Intelligenza artificiale e formazione, una sfida da accogliere senza paura: la XXII Giornata di Formazione Asfor a Torino
Nel biennio 2022-2023 gli investimenti sull’intelligenza artificiale in Italia sono aumentati del 52%, raggiungendo i 760 milioni nel 2023. Di questi il 90% proviene dalle grandi imprese, mentre le piccole e le piccolissime non hanno ancora gli strumenti per sviluppare le competenze necessarie. A dirlo, sono i dati presentati durante la 22 esima "Giornata della Formazione Manageriale", organizzata il 19 giugno scorso a Torino dall'Associazione italiana per la formazione manageriale (ASFOR).
L’importante appuntamento torinese è stato ospitato dal Campus Cottino Social Impact, partner dell’iniziativa con Istud Business School e SAA School of Management.
Con una riflessione sulla doppia natura dell’IA vista dal dibattito pubblico come <<opportunità o minaccia>>, ha aperto i lavori il presidente dell’Asfor, Marco Vergeat: << Negli Stati Uniti vengono investiti 270 miliardi ogni anno, in Cina 80>>, ha sottolineato Vergeat, per il quale <<la partita vera è tra questi due attori>>, mentre <<l’Europa rimane indietro>>, esattamente come è già successo ai tempi della nascita dei social.
Il presidente Asfor si è chiesto quindi come potrà il continente europeo attrezzarsi per arginare <<uno sviluppo fuori controllo dell’IA>>, restando fedeli al detto che indica gli Stati Uniti innovatori, la Cina esecutrice e l’Europa regolatrice. Seconda domanda posta da Vergeat ai relatori: <<Può la normativa stare al passo dello sviluppo tecnologico?>>.
Com’era immaginabile, i relatori intervenuti alla giornata di studio hanno risposto di no, ciascuno dalla propria prospettiva professionale e di studio.
Sulla velocità di sviluppo dell’intelligenza artificiale, irraggiungibile per qualsiasi processo normativo, si sono confrontati Cristina Di Bari, Presidente Cottino Social Impact Campus, Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino, poi Riccardo Petrignani, Amministratore Delegato SAA School of Management, Don Luca Peyron, docente di Teologia Università Cattolica del Sacro Cuore e coordinatore del Servizio per l’Apostolato Digitale di Torino; a seguire Luca Egitto, Research fellow Information ISLC-Information Society Law Center, quindi Alberto Ferraris, professore ordinario in Economia e gestione delle imprese dell’Università di Torino, Monica Poggio, CEO Bayer Italia, Giuseppe Rizzo, responsabile del programma di ricerca AI4People LINKS Foundation, Marella Caramazza, direttore Generale dell’ISTUD Business School e Board Member Cottino Social Impact Campus, Tommaso Agasisti, Associate Dean for IPA Institutions and Public Administrations PoliMi GSOM-Graduate School of Management e Consigliere ASFOR, David Bevilacqua, Former CEO Ammagamma e per finire, Fortunato Costantino, direttore Risorse Umane, Affari Legali & Corporate di Q8 Italia Spa.
Un altro importante tema sollevato durante i lavori è quello dell’integrazione tra capitale umano e intelligenza artificiale, una convivenza che potrebbe spaventare i più, ma che al contrario deve essere abbracciata, a patto che vengano riscoperti alcuni lati peculiari del manager, come ribadito da Vergeat.
Il presidente dell’Asfor ha chiuso la ventiduesima Giornata di formazione manageriale lanciando ai partecipanti una domanda che è anche un’esortazione a restare ottimisti: <<Possiamo avvalerci di strumenti come l’Ia per contribuire alla produzione, ma chi accenderà la passione delle persone? Lo può fare solo la formazione. Questa è la differenza tra funzionare ed esistere, i viventi non sono degli aggregati, le macchine sì. Dobbiamo riconoscere la nostra natura di organismi e non aggregati, questa è la sfida, non dobbiamo avere paura, L’intelligenza artificiale ci pone una questione, che è quella del fine, se il fine continuerà ad essere sempre e solo l’utile abbiamo già perso>>.
Chiusa la parte seminariale della mattinata torinese, la seconda ha visto come protagonista Alessandro Goppion, presidente e Ad di Goppion Technology, premiato con l’Asfor Award for Excellence, il riconoscimento istituito da per celebrare l’eccellenza nel campo dell’imprenditoria e del management.
Nato nel 2013, il premio è andato quest’anno a Goppion per <<la portata innovativa della sua visione>>, che ha permesso all’azienda di posizionarsi ai vertici di un settore che impone di coniugare la competenza meccanico-ingegneristica con una profonda conoscenza del patrimonio artistico-culturale e con una sensibilità estetica adeguata al valore delle opere in esposizione.