Unilever apre una gara media globale
In Italia billing da circa 30 milioni di euro
Unilever, la multinazionale anglo-olandese con un portafoglio di 400 marchi leader nei settori alimentare, delle bevande, dell’igiene e della casa, ha annunciato l’avvio di una competizione a livello mondiale per la strategia media e buying.
Sin dal 2021, Mindshare, parte di GroupM, è stata il partner chiave di Unilever per la strategia media, lavorando su importanti mercati, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’Irlanda e l’Italia, dove la spesa pubblicitaria della società ammonta a circa 30 milioni di euro.
Mindshare opera anche in altri mercati strategici come le Filippine, la Thailandia, il Vietnam, il Sud-Est asiatico, l’Asia meridionale, i Paesi Bassi, il Belgio, la Svezia, i Paesi nordici, la Polonia, l’Europa orientale e l’Irlanda. L’agenzia gestisce la pianificazione e l’acquisto dei media anche in Cina, dopo una revisione nel 2020. Attualmente, Mindshare copre circa l’80% della spesa pubblicitaria complessiva di Unilever.
Oltre a Mindshare, altri tre grandi gruppi – Omnicom, Havas e IPG – gestiscono il business in altri mercati, contribuendo alla diversificazione e alla copertura globale delle attività di comunicazione della multinazionale.
Unilever ha cambiato la sua struttura organizzativa nel 2022 per combinare meglio il brand e il marketing delle prestazioni e trovare un approccio full-funnel per massimizzare l’impatto delle sue iniziative di marketing.
La scelta di avviare una gara per la strategia media e buying riflette infatti la costante ricerca di Unilever di garantire le migliori partnership con le agenzie media come affermato da un portavoce di Unilever alla testata Campaign: «la competizione in corso è parte del processo periodico di revisione, mirato a garantire le migliori partnership con le agenzie media».
Unilever ha chiuso il 2022 con un utile netto in aumento del 26% a 7,6 miliardi di euro. Nel periodo il fatturato totale è salito del 9% attestandosi a 60,1 miliardi di euro mentre l’utile operativo è aumentato dello 0,5% a 9,7 miliardi di euro.