Linkontro 2024: il futuro del Largo Consumo al tempo dell’IA

L’intelligenza artificiale sta ridefinendo il panorama tecnologico e sociale con velocità e profondità straordinarie. Una rivoluzione che sta già impattando su imprese, persone e consumi, aprendo nuove opportunità e sfide. Di questo si è parlato sabato 18 maggio in occasione della giornata di chiusura de Linkontro 2024, evento organizzato da NIQ al Forte Village di Santa Margherita di Pula. Ad aprire i lavori Sara Bernardini, Professoressa alla Royal Holloway University of London, che ha offerto alla platea della manifestazione una “prospettiva accademica” sul tema.

«Una decina di anni fa, l’IA aveva difficoltà a catalogare oggetti e a comprendere il linguaggio naturale, ora ha superato l’uomo in molti ambiti», ha spiegato. Nella sua panoramica Bernardini ha messo in evidenza il rapido sviluppo dell’AI generativa dal 2019 a oggi, mettendo in evidenza le sue applicazioni nella creazione di nuovi contenuti e nella comprensione del linguaggio naturale. «Il 2024 segna l’era dell’IA multimodale, con modelli che sono in grado di integrare immagini, audio e testo», ha aggiunto. Nonostante i progressi, rimangono sfide significative, inclusa la necessità di migliorare il ragionamento astratto e l’elaborazione di informazioni in nuovi contesti. Bernardini ha enfatizzato anche l’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, in particolare nelle service operations e nel marketing sales, mettendo in evidenza però i rischi legati alla privacy e ai pregiudizi e agli stereotipi inglobati nei sistemi di IA. «Nonostante questi problemi, l’intelligenza artificiale rimane una tecnologia trasformativa capace di generare prosperità. Tuttavia, è essenziale avviare un dialogo che non sia confinato agli esperti tecnici, ma che includa anche la società civile e il settore produttivo», ha detto in chiusura d’intervento la studiosa.

«L’IA è una storia che risale al 1956, non è una novità. Non è tanto una rivoluzione, ma una evoluzione esponenziale», ha sottolineato Stefano Galli, Chairman de Linkontro. Nel suo speech, Galli si è focalizzato sull’impatto dell’intelligenza artificiale su vendite, marketing e customer experience, evidenziando la crescente richiesta dei consumatori di avere comunicazioni personalizzate e suggerimenti d’acquisto basati su IA. A confermarlo i numeri: il 76% dei consumatori chiede un’interazione che sia “su misura”, mentre il 63% di questi è predisposto ad accettare un consiglio da un chatbot evoluto quando deve comprare qualcosa.

«I processi di acquisto saranno condizionati sempre di più dall’IA – ha detto Galli -. Questa tecnologia inciderà anche sull’innovazione, sulla sua velocità, sulla varietà di opzioni e nella generazione di idee disruptive. Quando viene utilizzata in comunicazione l’intelligenza artificiale raddoppia la produttività e la soddisfazione finale del cliente. Chi arriverà prima avrà dei vantaggi a livello competitivo. Tuttavia, utilizzare l’IA richiede accuratezza dell’output, per evitare “allucinazioni”, e garanzie di sicurezza e protezione dei dati».

Metteo Bonù, Food Industry Lead di NIQ Italia, ha portato sul palco una riflessione sul futuro del digital commerce, puntando la lente sul processo di ibridizzazione dei comportamenti di consumo. «Dopo una fase in cui retail ed e-commerce sono andati avanti come due linee parallele, nel 2018 si è aperta una fase “omni”. Per comprendere quello che succederà è indispensabile  osservare il mondo che ci circonda per avere una prospettiva più ampia. È essenziale allargare lo sguardo e guardare oltre il settore del commerce digitale, consapevoli che le vendite influenzate dal digitale sono da quattro a otto volte superiori rispetto a quelle strettamente digitali. Dobbiamo confrontarci con nuovi “store” e sviluppare nuovi metodi per misurarli. In uno scenario altamente frammentato, è cruciale, inoltre, investire nelle persone per prepararle al cambiamento», ha concluso.

 

 

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