Richmond Italia compie 30 anni e chiude il 2023 in crescita del 20%
Sono 25 gli eventi in calendario nel 2024
Inizia un anno davvero speciale per Richmond Italia (richmonditalia.it), azienda specializzata nell’organizzazione di eventi e forum B2B con uffici a Milano, Londra, Basilea e New York, che nel 2024 festeggia i suoi primi 30 anni di attività. Oltre 700 gli eventi organizzati nel Bel Paese in questi primi 30 anni di storia con un fatturato che nel 2023 è aumentato del 20% toccando quota 8 milioni di euro.
«In tutti questi anni abbiamo fatto incontrare generazioni di dirigenti, aiutandoli a capire il presente e anticipare il domani. Per questo abbiamo deciso di trasformare il nostro anniversario in un momento non canonico di festa e restituzione di tutto quello che abbiamo ricevuto» spiega Claudio Honegger, Amministratore Unico di Richmond Italia.
L’azienda chiude un 2023 fatto di 22 eventi che hanno interessato 17 mercati di riferimento. A prendervi parte sono stati 2.973 manager, una crescita del +19% rispetto ai 2.493 del 2022. Aumentano anche le aziende espositrici che sono state 1.009 (+27,5%), i business meeting preorganizzati, 24.731 rispetto ai 17.521 del 2022 (+41%) con 647 conferenze e sessioni di formazione (+6%).
Di pari passo cresce il fatturato di Richmond Italia che nel 2023 ha raggiunto gli 8 milioni di euro con una crescita del 20% rispetto all’anno precedente. Il 2024 di Richmond Italia vede in calendario 25 eventi tra cui spicca la grande novità del Richmond AI business forum che si terrà dal 3 al 5 luglio a Gubbio in provincia di Perugia.
La celebrazione del trentennale coprirà l’intera stagione di eventi, per l’occasione è stato presentato il nuovo logo ed è stata avviata la partnership con Giulia Caruso, artista internazionale che ha esposto a Parigi, Miami, Milano, Firenze e Ibiza.
«In tutti questi anni abbiamo fatto incontrare generazioni di dirigenti, aiutandoli a capire il presente e anticipare il domani – prosegue Honegger -. Per questo abbiamo deciso di trasformare il nostro anniversario in un momento non canonico di festa e restituzione di tutto quello che abbiamo ricevuto. Ospiteremo nei nostri spazi di lavoro e di comunicazione il lavoro dell’artista Giulia Caruso. Le sue donne portano gioia, colore, passione e resilienza, tutte cose che mi pare oggi ci servano come ossigeno. Perché l’arte? L’arte è sempre uno specchio della società. Ed è spesso anche un laboratorio di futuro, anche se non sempre un artista può sapere dall’inizio dove lo condurrà la sua ricerca. Questo margine di indeterminazione è affascinante e calzante rispetto alle sfide in corso nei mercati».