’emergenza, sia da un punto di vista culturale per aiutare a prevenire e combattere il fenomeno, coinvolgendo le giovani generazioni.
In particolare The Wom, il brand 100% inclusivo nato con la volontà di sensibilizzare e supportare il cambiamento e che propone quotidianamente sia sul sito sia sui profili social articoli, video e approfondimenti, ha veicolato un editoriale dedicato, contenuti informativi, poesie, eventi e chiamate all’azione, e un carousel Instagram illustrato ispirato alle storie vere di donne e alle loro paure che ha stimolato più di 2.000 persone a raccontarsi pubblicamente, raccogliendo oltre 130.000 like.
Insieme a Sorgenia, è stato realizzato un contenuto di sensibilizzazione articolato in piccoli suggerimenti su cosa fare nel caso in cui ci si trovasse accanto a una persona che sospettiamo possa essere vittima di violenza. Il progetto, legato alla campagna #sempre25novembre di Sorgenia, mira a tenere alta l’attenzione su questa emergenza sociale tutti i giorni dell’anno e non solo il 25 novembre.
The Wom ha pubblicato anche contenuti in partnership con l’associazione DonneXStrada con la campagna “La violenza non è solo fisica ma…”, allo scopo di illustrare i vari tipi di violenza, sia psichica sia fisica. L’iniziativa ha riscontrato grande successo tra le follower, grazie anche alle video interviste a 3 attiviste dell’associazione che hanno toccato temi quali la violenza di genere, i metodi per difendersi da aggressioni e violenze psicologiche e le modalità con cui è possibile aiutare le vittime di violenza.
Webboh, in particolare, ha scelto di dare visibilità al numero anti-violenza e stalking 1522, pubblicando sulle sue Story Instagram – ogni giorno, per una settimana alle ore 15.22 – il messaggio: “Quando ne hai bisogno, chiama: è importante”.
Inoltre, ha provveduto a diffondere il decalogo della Polizia di Stato che può aiutare a riconoscere una relazione tossica. Il motto scelto da Webboh per sensibilizzare l’argomento “Questo non è amore” ha trovato riscontro tra i suoi follower con più di 150.000 like e più di 5.000 salvataggi del post.
The Wom e Webboh sostengono DonneXStrada, l’associazione no profit che offre un aiuto alle vittime di violenza, promuove il cambiamento della società, fornisce supporto legale e psicologico alle vittime, lavora per la prevenzione e che, inoltre, ha creato una rete di 150 punti viola – luoghi sicuri per le donne dove poter chiedere aiuto – in tutta Italia.