A INDA i primi Stati Generali dell’Influence Economy tracciano la strada per il futuro

I 100 protagonisti hanno co-creato un manifesto in 12 punti, nato per essere messo a disposizione di tutti gli addetti ai lavori, in primis l’AGCOM. A Camilla “Camihawke” Boniardi, Giulia Lamarca e Tommaso Cassissa i tre speciali awards Influence, Identity e Innovation

Si è svolto lo scorso 20 giugno a Milano INFLUENCE DAY – INDA, l’appuntamento dedicato all’Influence Economy, un settore che ormai in Italia vale oltre 320 milioni di euro e che alimenta un comparto con più di 350.000 professionisti occupati, principalmente giovani.

L’evento ha voluto da un lato capire come l’Intelligenza Artificiale stia impattando sulla Influence Economy e dall’altro come brand e creator operano per attirare l’attenzione di utenti e community. Cento ospiti selezionati tra creator, talent agency, aziende e istituzioni (gli INDA100), si sono riuniti presso il Talent Garden Calabiana per dare vita ai primi Stati Generali dell’Influence Economy, partecipare al più grande brainstorming collaborativo mai realizzato e plasmare un manifesto dedicato a questo mondo. Conduttori dell’appuntamento Federico Ferrazza, Direttore di Wired, e Alessia Tarquinio, giornalista di Sky.

12 screenshot sviluppati anche grazie all’Intelligenza Artificiale che nascono per essere punti fermi nel futuro del comparto e che saranno messi a disposizione del tavolo tecnico dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) previsto fra qualche settimana, quando si discuterà su nuove regole per influencer e creatori di contenuti digitali.

Ideato da FLU con il supporto di ALL Communication per la produzione e l’organizzazione (entrambe unit di Uniting Group) e sostenuto da Lenovo e Intel in qualità di Main Partner, INFLUENCE DAY ha visto la presenza di tanti nomi di primissimo piano: dai talent Vincenzo “La fisica che ci piace” Schettini, Riccardo “Rick DuFer” Dal Ferro, Tommaso Cassissa, Gabriele Vagnato, Camilla “Camihawke” Boniardi, Martina Socrate, Emanuele Ferrari, Luca Gervasi, Elisa Maino; alle importanti presenze istituzionali di Paolo Lupi (Vice Direttore Direzione Servizi Media AGCOM), Massimiliano Dona (Presidente Unione Nazionale Consumatori), Giulia Pastorella (Vicepresidente e Deputata di Azione in Commissione Trasporti Poste e Telecomunicazioni), Valentina Barzotti (Capogruppo M5S Commissione Lavoro Camera dei Deputati), Gabriele Ferrieri (Presidente ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori), Layla Pavone (Coordinatrice Board Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale Comune di Milano) e Alessia Cappello (Assessora allo Sviluppo Economico e alle Politiche del Lavoro Comune di Milano).

In sinergia con i tavoli di lavoro, INDA è stato teatro di un’agenda ricca di momenti e contenuti di alto livello come gli approfondimenti sulla Creator Economy a cura del Politecnico di Milano e la presentazione in anteprima della ricerca di BVA Doxa – FLU “Il consumatore e gli influencer: una relazione da approfondire”.

Spazio poi a un momento di celebrazione, con tre speciali awards consegnati ai talent Camilla “Camihawke” Boniardi, Giulia Lamarca e Tommaso Cassissa, premiati per aver saputo interpretare al meglio rispettivamente i concetti di Influence, Identity e Innovation, realizzando campagne in collaborazione con brand e aziende e sviluppando un nuovo modo di comunicare.

«L’Influence Economy è un’industria che secondo gli ultimi dati di UPA nel 2023 ha generato oltre 320 milioni di euro in Italia – ha dichiarato Giancarlo Sampietro, Chief Business & Innovation Officer di Uniting Group e Founder & CEO di FLU -. La stima di crescita nel nostro Paese è double digit per i prossimi 2 anni mentre è previsto un valore nel mondo di 24 miliardi di euro a fine 2024. Di fronte a un fenomeno così importante abbiamo visto svilupparsi un dibattito poco informato e competente e abbiamo sentito la necessità insieme a tanti altri stakeholder di provare a “ribaltare il tavolo”. Con INDA abbiamo raggiunto un traguardo importante per noi, ma anche per tutto il mercato. Aver messo a disposizione di addetti ai lavori, media e istituzioni un manifesto co-costruito insieme a tutti i principali stakeholder di questa economia è un grande passo verso un mercato più maturo, solido e pronto a nuove sfide. Durante la giornata abbiamo dibattuto sul concetto d’influenza, fatto chiarezza sull’identità e segnato la strada verso un settore che fino a oggi ha avuto poca rappresentanza verso l’opinione pubblica. Siamo certi che il futuro dell’Influence Economy sarà sempre più prolifico e rappresentato con professionalità, competenze, responsabilità».

Tanti i partner che hanno deciso di supportare INFLUENCE DAY come MSL e Assoinfluencer (Supporting Partner), Plesh e Colla Studio (Technical Partner), oltre a Birra Moretti, Santa Margherita e Wami (Networking Partner) e al Media Partner dell’evento Wired, testata di Condé Nast, che ha curato il taglio editoriale dell’intera iniziativa.

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