Gli acquisti digitali trainano la crescita del settore travel in Italia
L’E-commerce vale 20,4 miliardi di euro nell’ospitalità e sfiora i 17 miliardi nei trasporti (rispettivamente il 56% e il 71% del totale online + offline)
Il Turismo in Italia continua il suo percorso di rapida ripresa: il comparto ricettivo ha raggiunto quota 36,6 miliardi di € nel 2023 e si stima potrà proseguire la sua crescita anche nel 2024, arrivando a un totale compreso tra i 37,2 e i 41,2 miliardi di euro. Nell’arco di 4 anni l’E-commerce ha aumentato di 12 punti la propria incidenza: nel 2023 il canale digitale vale 20,4 miliardi, ossia il 56% del totale (online + offline) del comparto.
Anche i trasporti dimostrano il pieno recupero dalla pandemia, raggiungendo un totale di 23,8 miliardi di euro nel 2023 e una previsione di crescita del 12% (6% nello scenario pessimistico, 18% in quello ottimistico) per il 2024. Anche in questo caso è la componente digitale a trainare il settore: con un totale di 16,9 miliardi di euro, nel 2023 oltre 7 euro su 10 spesi nell’ambito dei trasporti (71%) derivano infatti dall’e-commerce.
«Il turismo ha retto il colpo degli ultimi avvenimenti e con il 2023 possiamo finalmente affermare la definitiva ripresa del settore dopo anni di sfide. Il revenge travel, quello spirito di rivalsa che avrebbe dovuto portare a viaggiare molto di più rispetto al pre-pandemia, è stato frenato solo in parte da guerre e tassi di inflazione, grazie anche a una sempre più diffusa capacità di garantire forme di flessibilità che hanno agevolato i viaggiatori», dichiara Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Travel Innovation.
Questi alcuni dei dati emersi dalla decima edizione dell’Osservatorio Travel Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, presentati in occasione del convegno “Travel Innovation Day 2024. Prossima fermata: sviluppo sostenibile” insieme alla ricerca dell’Osservatorio Business Travel, svolta in partnership con il Center for Advanced Studies in Tourism (CAST) dell’Università di Bologna.
Il turismo organizzato in Italia vive un forte rimbalzo rispetto al 2022 con i valori che tornano in linea con quelli pre-pandemia: il comparto del tour operating cresce del 40%, mentre quello delle agenzie di viaggio del 26%. Nel 2023 il mercato dell’ospitalità ha superato i livelli pre-covid, arrivando a valere quasi 37 miliardi di euro (+10% rispetto al 2019 e +13% sul 2022).
Per quanto riguarda le prenotazioni, il canale diretto rimane prevalente. In particolare, tornano a crescere di più quelle tramite online booking tool su sito o app (22%) a discapito delle dirette tramite e-mail, telefono e di persona (33%). In leggero aumento anche il transato tramite online travel agency (OTA) e altri intermediari online (34%).
La sostenibilità oggi rappresenta un ambito di intervento imprescindibile: la quasi totalità degli attori dell’ospitalità sta mettendo in atto azioni in questa direzione (come l’uso di prodotti a ridotto impatto ambientale, l’efficientamento energetico degli impianti e la predisposizione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici).
L’innovazione passa anche dall’Intelligenza Artificiale: le strutture (specialmente quelle alberghiere) indicano di utilizzarla soprattutto per analizzare ed elaborare i dati e per fornire informazioni ai clienti in modo automatizzato. Il mercato della mobilità turistica nel 2023 ha superato del 9% i valori del 2019, per un totale di 23,8 miliardi di transato.
Rispetto al 2022 è cresciuta la componente E-commerce che vale oggi 16,9 miliardi, pari al 71% del mercato, trainata dalla ripresa dei voli aerei (grazie al ritorno del turismo internazionale, ma anche per una forte spinta inflattiva). Quanto ai canali di vendita, si confermano predominanti le prenotazioni digitali dirette che pesano ben l’86% del valore E-commerce, rispetto al 14% di quelle intermediate.
Il notevole aumento di interesse per le esperienze all’aria aperta ha portato oggi il solo mercato di tour e attività outdoor a sfiorare il miliardo di euro, pur rappresentando solo circa un quinto del mercato complessivo delle esperienze (che include anche quelle indoor come visite ai musei o i tour nelle città d’arte).
Focalizzandoci sulle caratteristiche del mercato degli operatori di esperienze outdoor (sia liberi professionisti che organizzazioni più strutturate), le prenotazioni dirette sono la maggior parte (68%).
Tuttavia, si va velocemente rafforzando anche l’intermediazione online da cui oggi passa il 16% del valore transato.
Infine, non mancano anche nel caso delle esperienze, strumenti di flessibilità come la possibilità di cancellazione gratuita, offerta dalla maggior parte degli operatori (84%), perlopiù fino a uno o due giorni prima dello svolgimento.
«Nel 2023 la spesa delle imprese italiane nel segmento business travel supera i 21 miliardi di euro e torna sopra i livelli pre-pandemia – commenta Andrea Guizzardi, Direttore dell’Osservatorio Business Travel -. In anticipo di 2 anni rispetto alle prime proiezioni fatte dai travel manager nel 2020. Al contrario, il numero di trasferte resta ancora distante dai livelli del 2019: una forbice che evidenzia il ruolo cruciale delle dinamiche inflattive negli ultimi anni».