La visione sostenibile di Swan & Koi SB
Premio Agenzia Indipendente dell’Anno ai Touchpoint Awards Engagement 2024
Swan&Koi, Società Benefit dal 2020, che ha aperto il 2024 evolvendo, pioniera fra le agenzie italiane, in azienda certificata B Corp, si è aggiudicata il Premio Agenzia Indipendente dell’Anno ai Touchpoint Awards Engagement 2024. Ne abbiamo parlato con Gaia Zavoli, CEO & Creative Director, Gianna Terzani, Founder & CSO, e Rossella Sciolti, Legal & ESG Specialist dell’agenzia, che rispondono all’unisono.
Un riconoscimento che ha voluto valorizzare la vostra scelta di un preciso business model: qual è stata per voi la spinta?
Come sempre sono i tempi che premono, i contesti sociali ed economici che cominciano a dare segnali di cambiamento, che ci inducono a decisioni che via via ci diventano sempre più indispensabili. Una spinta che dall’esterno poi diventa esigenza quasi fisica di dinamicizzare, interiorizzandolo, quel cambiamento. Partendo, nel nostro caso, da un presupposto: la comunicazione è un asset molto potente. Complesso, da maneggiare con cautela ma con decisione. Che vive di intuizioni ma non di improvvisazioni. È un mestiere destinato a chi sente che esplorare un nuovo tema sia un piacere. Che imparare è saggio. E che sa immaginare insieme. Noi rendiamo condivisibile una visione, un’organizzazione, un prodotto, un servizio. Siamo, in sintesi, il “come “che fa la differenza e pensiamo che debba farla a vantaggio di tutti: persone, ambiente, sistemi.
Quali sono le principali complessità per un’agenzia che vuole intraprendere il percorso verso il bene comune e la collettività?
Più che di complessità parliamo di applicarsi ai temi e di darsi il giusto tempo e un buon programma, commisurato alla propria organizzazione, per affrontare con serenità e determinazione questo percorso. Occorre inoltre scegliere il partner giusto che può consentirti l’approccio migliore. Ed essere curiosi di sapere, osservare chi sta già facendo bene, per farsi le domande giuste a cui dare le nostre risposte.
Che relazioni ci sono tra sostenibilità e innovazione creativa?
Una relazione più forte di quanto si possa d’impulso immaginare. La creatività non spreca, parte da concetti essenziali, rifiuta il pregiudizio e spesso lo ironizza, alleggerisce indicando soluzioni nuove, è la bandiera della diversità di stile e di pensiero. È un motore di evoluzione sempre positiva, che forse va oltre l’immediato misurabile. Ma spezziamo una lancia in favore della misurazione: dell’impatto che produce una campagna, dell’efficacia che ne deriva, del valore tangibile che la creatività produce in quanto vero e proprio “prodotto” dell’impresa.
E quali invece tra approccio responsabile e obiettivi economici?
La responsabilità sociale paga. L’abbiamo sempre pensato e oggi soprattutto le giovani generazioni ci stanno dando ragione. E con noi c’è un mondo di imprese, grandi e piccole, territoriali e internazionali che sono del nostro stesso avviso, perché lo vedono concretamente dai loro bilanci. Chi investe in qualità sostenibile, ne viene ripagato. Si chiama visione.
Oggi, in un mondo in cui anche la comunicazione si sta trasformando, qual è il valore di un premio?
Non siamo cacciatori di premi, il premio per noi non è un obiettivo ma una tra le conseguenze di aver fatto bene il nostro mestiere. E ci capita sempre di sorprenderci piacevolmente quando questo ci succede. Subito pensiamo che a essere premiati sono tutti i fantastici professionisti che fanno squadra con noi, le aziende che ci hanno dato fiducia e ci affidano i loro budget, un premio al risultato di tutti. Pensiamo che i premi di valore, soprattutto oggi, abbiano una funzione fortemente ispirativa. E l’effetto di sentirsi un po’ tutti grati: ai giurati che esprimono con questo le loro visioni, ai partecipanti che si mettono in gioco perché è sano giocare, alle organizzazioni che li attivano. I premi forse sono come il sale su una ricetta: danno sapore al fare.